Piccolo Birrificio Indipendente Decimo Primo: il fermento che non ti aspetti in quel di Trinitapoli

Quando il nome è l’eco di una storia e di un sogno non si può non pensare al Piccolo Birrificio Indipendente Decimo Primo di Trinitapoli. Quando si riflette sulle bizzarre sorprese che la vita spesso riserva, non si può non rivolgere un pensiero ai due giovani titolari, Micheli Cognetti e Patrizia Sarcina, che hanno trovato nell’arte brassicola un sicuro approdo dal tempestoso mondo della ricerca.

Biologo lui e psicologa lei, hanno deciso di lasciarsi guidare dal sentimento di amore per le proprie origini, rinunciando alle opportunità di carriera e crescita professionale in terra straniera. Il forte sentimento nutrito, come ogni valore “autentico” che si rispetti, sembra non aver tradito la fiducia iniziale di Michele e Patrizia, trasfigurando in declinazioni originali il know-how e l’estro dei due. Questo l’incipit della loro avventura, iniziata nel 2011, quando la Puglia contava appena dieci locali tra brewpub e microbirrifici. I giovani titolari gettano pertanto le basi del loro laboratorio, con l’obiettivo di differenziarsi sotto il profilo qualitativo e nella consapevolezza lapalissiana, in quanto avallata dai dati e dall’evidenza, di essere – all’epoca – l’undicesimo birrificio della regione.

Ogni birra prodotta è parte della loro anima, della loro indole racchiusa in etichette “vive”, mai uguali a se stesse, che degli ideatori imitano il dinamismo e la voglia di crescere. Ed infatti, la rifermentazione in bottiglia o in fusti promette loro rosee prospettive di evoluzione: con il trascorrere del tempo, ogni birra acquisisce complessità, armonia ma soprattutto quel fascino che solo l’ ”età” può donare.

Autore di ciascuno stile prodotto il felice connubio tra la competenza tecnico-scientifica di Michele ed il metodo artigianale, affiancato e supportato dalla vena creativa di Patrizia. Una creatività che pervade l’azienda nella sua interezza, con quel suo saper mutare in funzione di nuove idee, figlie di una costante ricerca e continuo desiderio di accrescimento delle competenze acquisite.

Un luogo non luogo quello di Michele e Patrizia, un luogo che definire semplicemente Birrificio appare riduttivo…E’ piuttosto un ambiente pensato per trasmettere la cultura della birra, piacevole da scoprire ed assaporare sorso dopo sorso, in compagnia della dinamica coppia. Tutto, e non solo i tini, è in fermento: ricette sempre differenti si muovono parallelamente alle “classiche” per arricchire la proposta con le cosiddette “bière de saison”, ma ciascuna “opera” realizzata ha una storia da raccontare e trae ispirazione da uno specifico tema. Nascono così la D-Day, la Joussance a la Karibu tra gli oramai irrinunciabili evergreen dei Decimo Primo, e due birre di stagione.

La prima segna il debutto del Birrificio nel mondo brassicolo e non poteva non essere un omaggio al Paese che vanta forse la più  importante esperienza in questo mondo. Ecco allora una Indian Pale Ale, di cui riprende lo stile sia pur con qualche divagazione rappresentata dal malto distico italiano in abbinamento a luppoli americani ed inglesi che conferiscono una fresca piacevolezza gustativa, rinforzata, in chiusura, da una nota lievemente amaricante.

Ispirata alle birre belghe, la Jouissance è capace di regalare quei ricordi speziati e tipici dell’alta fermentazione, unitamente ad un mix rustico di sapori fruttati e floreali.

La Karibu è l’inno sincero del mastro birraio all’America. Letteralmente “Benvenuto” in lingua Swahili, il karibu è anche l’animale emblema del Nordamerica, ed è pertanto questa birra a suggellare la devozione agli artigiani d’oltreoceano protagonisti, agli inizi degli anni Ottanta, del movimento “Renaissance”. Questa American Cream Ale è una sorta di presidio a tutela di uno stile indigeno del “far birra” sopravvissuto all’epoca del proibizionismo.

Una realtà dinamica, impossibile da sintetizzare in schemi precostituiti che trova in questa sua intraprendenza l’humus ideale per una florida evoluzione: come le birre realizzate, anche i giovani titolari matureranno nel tempo il loro stile. Per una firma inconfondibile del loro “io”.

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Manuela Mancino

Piccolo Birrificio Indipendente Decimo Primo: il fermento che non ti aspetti in quel di Trinitapoli

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