Un percorso immersivo ed emozionale alla scoperta di uno dei vini rossi più famosi del mondo, il Brunello di Montalcino: nel complesso monumentale di Sant’Agostino di Montalcino si è inaugurato il Tempio del Brunello.
Il progetto, promosso tra gli altri dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e realizzato da Opera Laboratori, nasce con l’obiettivo di far conoscere in maniera articolata e profonda Montalcino attraverso un’esperienza completa che dal Brunello si apra verso la storia millenaria, l’archeologia, il patrimonio artistico, il paesaggio e la promozione degli altri preziosi prodotti di questa terra generosa.
Il Tempio del Brunello è dunque espressione de l’Oro di Montalcino, operazione culturale che intende raccogliere, comunicare, far conoscere e sperimentare, anche con l’aiuto delle più avanzate tecnologie, l’insieme delle potenzialità espresse da uno dei territori che per vocazione vinicola e per il fascino iconico delle linee del paesaggio risulta già uno dei più apprezzati del mondo.
«Siamo convinti che il percorso del vino non si esaurisca in un bicchiere – afferma il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci – ma sia sempre più un fenomeno di rilievo anche dal punto di vista culturale. Questo progetto ci rende entusiasti poiché il Tempio del Brunello non è solo un museo moderno e interattivo, ma anche un’esperienza profondamente rappresentativa del suo territorio che darà un valore aggiunto all’attività di promozione che lo stesso Consorzio già svolge per tutto il sistema socioeconomico di Montalcino».
L’esperienza de l’Oro di Montalcino inizia dunque nell’ex complesso conventuale e monumentale di Sant’Agostino, cuore millenario e culturale della città. L’ex convento, risalente al tredicesimo secolo, quando a Montalcino è documentata la presenza dei primi padri agostiniani, si sviluppa accanto alla chiesa intitolata ai Santi Filippo e Giacomo, nota come Sant’Agostino, scrigno di preziosi affreschi di scuola senese del secondo Trecento.
La dimensione accogliente e meditativa di InChiostro, primo chiostro coperto dell’ex convento, rappresenta il punto di partenza dei vari percorsi esperienziali: da qui, grazie all’applicazione ‘L’Oro di Montalcino’, sarà possibile essere guidati all’interno della chiesa di Sant’Agostino e alle sue bellezze storico-artistiche.
La visita continua poi all’interno del suggestivo Museo Archeologico sotterraneo, per poi accedere nelle Raccolte Museali Civica e Diocesana, ricca collezione tutta da scoprire di statue lignee e ‘fondi oro’ di scuola senese di proprietà comunale e provenienti dalle chiese dell’antica diocesi, impreziosita da una corposa raccolta di maioliche arcaiche del Duecento e dalle antiche opere della vicina Abbazia di Sant’Antimo.
Da Inchiostro inizia poi l’esperienza alla scoperta del rigoglioso territorio di Montalcino: postazioni con visori di realtà virtuale chiamate InVolo consentiranno di immergersi fra ville e castelli, scorci mozzafiato del centro urbano, piccoli paesi del vasto e diversificato territorio comunale.
Passando nel chiostro scoperto, quello chiamato un tempo il ‘chiostro d’estate’ del convento, si scende nel Tempio del Brunello; percorrendo verso il basso la scala, si percepisce un cambiamento di livello di profondità e di clima, dalla luce alle tenebre, mentre i suoni della cantina rimandano anche alla ‘gradazione’ del vino: tanto è profonda l’appartenenza del Brunello al territorio di Montalcino, quanto più consapevole e distintiva la personalità del vino.
Il Tempio del Brunello si articola negli ambienti ipogei dell’ex convento, adiacenti alla sede del Consorzio del Vino Brunello, dove oggi è custodito il segreto del Brunello, il vero Re del territorio, tutto da scoprire attraverso video immersivi che evocano I quattro pilastri, ovvero i concetti fondanti alla base dell’unicità del vino di Montalcino: il terreno, la biodiversità del territorio, il clima, il lavoro delle persone.
Il terzo ambiente ipogeo, sostenuto da archi ogivali, simili nelle forme a un calice rovesciato, è Calix. Qui, attraverso la tecnica del mapping, il visitatore si troverà immerso in un’esperienza dal forte impatto emotivo: saranno presentati capolavori artistici, espressione dell’ispirazione e del lavoro creativo che la terra di Montalcino ha saputo infondere nell’uomo.
Risalendo, si arriva di nuovo nella luce del chiostro scoperto dove sarà possibile condividere e concludere l’esperienza, dialogando di cultura, d’arte e di vino mentre si sorseggia un calice di Brunello presso l’Enoteca Bistrot Caffetteria del Tempio del Brunello.
Passando di nuovo da Inchiostro verso l’uscita, attraverso l’applicazione mobile, quattro video interviste illustreranno gli ori di Montalcino. Miele, zafferano, olio e tartufi saranno presentati da Federico Ciacci, Marzio Saladini, Carlo Alberto Bindi e Paolo Valdambrini che racconteranno le proprietà, la storia, la tradizione dei quattro prodotti, principi del territorio.