Le etichette della linea più iconica di Bellussi, Sculture, la celebre cantina di Valdobbiadene conosciuta per i suoi pregiati Prosecchi, sono le protagoniste di un elegante restyling firmato Enzo Mion.
Le prime bottiglie Bellussi, realizzate su disegno, risalgono al 1994, quando Enrico Martellozzo, che guida l’azienda affiancato oggi dai figli Francesca e Giovanni, le ideò assieme all’artista creativo Enzo Mion. Nove anni dopo, nel 2003, vi fu un primo rinnovo: in quell’occasione nacque la linea di bottiglie Sculture. Fu chiamata così per la nicchia scolpita nella bottiglia che, per l’appunto, la fa apparire come una vera e propria scultura di vetro. L’idea era pioneristica: Bellussi fu infatti tra le prime cantine a personalizzare le proprie bottiglie.
Oggi, la linea Sculture, sempre grazie all’ingegno di Enzo Mion, rinnova la sua estetica: se il punto di partenza è costituito sempre da un disegno tecnico sulla base del quale viene fuso lo stampo in acciaio o in ghisa, il risultato è una bottiglia dal design spiccatamente elegante. La nicchia emblema di Sculture ricavata scavando frontalmente il vetro, è ancora presente, anche se ingrandita. Parallelamente l’etichetta, caratterizzata da una microincisione in oro su sfondo scuro e opaco, è stata ampliata per una volontà ben precisa: superare il minimalismo che contraddistingueva le etichette precedenti e conferire loro una funzione descrittiva rendendo la griffe Bellussi visivamente più impattante, in rilievo 3D oro. Il capsulone della bottiglia è stato ridotto in altezza e, al contempo, per conferire maggiore eleganza e slancio alla bottiglia, il collare è stato posto più in alto e ridisegnato in coordinato all’etichetta.
Otto sono le referenze frutto del restyling: Bio Brut, Prosecco Doc Brut, Prosecco Doc Extra Dry, Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Millesimato Brut, Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Dry, Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry, Grande Cuvée Extra Dry e Moscato Dolce.