Per un Take Away ecocompatibile all’italiana

Tanti nuovi progetti basati sul cibo. Nei locali si punta sul kit d’asporto a prezzi economici

In un periodo storico che sicuramente verrà ricordato per l’exploit della gastronomia così tanti e diversi nuovi luoghi del cibo non se n’erano mai visti, e possiamo solo farci un’idea, ovvero che l’Italia è in verità una piazza appetitosa per gli imprenditori del  settore cibo e che il suo imperativo è “take away” ovvero “porta via” . Il cibo da asporto e poi declinato poi nelle varie specificità del “delivery” (consegna a domicilio), del “to go” (cibo da passeggio) e del “lean in” (letteralmente, “appoggiarsi” restando dentro al locale che non equivale a sedersi con servizio). Il “TAKE Away-lean in” è al momento il modo migliore per arrivare con una proposta ecocompatibile per la città. Idee originali, interior design curato, prodotti di qualità, efficienza, pulizia e non ultima l’attenzione per l’immagine e la comunicazione dei luoghi, che significa investire anche in dei packaging da asporto “accattivanti” come lo sono le cose da mangiare che dovranno racchiudere. La città risponde molto positivamente e la tendenza a “mangiare frugale” diventa il metodo favorito da molti.

Vediamo alcune proposte che il packaging di design italiano per l’asporto propone al pubblico.

Nato dalla collaborazione tra Nolani Design, Briopack e Abruzzo4foodies, Il gadget progettato e realizzato in occasione dell’evento  Notte Rosé ad ‎Orsogna (CH), è un piccolo ‎vassoio in ‪‎cartone, nel quale inserire un ‪‎calice da degustazione ed un cartoccio, rigorosamente rosa, contenente mini snack della tradizione abruzzese come le “pallotte cace e ove”. (nota degli ideatori del progetto: dopo il primo utilizzo, semplicemente aggiungendo un supporto, il vassoio può diventare un portafotografie, rappresentando un simpatico souvenir della serata)

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Cartoccio, della designer Chiara Moreschi è un Packaging alimentare per panini e vino bianco economico, ecologico e ecosostenibile: tutto quanto basta per dirsi in linea con le esigenze dell’odierna produzione industriale.

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Table(t) è una tavoletta per servire piccoli break, aperitivi o drink & finger-food, è un prodotto comodo e maneggevole che permette di muoversi liberamente mentre si consuma il proprio pasto in compagnia. Piccoli alloggiamenti permettono l’inserimento di un calice, bicchierini, ciotole o cartocci. Si tratta di un progetto premiato 2014 dal concorso “Umami, dai forma al quinto gusto“, aperto alle scuole di design (NID, ABA, IID) e vinto dalla studentessa Lucia Fantauzzi.

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Il progetto Organic Pack lanciato col progetto di tesi di alcuni studenti dell’Istituto Europeo di Design propone un nuovo modo di vivere la giornata e il rapporto con il cibo. Si tratta di contenitori e stoviglie usa e getta ideali per il take away. I prodotti sono plasmati su diversi tipi di pasto – dalla pausa pranzo al pasto rapido, alla cena in tranquillità – si presentano come contenitori per alimenti, realizzati con materiali riciclati e 100% riciclabili ma utilizzabili anche come strumenti di cottura e piatti da portata .; essi non verranno però abbandonati tra i rifiuti indifferenziati, ma potranno essere riciclati, essendo principalmente costituiti da carta, alluminio e materiali compostabili.

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LunchBook di Alessandro Garlandini e Sebastiano Ercoli è un contenitore in carta e cartone funzionale ed eco-sostenibile che sia contemporaneamente supporto informativo e contenitore di alimenti e/o liquidi. Il progetto si è aggiudicato il primo posto ex equo con il progetto Bud food , a “ExpoPack” , concorso di design per la realizzazione doggy-bag di nuova generazione, da utilizzare come porta-cibo e bevande durante Expo 2015. LunchBook è una sorta di libro costituito da piatti di carta riciclata biodegradabile rilegati insieme. Questo “book” consente di trasportare facilmente più piatti per assaggiare i diversi cibi offerti negli stand di Expo 2015. Una volta usato un piatto, si può staccarlo e usare il piatto seguente. Il foro sull’angolo permette di usare LunchBook anche camminando. I piatti sono in polpa di cellulosa biodegradabile e compostabile con uno strato impermeabile di polimero MaterBi, anch’esso compostabile e biodegradabile al 100%. Gli alimenti non vanno a diretto contatto con la materia riciclata e il prodotto finito è totalmente riciclabile e/o compostabile.

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Bud food di Enrico Azzimonti è un cartoccio dalla forma chiusa che ricorda un fiore: i petali si staccano e diventano contenitori per alimenti e bevande.

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Come avete potuto constatare la modalità “cibo al cartoccio” nulla sottrae al gusto e tante alternative offre al “corredo” che accompagna i pasti al volo.

Mariangela Martellotta

Per un Take Away ecocompatibile all’italiana

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