Masseria Il Frantoio: la Puglia custodita in una residenza di charme

Inno senza tempo alla Puglia più autentica, oasi sospesa tra passato e presente, un luogo non luogo immerso nella campagna ostunese che narra secoli di storia. Nascosta tra gli ulivi millenari, la Masseria il Frantoio risalta con i suoi bianchi contorni tra la lussureggiante distesa verde-argentea degli alberi simbolo di eternità.

Il cancello d’ingresso sembra quasi segnare il confine tra la realtà ed il sogno del dottor Armando Balestrazzi e della moglie Rosalba Ciannamea. Un sogno iniziato circa venti anni fa che, per quanto realizzato, continua ogni giorno, acquisendo nuove sfumature e arricchendosi quotidianamente di attimi “vissuti”. Il grande desiderio di cambiare vita e di ritornare ai ritmi non più scanditi dal frenetico trantran, porta i coniugi Balestrazzi alla ricerca della loro dimora ideale. E, dopo chilometri percorsi lungo tutto lo stivale, trovano finalmente l’agognato “tesoro” a poco più di qualche passo dal paese natale, laddove il nitore della pietra, esaltando i profili sinuosi della struttura fortificata, esercita un fascino al quale è facile cedere.

masseria-il-frantoio1

Una storia di amore a prima vista quella tra la Masseria, con il suo agrumeto e giardino all’italiana, e la coppia degli attuali titolari che, animati da un profondo amore per le proprie origini, si fanno ambasciatori del Patrimonio della regione. Così, figlia di questo sentimento mai sopito, nasce la Masseria – residenza di charme e boutique hotel – che è tuttavia impossibile definire “semplice dimora” per la sua poliedrica indole. Difficile cercare di inquadrare in schemi precostituiti la perfetta testimone di epoche trascorse…ciascuna delle tredici stanze rievoca la storia, ogni mobile, libro e suppellettile, accuratamente recuperato e catalogato, trova la propria “voce” nel capitolo del lungo passato della residenza.

Resistendo all’inesorabile scorrere del tempo, la fattoria del XVI secolo, sorta su un antico frantoio ipogeo di Ostuni, è oggi un fedele ritratto di una comunità che continua a tessere l’ordito della propria esistenza tra la realtà della routine cittadina e la tranquillità della campagna ostunese. È pertanto intramontabile la personalità di un ambiente narrato dal dottor Balestrazzi che, come ogni “buon padrone di casa”, fa rivivere – svelandole – le meraviglie della propria dimora: l’agrumeto, il giardino all’italiana, le sale interne, il frantoio ipogeo, i profumi di un posto che sa di macchia mediterranea, di mare e di sole. Ed infine, il cortile, teatro d’eccezione delle note cene conviviali illuminate dal chiarore lunare ed accarezzate dal tiepido vento di queste zone.

Una cucina segnatamente salentina nelle origini, ma in parte reinterpretata da Rosalba, la cui passione per l’arte culinaria trasforma le materie prime della generosa Masseria in qualcosa di talmente peculiare che definire “gustosa preparazione” appare riduttivo. Ed infatti, come la migliore tradizione meridionale impone, gli ospiti – dopo l’imbrunire – sono invitati a prender posto per dare inizio alla cena, che si condisce, così, di quegli usi e costumi ancora ben radicati in questo lembo di Apulia. Indiscusse protagoniste della tavola, le ricette di Rosalba sembrano recuperate da un atlante gastronomico che narra un percorso tra le più antiche tradizioni, proponendo “porzioni” di territorio, accompagnate da calici selezionati dalle oltre ottanta referenze regionali presenti in Masseria. Vitigni in prevalenza autoctoni che spaziano lungo tutta la regione per fornire all’ospite uno spaccato del ricco patrimonio enologico: dal Nero di Troia al Primitivo di Manduria, dalla Verdeca al Bianco di Alessano, dal Bombino al Negroamaro, un tour tra inebrianti odori di mosto ed emozionanti istantanee di territoir.

Masseria il Frantoio

Da non dimenticare l’olio, il figlio dei 72 ettari di uliveti che lambiscono la struttura, prodotto in quattro differenti etichette, tutte rigorosamente biologiche (Olio Denocciolato Degli Dei, Olio Pendici, Monocultivar Leccino, DOP “Collina di Brindisi” Tre Colline), apprezzate dai critici e guide del settore. Il giusto complemento a piatti che, affondando le radici nella terra della tenuta, propongono verdure ed ortaggi di stagione, mandorle, erbe selvatiche a chilometro zero, in abbinamento a carni locali e presidi slowfood, per regalare un’offerta gastronomica davvero Made in Puglia. Ed ecco allora susseguirsi sia piatti fortemente ancorati alla tradizione, come le pizzelle col sugo, i lampascioni  o il tegame di verdure, sia ricette impreziosite da un q.b. di reinterpretazione di Rosalba, come il morbido di caprino allo zafferano con pere e composta di pere oppure i gamberoni in pastella con crema di peperoni al piccante.

Il desiderio è quello di valorizzare la “ricchezza” locale, concedendo poco spazio a contaminazioni nazionali…dall’aperitivo pugliese, nato quasi per gioco da un’alchimia di famiglia, al dopo cena a base di uno dei numerosi liquori prodotti, sembra di compiere un viaggio tra gli itinerari – meno battuti – di sapori e saperi salentini. Un must da non perdere, il rinomato rosolio di ulivo, realizzato secondo un’antica ricetta ritrovata in un documento rinvenuto presso la Masseria…unico nel suo genere, tanto da meritare il riconoscimento “Oscar Green” della Coldiretti. Fedele compagno di un post-cena nel bellissimo cortile o nelle vicinanze di uno dei camini delle sale interne, il liquore pare imprimere a caratteri indelebili il ricordo di un’esperienza unica.

Nelle giornate più fredde, a riscaldare gli ospiti durante la cena non sarà il tepore delle stelle, ma la bianca pietra delle sale interne, dove i camini accesi richiamano alla mente la sana convivialità di un tempo e l’originaria vocazione della Masseria.

Oltrepassare la soglia de “Il Frantoio”, dunque, non significa semplicemente concedersi una pausa di stile nella campagna salentina, ma immergersi in un piccolo mondo per assaporare la Puglia in tutte le sue caleidoscopiche rappresentazioni. Non solo buon bere, buon cibo e ammalianti panorami; la differenza sta nel vedersi “aprire le porte di casa”, nel sentirsi raccontare la storia di un luogo e di una famiglia, nel provare la sensazione di essere quasi compartecipi delle vicende altrui. Tutto questo vale a trasformare anche un’ora trascorsa nella Masseria in un momento magico.

Photo credits

Manuela Mancino

Masseria Il Frantoio: la Puglia custodita in una residenza di charme

Cucine d'Italia consiglia