Maison et Objet 2018: a Parigi torna in mostra l’art de vivre

Maison et Objet 2018: a Parigi torna in mostra l’art de vivre

Torna a Parigi Maison et Objet, il salone dedicato ai professionisti dell’art de vivre e dell’architettura di interni, in programma dal 7 all’11 settembre.

Maison et Objet 2018 Parigi
©HamiltonConteParis

La kermesse, dal 1995 appuntamento internazionale del design e dell’home decor, riunisce quasi 3.000 marchi e oltre 90.000 visitatori, offrendo due volte l’anno nuove fonti d’ispirazione, decodificando le tendenze di oggi e di domani.

Maison et Objet 2018 Parigi
©Valeria Casado

Anche per l’edizione di settembre, infatti, Maison et Objet identifica una tematica portante selezionata da riconosciuti esperti nell’analisi delle ultime tendenze del consumo, che quest’anno è racchiusa nel concetto di “Virtuous“, individuato dall’agenzia NellyRodi.

Maison et Objet 2018 Parigi
©Guadarte

«Viviamo in un contesto talmente soggetto al caos da sentire l’urgenza di cambiare le cose su molteplici livelli. – spiega Vincent Gregoire di NellyRodi – Per fare un esempio, è tempo di fermare il surriscaldamento globale. Ma abbiamo bisogno di nuove regole, di un’etica più virtuosa, di soluzioni alternative che prendano la direzione di un modello di crescita diverso e di modalità di consumo diverse. È un problema sociale molto forte, che nessuno può più ignorare. Rispettare l’essere umano e la natura, preservare le risorse, lasciare qualcosa alle generazioni future, impegnarsi contro l’obsolescenza programmata costituiscono altrettante sfide per il ventunesimo secolo. Alimentare questo circolo virtuoso significa stimolare una nuova energia che andrà a beneficio di molti».

Maison et Objet 2018 Parigi
©RF Studio

Quattro diventano allora i valori “Virtuous” sviluppati nell’Espace d’Inspirations: la produzione, al fine di tutelare i “makers” e l’artigianato solidale attraverso processi di upcycling o di riparazione; l’ambiente, tema collegato allo sviluppo sostenibile, ai materiali alternativi, al potenziale dell’oceano; il locale, facendo affidamento sulla necessaria tracciabilità e su un made in France sempre più ambito; l’umano, ponendo l’accento sulla dimensione sociale ed equa che mette in discussione ogni prodotto.

Maison et Objet 2018 Parigi
©Guillaume Chauvin6

Un tema forte e ricco di spunti, che si riflette anche sull’allestimento scelto. «Ho pensato alla piazza di un villaggio, a misura d’uomo. – continua Gregoire – Un concentrato di convivialità, un luogo che favorisce l’incontro, la scoperta, lo scambio. Un gruppo di case saranno il supporto per illustrare diversi concetti da punti di vista multiformi. È un modello di visita in movimento, a più voci. Il tema “Virtuous” pone domande sul significato e l’utilità di un approccio “low profile”. Il nuovo consumatore vuole divertirsi senza sentirsi in colpa. Vuole a volte partecipare a un’avventura, capire il processo, essere attore all’interno di una narrazione. Nel mondo della decorazione c’è spazio per essere autenticamente virtuosi, ma anche attraenti e sexy».

Maison et Objet 2018 Parigi

Come ogni anno, Maison et Objet seleziona il Designer of the Year tra le firme più significative del design e dell’arredo contemporaneo internazionale, titolo di prestigio assegnato stavolta al belga Ramy Fischler.

Maison et Objet 2018 Parigi

Gusto per la sperimentazione, acquisito all’ENSCI, la scuola di design parigina dove si è diplomato nel 2004 per poi proseguire la sua formazione insieme a Patrick Jouin, ma anche approccio creativo nell’individuare, ancora prima di dare una forma agli spazi e agli oggetti, il loro valore d’uso: anticipare le pratiche del domani, definire le fondamenta e l’utilità di ogni progetto, costruire gli ecosistemi che lo renderanno funzionale sono i prerequisiti alla base della sua pratica progettuale.

Maison et Objet 2018 Parigi
©Ed Yazbeck

Menzione speciale, infine, per i Rising Talent Awards, dedicati ai designer emergenti. Dopo il Regno Unito e l’Italia, in questa edizione sarà il Libano a occupare il posto d’onore. Un luogo “ponte” tra Occidente e Oriente, emblema della volontà del Salone di spingere sempre più lontano le frontiere della creatività, invitando un paese in piena effervescenza artistica a cui si affianca il patronato di Rabih Kayrouz, la cui Maison di couture fa risplendere lo stile libanese nel mondo da numerosi anni. Le opere dei Rising  Talents libanesi saranno presenti anche nella cornice della Paris Design Week, presso la Gallery S. Bensimon, in una mostra della Joy Mardini Gallery.

Carlo Massoud, Marc Dibeh, Carla Baz, Anastasia Nysten, Studio Caramel e Paola Sakr: ecco i nomi dei designer in grado di incarnare il rinnovamento del design in Libano, selezionati dai membri della giuria dei Rising Talent Awards.

Maison et Objet 2018 Parigi
©Marco Pinarelli

«Questa nuova generazione ha il tratto comune dell’ottimismo. – afferma Cherine Magrabi, membro della giuria – Mentre una certa negatività regna sul Libano e c’è una certa difficoltà a rompere l’impasse, i giovani designer esprimono una forma di felicità nei loro pezzi e condividono questo ottimismo che nasce da Beirut per rompere i cliché che il resto del mondo ha consolidato».

www.maison-objet.com

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