Tornano anche quest’anno le campagne promosse da varie onlus per la raccolta di fondi volti a finanziare la ricerca scientifica attraverso la vendita di uova di cioccolata e prodotti tipici pasquali.
La Pasqua è alle porte e anche quest’anno moltissime associazioni hanno promosso campagne di raccolta fondi per la ricerca medica e scientifica. Moltissimi anche i testimonial che hanno aderito a queste iniziative per sensibilizzare grandi e piccini sull’importanza che un piccolo gesto, come l’acquisto di un uovo di cioccolata, può avere per chi ogni giorno combatte battaglie durissime contro i grandi mali del nostro tempo.
Dal 20 al 22 Marzo si è svolta la campagna dell’AIL, l’Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma. 20.000 volontari in oltre 4.000 piazze italiane hanno promosso la vendita di uova di cioccolata il cui ricavato servirà, come ogni anno, a finanziare progetti di assistenza e di ricerca scientifica nel campo delle malattie del sangue.
La Fondazione ANT per la prevenzione e l’assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai malati di tumore offre per tutto il mese di Marzo, nelle principali piazze italiane e nei più grandi centri commerciali, le tipiche colombe pasquali e le tradizionali Uova della Solidarietà: 500 gr di cioccolato al latte o fondente con sorpresa. I fondi raccolti finanzieranno progetti di prevenzione oncologica, come quelli mirati alla diagnosi precoce del melanoma e delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie.
Il Comitato Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia del bambino nasce nel 1979 per riunire amici, genitori e operatori sanitari dei piccoli in cura presso la Clinica Pediatrica dell’Ospedale S. Gerardo di Monza. I fondi che il Comitato riuscirà a raccogliere con la campagna di vendita delle uova per la Pasqua 2015 saranno destinati al miglioramento delle attività di assistenza medica e psico-sociale necessaria a garantire le più elevate possibilità di guarigione ai bambini e a migliorare la qualità della vita delle loro famiglie. Anche in questo caso sarà possibile ordinare uova di cioccolata sia al latte che fondente: ogni uovo pesa 250 gr, è senza glutine e contiene una simpatica sorpresa.
La Croce Rossa Italiana ha avviato la campagna “Uova Solidali CRI 2015”, quest’anno sostenuta da Alessia Marcuzzi che ha prestato il suo volto alla promozione dell’iniziativa. Le uova solidali della Croce Rossa sono prodotte artigianalmente nel nostro Paese, pesano 300 gr, possono essere acquistate nelle varianti al latte o fondente e sono accompagnate da una shopper e da una confezione personalizzata. È possibile ordinare le uova o semplicemente richiedere ulteriori informazioni scrivendo all’indirizzo regalisolidali@criroma.org.
Non solo ricerca scientifica ma anche attenzione al sociale e alla solidarietà. Questa è la mission di BioTerra, organizzazione votata all’abbattimento del digital divide e alla promozione dello studio delle tecnologie informatiche e multimediali: è attiva sul territorio con progetti come il Premio Nazionale Sergio Malavisi (giovane studente di Ingegneria Informatica all’Università Roma Tre scomparso prematuramente all’età di 21 anni a causa di una rara malattia genetica) e l’ADD+ Against Digital Divide. Per sostenere questi progetti BioTerra promuove l’acquisto di un +UovadiPasqua: 250 uova artigianali di cioccolato al latte o fondente ordinabili dal 15 al 31 Marzo consultando la pagina Facebook ufficiale www.fb.me/bioterranetwork oppure inviando un’e-mail all’indirizzo segreteria@rtcromanord.it. Le uova sono disponibili in quattro formati: da 600 gr (€ 12), da 1 kg (€ 18), da 2 kg (€ 35) e da 3 kg (€ 45).
Acquistare anche un solo uovo di cioccolata solidale, in una delle tante piazze d’Italia animate dalle migliaia di volontari, è molto più che un gesto simbolico: è un aiuto concreto, un modo utile per rivolgere un pensiero e per regalare un sorriso di speranza ai pazienti in cura che in questo periodo di festa meritano come noi di scartare la loro sorpresa. In attesa della sorpresa più grande, quella che solo la ricerca può regalare.
Sara Stopponi