PanTesco: autenticamente mediterraneo

Cinque visioni del Panettone prendono vita nel segno di un ingrediente unico ed autoctono, l’uva passa di Pantelleria: nasce Pantesco Pellegrino.

La Cantina chiama 5 artigiani del lievitato a realizzare un panettone che è anche un viaggio culinario nei profumi della perla nera del mediterraneo.

Se da anni ormai il Panettone made in Sicily è diventato un genere a sé, con questo progetto Pellegrino lo fonde armonicamente con un’altra eccellenza, un simbolo della dieta mediterranea e di quel mix di dialogo, inclusione e convivialità che trasformano il cibo in incontro tra culture.

L’uva passa di Pantelleria è infatti peculiare ed unica al mondo. Sfida l’idea comune di uva passita, con i suoi chicchi zuccherini grossi e carnosi e i vinaccioli, che le conferiscono una piacevole croccantezza. Tutto è raccolto nel raspo, quasi a dare l’illusione di mangiare un frutto fresco.

La scelta di valorizzare l’uva passa pantesca, da tempo sostituita dalle versioni senza vinaccioli provenienti da Paesi terzi, non è casuale per la Cantina. A Pantelleria Pellegrino crea dal 1992 vini pregiati, moscati e passiti come il NES e, dal 2020 anche un elegante bianco secco, l’ISESI. Tutti da uve “zibibbo”, dall’arabo zabīb ( بيبز ), uva passita.

Artigiani del lievitato e vigneron Pellegrino si incontrano in un’appassionata convergenza. I primi lo fanno attraverso una soffice cupola, i secondi attraverso un calice.

Territorio, creatività e sostenibilità sono il vero valore aggiunto del progetto, reso unico dalla maestria di cinque fornai siciliani che rappresentano altrettanti territori e scuole dolciarie dell’Isola, e avvolto in un packaging innovativo e totalmente circolare.

Cosi, Mario Arculeo – Panificio D’Angelo, Marineo(PA) – amalgama perfettamente la ricetta tradizionale con un tocco di ghiottoneria siciliana attraverso il cioccolato di Modica IGP e l’uva passa di Pantelleria sfumata con la Malvasia Pellegrino.

Angelo Calandra dal suo forno nel cuore della Sicilia – Panificio Calandra, Valguarnera Caropepe, (EN) – esalta l’uva passa di Pantelleria con un processo di immersione per 24 ore nel passito liquoroso.

Il pasticcere Carmelo Sciampagna – Pasticceria Sciampagna, Palermo – impreziosisce il suo lievitato con un tocco di NES passito naturale, mentre Pietro Cardillo – forno “A MAIDDA”, Trapani, e Pietro Cuttone – Panificio Cuttone, Catania – sono i più fedeli interpreti della ricetta tradizionale del quintetto.

Il packaging è firmato da Elena Scarlata, creativa pluripremiata per i suoi disegni unici, i colori vivaci e l’utilizzo di tessuti sostenibili creati con l’antica tecnica con cui si stampavano le maioliche siciliane. Per lei il tessuto è un diario di viaggio dell’identita siciliana, una ricerca di archeologia visiva disegnata in un nuovo linguaggio.

Gli abbinamenti con i passiti e i moscati di Pantelleria suggellano il rituale natalizio connesso al Panettone. In primis il Nes, elegante passito naturale dal colore ambrato. In un calice di Nes si ritrovano i profumi dell’Isola, frutta secca, albicocca ed erbe mediterranee, oltre a lievi note di miele di castagno e agrumi.

Il Presidente Renda, commenta cosi il progetto: «PanTesco è un dolce natalizio ma soprattutto un viaggio enogastronomico nei profumi e nei sapori di Pantelleria, territorio in cui in oltre 30 anni Pellegrino ha stretto un legame profondo, a partire dal rapporto con gli oltre 300 agricoltori conferitori che coltivano le uve da cui nascono due punte di diamante della nostra selezione: Isesi e Nes. Non capita tutti i giorni di avere l’opportunità di promuovere una congiunzione quasi perfetta tra viticoltura eroica, passione, gusto, territorio, saper fare e design sostenibile».

Pantesco sara disponibile presso l’enoteca e lo shop online di Pellegrino e presso i punti vendita dei cinque artigiani del panettone, ciascuno per la sua referenza, cinque storie di talento e altrettante espressioni dell’arte dolciaria siciliana si incontrano in PanTesco.

PanTesco La Mora – Panificio D’Angelo, Marineo (PA)

La Mora è un panettone che sorprende per la sua golosità. Mario Arculeo del Panificio D’angelo amalgama perfettamente gli ingredienti e la tecnica della ricetta tradizionale con un tocco di ghiottoneria siciliana attraverso il cioccolato di Modica IGP e l’uva passa di Pantelleria sfumata con la Malvasia Pellegrino.

La confezione raffigura la Mora, decoro ispirato alla passionale storia d’amore tra una bella fanciulla di Palermo e un giovane arabo, durante la dominazione dei mori in Sicilia.

PanTesco Orlando – Forno A Maidda, Trapani

Fedele alla ricetta tradizionale che viene impreziosita dall’uva passa di Pantelleria, il panettone Orlando lievita per 36 ore e richiede una lavorazione di 72 ore. Dietro ogni forma di pane ci sono testa e cuore, caparbietà, passione e lievito madre: questa la filosofia di Pietro Cardillo sui lievitati, che crea nel forno trapanese “A Maidda”.

Il nome e la confezione sono dedicati a Orlando, primo paladino a capo degli eserciti francesi e romani, simbolo di forza, coraggio e fedeltà.

PanTesco Gattopardo – Pasticceria Sciampagna, Palermo

Gattopardo unisce alla migliore ricetta tradizionale i profumi e i sapori unici di Pantelleria con due ingredienti preziosi, l’uva passa e il nettare di NES passito naturale.

Ex allievo del maestro Igino Massari e vincitore per tre anni consecutivi del riconoscimento tre torte del Gambero Rosso, Carmelo Sciampagna è stato considerato l’enfant prodige dell’arte bianca siciliana. Dalla sua pasticceria di Palermo, omaggia e reinterpreta il lievitato natalizio con 18 ore di lievitazione e 60 ore di lavorazione unite a creatività e sperimentazione. Il nome e il decoro della confezione sono ispirati ai mosaici islamico bizantini del Palazzo Reale di Palermo.

PanTesco Barocco – Forno Cuttone, Paternò (CT)

Barocco è un panettone classico creato esclusivamente con lievito madre fresco in 48 ore di lavorazione, impreziosito dall’uva passa di Pantelleria e farcito con canditi provenienti dalla piana di Catania.

Il tutto amalgamato con un tocco di brio, il passito liquoroso, da Filippo Cuttone, ingegnere informatico e talento della pasticceria. La svolta nei suoi lievitati avviene quando inserisce tra gli ingredienti chiave gli agrumi della piana di Catania per cui sviluppa nel tempo una personale tecnica per la canditura.

Esuberante ed elegante, la confezione di questo panettone si ispira alle maioliche Barocche con gli opulenti decori concentrici che si ritrovano nei palazzi nobiliari siciliani.

PanTesco Maiolica – Angelo Calandra, Valguarnera Caropepe (EN)

Un panettone che profuma di zibibbo e dei suoi aromi straordinari. Alla ricetta classica si unisce l’uva passa di Pantelleria imbevuta per 24 ore nel passito liquoroso.

Dal suo panificio nel cuore della Sicilia, Angelo Calandra studia da 26 anni il lievito madre con la stessa curiosità che aveva da bambino e crea panettoni a regola d’arte. Seconda generazione di panificatori, Angelo si forma alla Cast di Brescia per poi tornare nel borgo ennese di Valguarnera dove si trova il panificio di famiglia. Per lui il segreto del panettone sta nella gestione del lievito madre che sia in acqua, libero o a sacco. La confezione si ispira alle maioliche siciliane di metà dell’800, icone dell’Isola ricche di contaminazioni culturali e storia.

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