Sobrietà ed eleganza: la collezione Seventeen di Porada
Gli anni Cinquanta e Sessanta ispirano le forme sobrie e le eleganti linee della collezione Seventeen, la serie di complementi d’arredo firmata Porada.
Materiali nobili, come il cuoio, l’ottone bronzato e il marmo, nelle sue molteplici tonalità, incontrano il calore del legno massello in noce canaletta, in un armonico equilibrio di forma e funzionalità. La palette dei colori laccati si arricchisce di nuove sfumature e si completa la gamma dei marmi.
Il living fa rivivere le suggestive atmosfere delle splendide case borghesi della Milano di quegli anni, in cui si inseriscono gli elementi creati dall’eclettico designer francese Patrick Jouin, dando vita a prodotti unici dalla forte connotazione. Per la collezione Seventeen di Porada, Jouin ha elaborato la sedia Ella, la poltrona Louis e i tavoli Timber e Trunck.
I tavoli Timber e Trunck, proposti in varie misure e materiali, rievocano la silhouette di un albero: la base ricorda le linee del tronco, dal quale dipartono i rami a sostegno del piano. La sedia Ella e la poltrona Louis sono state disegnate durante un soggiorno di Jouin a Sedona, un piccolo paese dell’Arizona: le loro linee raffinate ed essenziali si ispirano alla tradizione americana e giapponese dell’uso del legno massello, prestando particolare attenzione ai dettagli e alla forma dei braccioli.
Parte della collezione Seventeen di Porada sono i tavolini Joint, disegnati da Marconato e Zappo: il piano, a scelta tra cristallo e marmo, è sostenuto da gambe dalla linea netta, in finitura ottone spazzolato opaco, mentre il corpo centrale è in massello canaletto. Legno e metallo sono uniti in una giunzione, simile per forma e struttura a un’articolazione zoomorfa.
Tra le proposte anche le librerie Beam, design di Tarcisio Colzani, e Dalida, di Carlo Ballabio, caratterizzata da elementi a forte spessore e dai contrasti nelle finiture, con scultorei montanti sagomati disposti seguendo una logica irregolare tra le mensole.
Il tavolo Alfred, disegnato da David Dolcini, reinterpreta invece la tipologia del cavalletto, attraverso l’impiego del legno massello di noce canaletta, ottone spazzolato e vetro temperato.
“Il progetto si sviluppa quindi attorno alla singola gamba, pensata come una struttura lineare che rimanda alle architetture reticolari metalliche del XIX secolo”, spiega il designer. “Le gambe, le saette e i traversi, con differenti sezioni, si raccordano in modo organico. I giunti centrali a T, i supporti del cristallo ed i piedi regolabili sono realizzati in ottone spazzolato richiamando l’ispirazione tecnica del progetto.”