Si chiamerà “ L’è maiala ”

In tempo di crisi ci si inventa davvero cose originali oppure si reinventa qualche modo di fare della tradizione, come il baratto: ed è proprio il barattare cibo l’azione chiave che ha fatto nascere una trattoria chiamata scherzosamente “L’è maiala”, usando appunto un’espressione toscana che chic proprio non è ma che indica,Baratto con efficacia, una situazione molto difficile da affrontare in cui si scambiano beni in natura… allegoricamente però il paragone dello scambio di cibo può essere fatto con quello di prestazioni da parte di donne di facili costumi che in toscano venivano (e vengono tutt’oggi) soprannominate “maiale”… insomma tutta una sorpresa…

Come la crisi che tutti oggi stanno vivendo” – spiega la titolare, Donella Faggioli – “e che noi, per venire incontro a chi, in tempi di ristrettezze non vuole comunque rinunciare a qualche cena fuori, combattiamo offrendo la possibilità di pagare in beni reali anziché con i soldi”.

Potrà trattarsi di prodotti della terra, ma anche di manufatti d’antiquariato, modernariato, “cose concrete insomma, e possibilmente legate alla tradizioni e ai costumi toscani: non vogliamo certo diventare un incrocio tra un’osteria e un robivecchi”. Chi intenderà barattare, anziché saldare il conto in moneta, dovrà però farlo per telefono, al momento della prenotazione. “A quel punto si aprirà una trattativa di scambio da cui verrà fuori, in caso di accordo, il menù offerto a fronte di un paniere di cose che accetteremo in pagamento”.

SLIDER-donella-faggioli

Nel locale, nato da un’idea dell’Agenzia Stranomondo (la stessa che ha ideato il Circo Nero) si servirà rigorosamente cucina tradizionale toscana tipo quella delle nostre nonne, ovviamente a prezzi a prova di crisi!

Ma come avviene praticamente il baratto? Si accettano artigianato locale e prodotti alimentari, e questi ultimi devono essere provenienti da un’azienda certificata.  Dunque il baratto non sempre avviene, o meglio non è possibile attuarlo tutti:  “L’è Maiala” è un luogo di scambio per produttori piccoli o meno, ma il cliente comune paga regolarmente il conto per un pranzo o una cena che – secondo i feedback d chi già c’è stato –   li vale tutti.

Photocredit immagine in evidenza : http://www.dissapore.com

Mariangela Martellotta

Si chiamerà “ L’è maiala ”

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