Il Natale di Grué si conferma anche quest’anno all’insegna della dolcezza. Accanto ai prodotti più iconici del laboratorio di pasticceria nel quartiere Coppedè a Roma, i dolci signature delle feste natalizie spiccano per il loro gusto autentico, a partire dai grandi lievitati, soffici e fragranti, realizzati esclusivamente con lievito madre, rinnovato con cura da Marta Boccanera e Felice Venanzi giorno dopo giorno, uova da allevamento a terra, limoni biologici, baccelli di vaniglia Bora Bora, farine rigorosamente ottenute da grano italiano e burro di latteria della Normandia.
Per quanto riguarda i panettoni artigianali, ad affiancare il Classico,realizzato con uva sultanina 7 Corone, arancia candita sotto sciroppo, ci sono i must come Gianduioso, Pecan e Caramello e Pere e Cioccolato. Il primo è uno dei lievitati più amati e si caratterizza per il suo gusto intenso e un impasto scuro con una ganache al cioccolato fondente monorigine 62%, pasta di nocciole IGP e gocce di cioccolato al latte e fondente. Il Pecan, sempre preparato con gli stessi ingredienti base degli altri, viene valorizzato dall’aggiunta del caramello mou e delle noci pecan pralinate nell’impasto. Ultimo, ma di certo non per bontà, il Pere e Cioccolato: un impasto classico arricchito dalla dolcezza delle pere candite e dalle gocce di cioccolato fondente monorigine Costa d’Avorio (60%).
La novità del Natale 2021 è il Panettone alla Mela Annurca IGP con gocce di cioccolato al latte, un’edizione perfetta per gli amanti di questo frutto autunnale. «A darmi l’idea sono stati alcuni clienti – afferma Felice Venanzi – che assaggiando il nostro gelato alla Mela Annurca e Cannella insieme al nostro Pan Grué, panettone destagionalizzato che ci accompagna da gennaio a dicembre da ormai 2 anni, avevano idealizzato questo connubio. Siamo riusciti a renderlo una soffice e profumatissima realtà nelle fattezze del nuovo panettone che darà a questa festa un sapore fresco e agrumato sorprendente».
In edizione limitata, con soli 300 pezzi (di cui 120 sono già state prenotate), c’è l’Espresso Italiano realizzato con una parte di caffè espresso estratto corto di una miscela arabica monorigine, con una nota aromatica più intensa, mentre nell’impasto sono state inserite gocce di cioccolato al latte; un prodotto profumatissimo, che ben si equilibra con le acidità del lievito dando luogo a una giusta fragranza e a un aroma avvolgente.
Spazio anche al pandoro, una rinnovata produzione portata all’estremo della perfezione da Felice Venanzi, orgoglioso del lievitato a otto punte fatto a regola d’arte, dalla forma smagliante e una luminosa tonalità ocra. «Mi sento finalmente appagato del risultato ottenuto, era come lo desideravo. A livello tecnico ho aumentato le fasi lavorazione per renderlo più filante, adesso lo definisco un prodotto che sfiocca, con una percezione minore di grasso al palato che trova la giusta quadra tra l’emulsione burro e la quantità di vaniglia senza esasperare la dolcezza».
Inoltre, tra i prodotti da forno che riportano Marta e Felice alla loro infanzia, c’è il pangiallo, un dolce tipico laziale che di solito si preparava nel giorno del Solstizio di Inverno come simbolo di buon auspicio. Grué interpreta un’antica ricetta di Leonessa (comune in provincia di Rieti, paese natio di Felice), fatta con un impasto molto ricco di cioccolato, tanto miele e frutta secca e lasciato volutamente grezzo come vuole la tradizione.
A completare il Natale di Gruè c’è tutta la linea di Torroni alla gianduia realizzata con cioccolato Valrhona e pasta di nocciola in purezza fatta in casa con nocciola Piemonte IGP Tonda Gentile Trilobata. A ricoprire il torrone, una golosa glassa di cioccolato fondente che conferisce croccantezza insieme alle nocciole tostate intere all’interno del gianduia. La novità è il torrone glassato bianco con cremino di pistacchio Feudo San Biagio, un blend di grands crus di pistacchi.
Non mancano poi i soggetti a tema natalizio, finemente scolpiti da Marta che ha scelto un cioccolato equatoriale Valrhona, fondente o al latte, e cioccolato biondo, vere e proprie sculture edibili, come gli Alberi a spirale e le Sfere oltre alla linea ispirata a orsetti, pupazzi di neve e pinguini.