Roma non basta una vita.

Per chi per il Ponte del Primo Maggio ha scelto Roma.

Valli e ville, campagna e agriturismi, mare e coste… Ma la famose vacanze romane?
Se il bisogno d’evasione rimane dentro le mura di una Roma luminosa, se per il vostro ponte di prima primavera avete scelto di calpestare i panoramici ponti romani Cucine d’Italia vi suggerisce alcuni tra gli “indirizzi giusti” per non perdere il meglio di una città che tanto offre.
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Anche se come scriveva Silvio Negro negli anni sessanta, “Roma non basta una vita”, noi cercheremo di darvi i consigli giusti affinché il vostro soggiorno tra i vicoli e le suggestioni di Roma Eterna, si riveli inteso ed appagante sotto tutti i profili, artistici, culturali e, chiaramente, gastronomici.
Roma di Primavera ha tanto da offrire tra mostre, esposizioni ed insolite soluzioni gourmet. Andiamo per gradi:
Fino al 6 Maggio al Palazzo delle Esposizioni c’è Il Guggenheim. L’Avanguardia Americana 1945-1980 (via Nazionale 194/tel 06. 39 96 75 00) e se tra un’estetica americana e l’altra si fa l’ora di pranzo ed avete voglia di atmosfere luminose e design, Antonello Colonna in persona vi aspetta con il suo Brunch offerto nel suo Open Colonna, proprio all’interno del Palazzo delle Esposizioni, per una pausa veloce self service con nuove interessanti soluzioni “COOL CHEF”, entrando da via Milano.
Fino al 6 maggio al Macro potrete osservare le opere di due artisti differenti e contemporanei: Mircea Cantor e Marcello Maloberti negli incredibili spazi di una Roma antica e moderna. (via Nizza, angolo via Cagliari, tel 06.06 08)
Se siete dalle parti di Testaccio non potete perdervi tutto il gusto di un “trapizzino”, ovvero un triangolo di pizza bianca farcito con i diversi sughi della tradizione nato dalla passione per la buona pizza bianca e per la buona cucina romana: Polpette al sugo, picchiapò, coratella, pollo alla cacciatora, trippa alla romana in un comodo triangolo di pizza bianca, in via Giovanni Branca, 88, da non perdere allo 00100 PIZZA!
Salvador Dalì, i suoi oli, disegni, documenti, fotografie e filmati è in mostra al Complesso del Vittoriano (via San Pietro in Carcere, tel 06 67 80 664) Pochi passi più in là, dietro Largo Cairoli c’è l’Open Baladin, in via degli Specchi 6. Lì, tra insolite atmosfere colorate e piacevolissime, vi aspettano zuppe, risotti, piatti unici, cesar salad e i favolosi “Burgers dell’Open” preparati con il pane di Gabriele Bonci e 180 gr. 100% razza bovina piemontese dell’azienda “La Granda” presidio Slowfood, maionese e ketchup home made. In più tante, ma tante birre artigianali birre per accompagnare il vostro pasto ed un Beershop con più di 100 birre da asporto. Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 02 . A richiesta, l’hamburger, può essere servito con pane long ad alta digeribilità, info e prenotazioni al numero 06.68.38.989.
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Per gli appassionati di fotografia, le più belle immagini che hanno documentato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo sono invece in mostra al Museo di Roma in Trastevere, con il World Press Photo. E per una sosta da “gastrofanatici”, di sera, c’è il Bir & Fud, in via Benedetta 23. Dove ottime pizze con lievito madre ed ingredienti selezionati di prima qualità stringono la mano, anche qui, ad una vasta vasta selezione di birre artigianali. Aperto solo per cena, dalle 19,00 a mezzanotte.
Alle Scuderie del Quirinale c’è il Tintoretto, una grande esposizione curata da Vittorio Sgarbi che verte sui principali temi dell’opera di Jacopo Robusti, in arte Tintoretto, quello mitologico, quello filosofico e la sua ritrattistica (via XXIV Maggio/ tel 06.39 96 75 00)
Ma andando o tornando dalle Scuderie del Quirinale nulla vi impedirà di passeggiare per le belle vie del Rione Monti, che nasconde piacevolissime sorprese tra saliscendi di viuzze, palazzi coperti da edera rampicante ed impensati scorci romani. Qui, al civico 126 di via Urbana c’è Tricolore, per una veloce sosta di altissima qualità. La brava e bella Veronica avrà il piacere di servirvi e di consigliarvi degli ottimi panini gourmet. La scelta è ampia e spazia tra pani al nero di seppia, ai cereali, al pepe rosa e di segale tutti con le farine biologiche dell’Antico Molino Rosso e con le farciture più disparate, dal foie gras d’oca Jolanda de Colò, al mosto di uve rosse, dalla salsiccia di ventresca di tonno alalunga alle alici di Cetara Delfino Battista dal burro di Normandia al famigerato Culatello di Zibello dop di Spigaroli Presidio Slow Food…
a voi non rimarrà che l’imbarazzo della scelta!

SaraDeBellis

Roma non basta una vita.

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