L’Orange Economy e la nuova vita del “pastazzo”

Da rifiuto a bene prezioso, l’idea che porterà la regione Sicilia a risparmiare fino a 10 milioni di euro annui.

 

Trasformare un materiale di scarto in energia pulita, creando un circolo di rinascita che permette di evitare sprechi, è la sfida quotidiana della green economy. Gli schemi di produzione iniziano ad essere ripensati in un’ottica di ecosostenibilità ambientale riducendo l’utilizzo di plastiche e materiali non riciclabili a favore di energia rinnovabile e prodotti ecologici.

Nell’epoca del riciclo ogni oggetto trova una seconda collocazione, un piccolo impianto agrumicolo di Catania ne ha pensata una anche per il “pastazzo”, ovvero lo scarto umido derivante dalla spremitura e la lavorazione degli agrumi. Il progetto “Energia dagli agrumi: un’opportunità per l’intera filiera” promuove un metodo innovativo per lo smaltimento del sottoprodotto della lavorazione agrumicola che annualmente costa alla al mercato agrumicolo siciliano più di 10 milioni di euro.

agrumi-scarti

L’esperimento messo in atto a Catania dimostra come sia possibile riutilizzare il pastazzo per generare energia elettrica e biometano, ma anche per creare fertilizzanti biologici utili per la cura del terreno. Il progetto sostenuto dal Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania e della Cooperativa Empedocle, finanziato da The Coca-Cola Foundation, è il punto di inizio per valorizzare un prodotto finora scartato e riqualificarlo in maniera produttiva.

Dell’arancia non si butta via niente e grazie all’idea di due giovani ricercatrici, Adriana Santanocito e Enrica Arena, anche la buccia trova una seconda collocazione. La loro startup Orange Fiber si occupa di realizzare tessile sostenibile attraverso l’estrazione della cellulosa dagli scarti, il prodotto ottenuto è un made in Italy completamente sostenibile di alta qualità, dalle proprietà sorprendenti. Il politecnico di Milano ha sviluppato il brevetto mettendo appunto il processo di lavorazione suddiviso in due fasi: il filato nel primo momento e infine il tessuto.

Vestirsi ecologico fa bene, non solo alla nostra coscienza ma anche al corpo, infatti l’Orange dress a contatto con il corpo rilascia vitamine A, C, E. questa eccezionale proprietà viene garantita per almeno venti lavaggi, non sembra lontana però la realizzazione di una ricarica vitaminica da inserire nella lavatrice.

OrangeFiber

Il pastazzo da scarto diviene risorsa preziosa e i costi di smaltimento si trasformano in opportunità di guadagno per l’intera filiera, generando energia rinnovabile a costo zero. Una nuova fase della green economy, che si tinge di orange.

 

Federica Palocci

 

L’Orange Economy e la nuova vita del “pastazzo”

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