Il Palio di Siena richiama ogni anno turisti da tutto il mondo. 4 giorni di grande festa e partecipazione nel centro storico, già Patrimonio dell’Unesco. Un’occasione per conoscere una delle città medievali meglio mantenutasi nel tempo e visitare una delle aree vitivinicole più vocate d’Italia.
Protetta da mura secolari, situata nel cuore della Toscana, tra i vigneti, gli uliveti, le Crete e le colline della Val d’Orcia, Siena è una delle città medievali più suggestive d’Italia. Dal tipico colore rosso dei mattoni dei palazzi antichi e dalle strade lastricate in pietra serena, Siena si tinge dei colori delle 17 contrade, animata dal rullo dei tamburi e cortei storici. A Piazza del Campo si stende il tufo per una delle manifestazioni più suggestive e caratteristiche d’Italia: il Palio di Siena. Quattro giorni di festa che culminano con la corsa del Palio, dove dieci delle diciassette Contrade della città partecipano con un cavallo assegnato per estrazione a sorte da una rosa di cavalli selezionati.
Questa è l’occasione perfetta per esplorare la città e immergersi nell’atmosfera e nell’enogastronomia locali, con i famosi vini del Chianti, i formaggi e i salumi artigianali, e i piatti tradizionali della cucina senese, come la pappa al pomodoro e i pici all’aglione. Non mancano le specialità a base di carne, come i pici al ragù di cinta senese, la ribollita, il peposo, la trippa e l’ossobuco senese.
Alcuni consigli sui migliori ristoranti di Siena dove assaporare i piatti tipici anche con qualche piacevole contaminazione.
Osteria Le Logge
Luogo di ritrovo, sin dalla sua apertura nel 1977, di intellettuali, politici, artisti, gastronomi e semplici visitatori, l’Osteria le Logge, non distante da Piazza del Campo, patrimonio dell’UNESCO, e dalle Logge del Papa.
Nell’osteria si respira ancora l’atmosfera di una volta: dal tavolo conviviale alla sala interna, arredata con gli antichi armadi a vetrina della storica drogheria Barblan & Riacci, di cui Gianni Brunelli ha voluto mantenere lo stile, lasciando convivere il sapore tradizionale della bottega con il suo innovativo concetto di gastronomia. Il risultato, una cucina dai sapori tipicamente toscani, soprattutto nelle preparazioni più tradizionali, completata da un’equilibrata creatività, che non si nega incursioni nel fronte mare.
A Montalcino, i vigneti delle due tenute toscane di Gianni Brunelli, situate rispettivamente a 200 e 350 metri sul livello del mare, conferiscono al suo Brunello grande personalità, e un armonico equilibrio. Vini fulcro del ristorante stesso. Si consiglia la visita alla vicina cantina, un tunnel di origine etrusca.
Via del Porrione, 33 – 0577 48013
Campo Cedro
Nel cuore della contrada della Lupa, e a pochi metri da Porta Ovile, si trova Campo Cedro, il locale di Kohsuke Sugihara, dove, dal 2018, in antitesi con l’odierna tendenza, si apprezza una proposta gastronomica di un giapponese che cucina italiano. Una moderna versione della nostra cucina, elaborata e fresca, sia di carne che di pesce.
In carta, da provare la terrina di coda e lingua di vitello, provolone e rape, nonché i ravioli di coniglio con pesto di dragoncello, taccole e provola affumicata. Vale senz’altro la pena anche l’ombrina in crosta di riso soffiato e salsa alle alghe. Per chi si vuole affidare alla scelta dello chef, un menù di 4 portate a €45,00, e di 7 portate a €70,00. Inoltre, una cantina ben fornita con selezione di etichette nazionali.
Via Pian d’Ovile, 54 – 0577 236027
Antica Salumeria Salvini
A Costafabbri, fuori dalle mura storiche di Siena con vista sul Duomo e sui verdeggianti Colli Senesi, si incontra L’Antica Salumeria Salvini della famiglia Ciofi. In attività fin dal 1931, è la più antica della provincia, nei suoi locali si respira il profumo dei sapori autentici del territorio. Di produzione propria, la cinta senese e il grigio senese, affiancati da una variegata gastronomia locale.
L’Osteria, 30 coperti all’interno e altrettanti all’esterno, propone tagliere di salumi e formaggi artigianali, e una gustosa cucina casereccia basata su ricette di piatti tipici. La carta dei vini, a cura di Pietro Ciofì, presenta una selezione di 250 etichette, tra vini nazionali e internazionali, con particolare attenzione per il Chianti Classico, il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano e lo Champagne.
S.S. 73 Ponente, 46 – 0577 39439
Particolare di Siena
Alle porte delle mura cittadine, poco distante da Porta Ovile, Marco Gagliardi si distinoue nella scena enogastronomica senese per una cucina incentrata su un approccio sostenibile: numero di coperti ridotto, orto di proprietà coltivato con prodotti biodinamici, e materie prime selezionate da fornitori locali.
In carta, tra i piatti da assaggiare, il Gambero rosso, ricotta, datterino arrosto, basilico, limone o il Carrè di agnello, frutta secca, carciofi, cipollotto, maggiorana e riduzione di vino.
Un ambiente sobrio, curato nei dettagli, accostando materiali industriali al tufo di Siena delle pareti della sala sotterranea e dell’adiacente cantina. Si racconta che nel MedioEvo fossero adibite a stalle per il ricovero delle pecore.
Su prenotazione, si può cenare con la formula “Chef Table”, che consente di gustare le pietanze al cospetto della brigata di cucina.
Nel periodo estivo si può cenare all’aperto, in un giardino che invita a volgere lo sguardo alle merlate mura medievali. Da visitare la ben fornita cantina sotterranea.
via B. Peruzzi, 26 – 339 8275430
Osteria Permalico
Permalico è una vera osteria all’antica, dove mangiar bene senza spendere tanto. Con vista sulla Pinacoteca Nazionale, a poca distanza da Piazza del Campo e dal Duomo, Armando Ballerini guida la cucina ma anche la sala. Una cucina tipicamente senese e toscana, con qualche rivisitazione come il tonno del Chianti, cotto a bassa temperatura, ripassato in padella e servito su una crosta di pane con olio aromatico e cipolla cruda, o gli gnocchi di ricotta.
Una cucina genuina perché la selezione dei fornitori è rigorosa, in cui si predilige la filiera corta: carni e formaggi provengono esclusivamente da produttori locali, mentre le verdure dall’orto sociale senese.
Tra i piatti da provare: i pici del Permalico conditi con uovo, pecorino toscano e rigatino, tagliatelle al ragù di Cinta senese, fegatelli di maiale, trippa. E per finire, sbriciolata con ricotta e cioccolato, una mousse di ricotta con crumble di cantucci e cantucci con gel di vinsanto.
Settanta le etichette in carta, provenienti da cantine nazionali e internazionali, con particolare attenzione ai vini toscani.
Via Costa Larga, 4 – 0577 41105
Gallo Nero
Nella Dimora Storica Casatorre dei Leoni, in un palazzo del 1270, tra i più importanti edifici della Siena antica, il Gallo Nero è riuscito a mantenere il fascino dell’epoca medievale grazie a interventi di ripristino delle sale interne e all’esterno con vetrate che seguono i disegni di Duccio di Buoninsegna, o l’insegna che ricalca un modello proposto da un oste nel ‘400.
La cucina è lasciata nelle mani di Giovanni D’Ecclesiis e della sua brigata, in cui la cucina concreta ed equilibrata gioca tra sapori senesi e contrasti più contemporanei, in sovrapposizioni tanto articolate quanto golose. Da segnalare l’attenzione per la pasta e le numerose opzioni gluten free.
Via del Porrione, 65-67 – 0577 284356 – 320 0707839
All’Orto de’ Pecci
Un suggestivo panorama su Palazzo Pubblico e sulla Torre del Mangia rende, quello che era un podere colonico, un luogo unico dove fermarsi per un pranzo immerso nella quiete e nel verde, pur trovandosi in pieno centro di Siena, con tanto di orto e animali da cortile.
Una cooperativa sociale gestisce il ristorante, offre, infatti, un’opportunità di lavoro e di riscatto a persone meno fortunate. Il servizio, il coperto e il pane sono un omaggio della casa. Il menù segue la stagionalità e garantisce la freschezza dei prodotti provenienti dall’orto biologico. La cucina è tipicamente senese, con qualche variante. Da assaggiare la pappa col pomodoro e i pici con ragù di salsiccia.
Via Porta Giustizia, 39 – 0577 222201