La viticoltura biologica di Tenuta Villa Bellini

Nel cuore della Valpolicella sorge Tenuta Villa Bellini, la cantina di San Pietro in Cariano che produce vini secondo i principi della viticoltura biologica di precisione.

Situata a Villa Bellini, una storica dimora risalente al Settecento posta sulle colline terrazzate di Castelrotto in Valpolicella, la cantina vanta Sei ettari di terreno, quattro dei quali dedicati alla coltivazione della vite, costituiti da un intreccio di basamenti di rocce calcaree e calcarenitiche eoceniche, ricoperte da un sottile strato di terra, votati a una viticoltura biologica di precisione, attuata nel rispetto del brolo, della flora e della fauna. Un paesaggio incontaminato, popolato da una biodiversità unica e impreziosito da una sorgente nascosta in una grotta e un laghetto che si tuffa nel bosco.

Qui il metodo di produzione dei vini è la viticoltura biologica di precisione, che prevede degli interventi minimi in vigna effettuati nel rispetto della biodiversità: il principale sistema di nutrimento del terreno è il sovescio, l’irrigazione è esclusivamente di soccorso e i trattamenti e le fertilizzazioni biologici sono eseguiti solo quando strettamente necessari e solo per i vigneti che ne hanno bisogno.

Quattro i principali vitigni autoctoni della zona coltivati a Tenuta Villa Bellini secondo questo metodo: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. I vitigni coltivati a spalliera verticale e a pergola crescono in filari molto stretti, ad alta densità, che assicurano una maggiore qualità delle uve a discapito di una bassa resa per ettaro e, al tempo stesso, permettono una lavorazione agricola esclusivamente manuale.

La vendemmia, infatti, è svolta a mano attraverso un’accurata selezione dei grappoli. In cantina giungono solo le uve sane e perfettamente mature, mentre quelle non idonee vengono restituite alla terra. L’appassimento avviene in maniera naturale, con la sola ventilazione del fruttaio, affinché ogni singolo grappolo d’uva riesca a esprimere al meglio il proprio potenziale aromatico. La fermentazione è spontanea e si attua attraverso microvinificazioni con piccole quantità di uva la cui suddivisione è scandita dal tempo di raccolta. Mentre in una bottaia composta da tonneaux da cinquecento litri e da botti da duemila litri di rovere francese dalla tostatura delicata avviene l’affinamento dei vini.

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Ogni fase della vinificazione è svolta nella cantina storica della tenuta, sotto la costante supervisione di Erica Preosto, enologa responsabile del coordinamento della vigna e della cantina, e di Enrico Nicolis, l’enologo consulente, entrambi allievi del professore Roberto Ferrarini, enologo innovatore che ha contribuito alla rinascita dell’Amarone.

Il risultato sono vini frutto della tradizione vitivinicola secolare della Valpolicella, secchi, privi di residuo zuccherino e concepiti con l’obiettivo di ottenere una buona bevibilità. Tre sono le referenze prodotte, ognuna con un proprio carattere.

Tirele Valpolicella DOC Classico Superiore, un rosso vivace, le cui note speziate sono bilanciate dal sentore di frutti rossi, come lampone e mirtillo rosso, con aromi floreali e balsamici.

Sottolago Valpolicella Ripasso DOC Classico Superiore, un vino rosso dalle note fruttate di ciliegia, ribes nero, mora e spezie dolci con una chiusura secca, che lo rendono ricco ed elegante.

Centenarie Amarone della DOCG Valpolicella, con un delicato richiamo all’appassimento rinvigorito da un’ampia gamma di profumi quali mora, ciliegia, marasca e prugna, tabacco, cacao, pepe e cannella, è un vino rosso risultato di un lungo tempo di produzione.

www.tenutavillabellini.com

La viticoltura biologica di Tenuta Villa Bellini

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