Casa Italia ovvero Hospitality house del Comitato Olimpico italiano, allestita nel “Queen Elizabeth II Conference Centre”, sarà uno dei luoghi più esclusivi e ambiti durante le Olimpiadi di Londra 2012. Sei piani e ventinove diversi spazi per eventi, 6 mila metri quadrati nei pressi della City, del Big Ben e dell’Abbazia di Westminster che offriranno un’esperienza tutta italiana con mostre d’arte, musica (atteso per il 9 agosto il pianista e compositore Giovanni Allevi) e degustazioni enogastronomiche.
Ma i numeri non sono finiti perché la Ristorazione di Casa Italia avrà a disposizione una super squadra di “atleti” composta da 15 chef e assistenti di cucina, 50 maitre, camerieri e personale di sala che dovranno preparare quattro cooking show, quattro serate evento e dieci eventi con aziende partner del Coni oltre all’attività quotidiana di colazioni, cene, aperitivi con tanti menu differenti dedicati ai prodotti italiani Dop e Igp.
Regia affidata a Marta Pulini, chef di Franceschetta58, brasserie dell’Osteria Francecana che seguirà tutti i principali appuntamenti di Casa Italia. Modenese Doc, Miglior chef femminile nel 1999 secondo la guida “Veronelli America”, autrice di ben quattro libri, mente creativa della BibenduM Catering & Co, insegna enogastronomia italiana negli USA e firma alcuni dei più prestigiosi catering di Star italiane e internazionali, ma soprattutto è una donna emiliana con quella energia e intraprendenza propria di questo territorio. Le stesse delle donne di Emiliamo, ad esempio, network di cento imprenditrici e negozianti che si sono unite per vendere on line i prodotti dei negozi danneggiati dal sisma ma anche di fare pressione per il recupero dei centri storici.
Marta Pulini, inoltre, coordinerà i grandi chef invitati a realizzare le esclusive serate di Gala di Casa Italia della XXX edizione dei Giochi Olimpici. Quasi tutti chef stellati provenienti dall’Emilia Romagna nel rispetto di una precisa scelta del Coni di sostenere la regione: Massimo Bottura, Miglior cuoco dell’anno secondo l’Accademia internazionale della cucina di Parigi nel 2011, dall’Osteria Francescana di Modena, Massimo Spigaroli del Ristorante Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, Pier Luigi Di Diego dal Ristorante Il Don Giovanni di Ferrara, Giovanna Guidetti di La Fefa di Finale Emilia.
Tutto questo fantastico spettacolo sarà reso possibile da True Italian Food and Wine, un progetto che prevede lo sviluppo di una rete di franchising con Caffè, Ristoranti e un Emporio. Il lancio di Londra rappresenta un primo mattone finalizzato alla creazione di un nuovo canale di distribuzione internazionale per i prodotti italiani capace di competere con i grandi della GDO, di contribuire alla diffusione dello stile italiano a tavola e di arginare il fenomeno dell’Italian sounding ovvero la contraffazione dei prodotti agroalimentari all’estero che ha creato il Parmesao in Brasile, il ParmaHam negli Usa o la Mozzarella Company di Dallas.
Giada Vargiu
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