Profumi di Natale: i Ricciarelli di Siena Igp

Un dolce elitario dalle radici antiche, risalenti al Medioevo, nato con ogni probabilità da una ricetta orientale e diventato una delle golosità tipiche della tavola di Natale senese: i Ricciarelli di Siena Igp.

Ricciarelli di Siena

Deliziosi dolcetti a forma di losanga, crepati in superficie, ricoperti di zucchero a velo e dal morbido cuore di mandorla, i Ricciarelli di Siena sono il primo prodotto dolciario ad aver ricevuto il marchio Igp, Indicazione Geografica Protetta, rappresentando la sapiente artigianalità pasticcera del territorio senese: proprio qui sorgevano le antiche spezierie, risalenti al Medioevo e depositarie di ricette e preparazioni tramandate fino ai nostri giorni.

Ricciarelli di Siena

Nati probabilmente da una rivisitazione della ricetta del marzapane e dei marzipanetti, importati in Toscana dall’Est, i Ricciarelli richiamano nei sapori e nei profumi dei propri ingredienti l’origine esotica: proprio in Oriente, infatti, vigeva l’usanza di preparare dolci a base di mandorla, miele e zucchero. Secondo alcune ipotesi, inoltre, il termine marzapane potrebbe derivare dal nome della città birmana Martaban o ancora dalla parola araba mauthban, caratteristico contenitore di panetti di marzapane.

Ricciarelli di Siena

Se l’origine orientale della preparazione sembra confermata, il nome con cui i dolcetti sono noti pare essersi diffuso soltanto a partire dal XIX secolo: sono infatti menzionati con la denominazione attuale da Pellegrino Artusi nel celebre ricettario “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” del 1891. La radice etimologica del nome non è del tutto chiara: una leggenda narra che il conte Ricciardetto della Gherardesca, di ritorno dalle crociate, portò in Toscana dai paesi arabi alcuni dolcetti dalla forma arricciata, del tutto somiglianti alla punta delle babbucce dei Sultani.

Ricciarelli di Siena

Mandorle, zucchero e albume d’uovo sono i tre ingredienti base indicati da Artusi per la preparazione tradizionale dei Ricciarelli di Siena, con l’aggiunta di aroma di buccia d’arancia a impreziosire di profumi agrumati il morbido e goloso impasto a base di mandorle dolci e amare.

Ricciarelli di Siena

Dopo aver impastato tutti gli ingredienti si ottengono i piccoli dolcetti tagliando l’impasto secondo la tipica forma. I ricciarelli sono poi sistemati su una teglia dove precedentemente è stato posto uno strato di ostia, chiamata cialda da Artusi, quindi si procede a spolverare i biscotti con lo zucchero a velo, prima di passare alla cottura in forno a temperatura moderata. Una volta pronti, si passa all’eliminazione dell’ostia che avanza.

Ricciarelli di Siena

La consistenza morbida e leggera dei Ricciarelli è perfetta da gustare in abbinamento al vin santo toscano, ma si sposa molto bene anche con altri vini italiani liquorosi e passiti, come la Malvasia delle Lipari.

Profumi di Natale: i Ricciarelli di Siena Igp

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