Cibus Connect: authentic italian food

Torna a Parma, dal 10 all’11 aprile, Cibus Connect 2019, l’evento smart organizzato negli anni dispari in collaborazione con Federalimentare, incentrato sull’export enogastronomico italiano.

Cibus Connect 2019

La kermesse, che ad oggi ha più che raddoppiato il numero degli espositori come pure i metri quadri espositivi rispetto alla prima edizione del 2017, vedrà affluire a Parma circa 10 mila visitatori professionali, di cui il 30% provenienti dall’estero, e numerosi top buyer attesi da Stati Uniti, Asia ed Europa, un afflusso facilitato dalla concomitanza con Vinitaly che vedrà molti operatori visitare le due fiere leader del settore Food & Beverage del Made in Italy.

Cibus Connect 2019

Cibus Connect 2019 si conferma dunque tra le più importanti fiere agroalimentari e tra le più conosciute all’estero, interamente dedicata alla promozione dei prodotti authentic italian, proponendo per la nuova edizione stand dedicati alle eccellenze agroalimentari del Belpaese, quali pasta, conserve, olio, condimenti, gastronomia, farine, salumi, lattierocaseario, dolci, quarta gamma e tanto altro. Gli stessi prodotti in mostra saranno cucinati dagli chef nella grande area della cooking station e offerti in degustazione agli operatori commerciali in visita.

Cibus Connect 2019

I momenti gourmet si propagheranno poi in tutta la città grazie al fuori Salone “Cibus Off” organizzato da Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, con un palinsesto ricco di golosi appuntamenti mirati a celebrare l’identità gastronomica locale, degustazioni, un temporary restaurant, postazioni per showcooking tenuti da rinomati chef stellati come Moreno Cedroni e Giuliano Baldessari.

Cibus Connect 2019

Oltre all’esposizione, sarà possibile partecipare a momenti di incontro e riflessione dell’intera filiera agroalimentare mirati ad analizzare l’andamento del comparto. Nel 2018 la produzione delle industrie alimentari italiane è aumentata dell’1,1% rispetto all’anno precedente e l’export del 3%, raggiungendo i 140 miliardi di euro di fatturato di cui 32,9 miliardi nell’export, un trend che dovrebbe confermarsi anche per l’anno in corso. Inoltre, sempre nel 2018, secondo i dati di Federalimentare, le esportazioni sono cresciute sensibilmente in diversi mercati emergenti come Egitto (+48,8%), Ucraina (+43,6%), Lettonia (+31,3%), Nigeria (+22,6%), Filippine (+24,5%), Bulgaria (+31,1%), Nuova Zelanda (+22,0%) e Vietnam (+19,0%).

Cibus Connect 2019

«Cibus è ormai la piattaforma di riferimento e permanente attraverso la quale la distribuzione internazionale conosce incontra e seleziona i propri fornitori di Authentic Italian Food&Beverage. – dichiara Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – Grazie a Cibus ogni anno migliaia di imprese sono in grado di rinnovare e presentare la propria offerta stupendo il mondo per la nostra creatività e qualità. Il comparto sta vivendo un momento straordinario per il crescente appeal dei nostri prodotti ma anche per le prospettive di lungo termine di una offerta, quella del Food Made in Italy, perfettamente contemporanea e sincrona alla domanda internazionale di prodotti di qualità spesso legati al territorio o comunque a competenze e qualità distintive».

Cibus Connect 2019

«Il nostro obiettivo, come industria alimentare, è quello di promuovere sempre di più il modello italiano, con le sue ricchissime proposte enogastronomiche, sui mercati. – aggiunge Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare – Cibus Connect rappresenta perciò una vetrina fondamentale per dare continuità a un appuntamento che da molti anni ormai è diventato imprescindibile, ma soprattutto per dare massima visibilità alle nostre eccellenze alimentari. Un’esigenza questa ancora più urgente adesso che la stagnazione dei consumi interni ci impone di aprirci sempre di più verso i mercati esteri in generale e verso quelli emergenti in particolare. È sul fronte dell’export, infatti, che siamo cresciuti nell’ultimo decennio dell’81% ed è in questo campo che nei prossimi due anni ci aspettano nuove sfide: quella di raggiungere, come industria alimentare, un’incidenza del fatturato export sul fatturato totale finalmente uguale o superiore al 25% e quella di spingere in un biennio la quota di export agroalimentare complessivo, di cui l’industria copre oltre l’81%, a 50 miliardi».

www.cibus.it

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