The Heart Beats: le collezioni Venini

Un’immersione sensoriale nell’arte del vetro e nel DNA innovativo di Venini tra novità di collezione e riedizione di progetti storici firmati da Gio Ponti che celebrano l’heritage del marchio.

Arte e tecnica, colore e rigore, creatività e maestria artigianale sono gli ingredienti preziosi di una ricetta secolare che, quotidianamente, i maestri vetrai di Venini miscelano per creare opere senza tempo dal design innovativo.

Nell’alchimia della fornace muranese il vetro si fa oggetto e cattura tutta la magia di una tradizione fatta di gesti e segreti. Un patrimonio che si è rinnovato costantemente nel corso di oltre 100 anni di storia, dalla fondazione dell’azienda, grazie all’incontro con artisti e designer tra i più acclamati nel panorama internazionale, la cui visione creativa è stata tradotta da Venini in pezzi d’arte sempre contemporanei.

Un principio costante che ha contraddistinto l’azienda e che, in occasione della recente Milano Design Week 2024,,è stato celebrato attraverso il concept “The Heart Beats” che vuole rendere omaggio a quella creatività viva e pulsante che anima la fornace dalla sua fondazione e che ha reso possibile la collaborazione, fin dalla prima metà del ‘900, con celebri firme come Carlo Scarpa, Gio Ponti e Fulvio Bianconi.

Collaborazioni che vengono celebrate attraverso progetti che rieditano, omaggiano e si ispirano alle opere disegnate da questi progettisti e che raccontano l’intento del Gruppo Damiani di valorizzare l’heritage aziendale e il percorso artistico di Venini mostrando come il presente si definisca nell’intreccio tra memoria e consapevolezza del mondo che ci circonda.

«Nell’anno della celebrazione del 100° anniversario di Damiani, che da sempre si fa promotore dei profondi valori del Made in Italy, della Bellezza e del Savoir Faire, vogliamo sottolineare, con ancora maggiore forza, il valore unico del patrimonio artistico di Venini. Un brand che ha saputo distinguersi, allora come oggi, per la capacità di affidare ad artisti e designer l’interpretazione della materia vetro. Queste nuove collezioni di inediti e riedizioni vogliono quindi omaggiare la creatività di chi le ha concepite così come la maestria di chi le ha plasmate, un connubio magico che ha permesso di creare negli anni capolavori apprezzati in tutto il mondo», afferma Silvia Damiani, Vice-Presidente del Gruppo Damiani e Presidente di Venini.

Capsule Collection Venini x Damiani

Parte del Gruppo Damiani, con cui condivide i valori di artigianalità, valorizzazione del territorio e dell’heritage, attenzione al dettaglio e perseguimento della qualità, Venini celebra questo importante anniversario con la nuova capsule collection Venini x Damiani.

Sono tre i prodotti realizzati in un’edizione speciale che richiama nella scelta cromatica la lucentezza e preziosità dell’oro in un omaggio alla sublime arte orafa di Damiani: le nuove Clessidre sommerse, gli iconici vasi Deco e le elegantissime coppe champagne Bollicine.

Le Clessidre Sommerse, novità Venini 2024, ampliano la collezione ideata da Fulvio Bianconi e Paolo Venini nel 1957. Una proposta che racconta l’abilità dei nostri maestri vetrai combinando la tecnica del vetro sommerso a quella dell’incalmo: la prima prevede la sovrapposizione di più strati di colore diverso per creare un suggestivo effetto cromatico, mentre la seconda permette di accoppiare a caldo due forme soffiate lungo la loro circonferenza. Nasce così una serie di “gioielli” atemporali che narrano il trascorrere del tempo in un mondo sospeso tra passato e presente. Disponibili i tre dimensioni nella combinazione colore Tè/Pagliesco finiture lucida o sabbiata.

Ritmo è la parola che meglio definisce la forma dei vasi della serie Deco. Il loro design iconico si contraddistingue infatti per le linee fluide e concentriche che sembrano muoversi come cerchi nell’acqua con onde e riflessi. Disegnata nel 1930 da Napoleone Martinuzzi, questa collezione senza tempo incanta ancora oggi per la sua bellezza e il perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità. Venini ne ripropone una sofisticata versione speciale per Damiani con vasi in tre dimensioni nel colore Tè con foglia Oro e interno Pagliesco.

Proposte in una preziosissima versione color bronzo, le coppe champagne Bollicine sono la soluzione più eleganti e raffinata per festeggiare le occasioni speciali. Un oggetto ricercato e di altissima qualità contraddistinto da delicate scanalature che donano movimento alla mise en place.

Ogni pezzo è realizzato con la tecnica del vetro soffiato, così definita perché gli artigiani espandono e modellano la materia soffiando aria all’interno di una lunga canna di metallo ad esso collegata, così come vuole la tradizione.

Gio Ponti Collection Venini

La nuova collezione di inediti e riedizioni di Gio Ponti celebra una tra le più importanti collaborazioni nella storia di Venini, quella con l’Architetto Ponti, che ha sicuramente lasciato un segno indelebile nel percorso del marchio.

Una delle figure più rilevanti del XX secolo, Gio Ponti fu architetto, designer ma anche pittore, poeta e saggista. La sua spiccata curiosità lo portò ad esplorare i progetti in tutte le loro dimensioni, dall’interior, all’arte, dall’architettura, al design di prodotto. Dal sodalizio con Paolo Venini, prese il via nel secondo dopoguerra l’avventura pontiana nel mondo del vetro soffiato.

Con il desiderio di rendere omaggio a questa liaison creativa, Venini ha scelto così di presentare una collezione di prodotti che sono inediti e riedizioni disegnati dall’architetto alla fine degli anni ‘40 del secolo scorso.

Brocca a fasce policrome – riedizione da disegni originali di Gio Ponti del 1946

La brocca a fasce policrome è realizzata tramite l’applicazione di fasce policrome a caldo. Ponti, con la sua grande creatività, ha arricchito la brocca con vivaci striature di colore, che si avvolgono attorno alla sua forma con un tocco di vivacità e vibrante bellezza. Con il suo design senza tempo, questa brocca rimane un’icona del design italiano e un tributo indelebile alla visione straordinaria di Gio Ponti. Un simbolo di stile e raffinatezza, destinato a conferire eleganza ad ogni tavola e a ogni ambiente in cui si trovi.

Servizio APEM – collezione di bicchieri e bottiglia – riedizioni da disegni originali di Gio Ponti del 1946-48

Il “Servizio APEM”, che si compone di bicchieri e una bottiglia, riedita una collezioni disegnata da Gio Ponti nel 1946 ed esposta l’anno successivo presso il Palazzo dell’Arte di Milano, in occasione della partecipazione di Venini all’VIII Triennale insieme all’Associazione APEM (Artigianato Produzione Esportazione Milano), creata per assistere gli artigiani italiani nella vendita e promozione all’estero.

Una calibrata combinazione di forma e colore caratterizza i bicchieri e la bottiglia del “Servizio APEM”. I bicchieri, contraddistinti da una leggera strozzatura al centro, sono disponibili con fondo colorato, nelle varianti Talpa, Verde Mela, Ambra, Rosso, Viola, Zaffiro. La bottiglia presenta invece una macchia di colore Verde Mela sul fondo e una Rossa sul collo, con tappo in cristallo Verde Mela.

Servizio “Pezzente” – Il Patchwork di Gio Ponti – Collezioni di bicchieri e bottiglia – Inedito da disegni originali di Gio Ponti del 1946-47

Asimmetrie di colore, che danno ritmo ai vari elementi, contraddistinguono invece i bicchieri e la bottiglia del “Servizio Pezzente”. Una collezione di inediti realizzati a partire da disegni originali di Gio Ponti del 1946-47.

I bicchieri, che presentano delle “pezze” di vetro colorato applicate a caldo nei colori Talpa, Verde Mela, Ambra, Rosso, Viola, Zaffiro, sono disponibili in due decori: con pezza di colore obliqua che parte dal fondo o con macchie irregolari di colore diverso che rendono unico ogni oggetto. La bottiglia con le sue pezze Rosso e Zaffiro è contraddistinta dal tappo in vetro pieno in color cristallo e dalla base in verde mela.

Collezione a canne a sei colori – Bicchieri, vaso e caraffa – Riedizioni da disegni originali di Gio Ponti del 1946-47

Un vero e proprio inno al colore, la collezione a canne nasce dalla riedizione di oggetti disegnati da Gio Ponti per Venini nel 1946-47, e successivamente presentati alla XXVI Biennale di Venezia del 1952. La collezione è composta da bicchieri, vaso e da una caraffa dalla silhouette elegante e slanciata, con una base che si assottiglia gradualmente verso l’alto, culminando con un beccuccio delicatamente curvo.

Tra le sue opere più affascinanti, questi oggetti in vetro di Murano riflettono l’abilità dei maestri vetrai nel manipolare il vetro fuso per creare forme e motivi complessi. Autentici capolavori che uniscono arte e funzionalità in modo sublime.

La tecnica utilizzata è quella delle canne che prevede, in questo caso, l’accostamento di sei sottili aste di vetro colorato a freddo Talpa, Rosso, Zaffiro, Verde, Paglierino, Ametista che vengono poi accostate, fuse insieme e plasmate a caldo con abilità magistrale, creando un effetto visivo vibrante e caleidoscopico.

Bottiglia Donna Campigliesca e Bottiglia Vecchia Dama – Collezione di bottiglie – Riedizioni da disegni originali di Gio Ponti del 1949-50

Caratterizzate da uno spirito ironico e giocoso, le bottiglie Donna Campigliesca e Vecchia Dama sono delle opere d’arte uniche nel loro genere, parte della nota serie delle “Bottiglie con Crinoline” che vennero presentate alla grande esposizione “Italy at Work”, un evento definito epocale che dal 1950 al 1953 viaggiò attraverso gli Stati Uniti per celebrare la rinascita della produzione artistica, artigianale e industriale italiana.

Le silhouette femminili sono ispirate ai quadri del celebre pittore Massimo Campigli, dove il soggetto femminile, che ricorre in tutte le opere, affascinò tanto Gio Ponti al punto da volerlo riprodurre in un oggetto di design.

Le due bottiglie, dalla forma antropomorfizzata, sono espressioni di un’estetica audace e di una profonda comprensione della relazione tra forma e funzione. Le linee curve e il disegno a clessidra svelano infatti la volontà di trasformare la sagoma tradizionale della bottiglia con tappo in una figura femminile dal corpo sinuoso e dalla gonna ampia.

La morbida silhouette in vetro bicolore delle bottiglie Vecchia Dama e Donna Campigliesca è realizzata tramite la tecnica ad incalmo e si compone di tre parti che formano il “corpo”, mentre una quarta rappresenta il tappo. Le combinazioni di colore disponibili sono Talpa – Acquamare, Talpa – Rosso e Lattimo – Cristallo. Le prime due combinazioni presentano vetri completamente trasparenti, mentre la versione con il Lattimo alterna la materia vitrea in pasta a quella trasparente.

Le bottiglie “Vecchia Dama” e “Campigliesca” sono più di semplici oggetti; sono testimoni tangibili del genio creativo di Gio Ponti e del suo impatto duraturo sul mondo del design che ha trasformato il modo in cui vediamo e interagiamo con gli oggetti che ci circondano.

Lampadario Lumen – Lampadario a sospensione – Inedito di Gio Ponti del 1940

Il lampadario Lumen è un inedito creato a partire un progetto originale di Gio Ponti degli anni ‘40 che coniugava maestria artigianale e design avveniristico. I dettagli distintivi del disegno originale di Ponti sono accuratamente riprodotti in questo lampadario a sospensione composto da due elementi che si incontrano all’insegna di un elegantissimo equilibrio compositivo: un braccio centrale in metallo, dalla silhouette ondulata, che accoglie i diffusori in vetro colorato dalla forma conica o quadrata, direzionandoli, alternativamente, verso l’alto e verso il basso.

Il lampadario Lumen è disponibile con tre o cinque luci e nelle versioni multicolor o monocolore Talpa, Paglierino o Rosso. Un lampadario scenografico dalle linee sinuose e dall’eleganza senza tempo che riempie lo spazio di una luce soffusa e calda, creando un’atmosfera suggestiva e accogliente.

Lampada Vetrata Grossa – Riedizioni da disegni originali di Gio Ponti del 1964-67

Dal forte impatto decorativo, la lampada Vetrata Grossa è un progetto di Gio Ponti che risale al 1964-67. Realizzata a partire da una lastra di vetro di spessore di circa 3 cm, racconta la fascinazione dell’architetto per il valore illusivo della decorazione e l’uso caratterizzante dei colori.

Caratterizzata da delicate inclusioni polimateriche, che delineano un decoro astratto sempre unico e irripetibile, la lampada crea un incantevole gioco di luci e ombre che cattura lo sguardo. La struttura metallica che funge da supporto si armonizza con la qualità eterea del vetro. Una testimonianza della maestria di Venini, che eleva la lampada oltre la sua mera funzionalità trasformandola in un’opera d’arte.

Vetrate Grosse – Riedizione ispirata ai progetti delle vetrate grosse di Gio Ponti, anno 1966

Interessato al tema delle vetrate fin dagli anni ’50, Gio Ponti iniziò le prime sperimentazioni a partire dal 1963-64, grazie alla presenza in fornace dell’artista Toni Zuccheri. Si trattava di lastre di grosso spessore realizzate a partire da cotissi, i vetri in blocchi irregolari che rimangono nei crogioli della fornace a fine lavorazione, con varie inclusioni di paste colorate, murrine, canne, fili e finissime reti di metallo o di filigrana che creavano affascinanti giochi materici.

Questi blocchi vennero montati in telai metallici con guide verticali dando vita alle prime vetrate-scultura eseguite per la sede centrale della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (1964), che divennero una sorta di modello. Esempi di vetrate grosse furono presentate anche alla Biennale dello stesso anno.

Venini ha deciso di riportare in vita questo prodotto con la creazione di una nuova tipologia di vetrata, dove le trasparenze dei colori si mescolano con le rifrazioni della luce sulle superfici interne dei blocchi.

Una riedizione resa possibile dal contributo del maestro vetraio che collaborò allora con Gio Ponti per la realizzazione delle prime vetrate e che ha condiviso con Venini la sua expertise e la conoscenza del progetto originale.

Ciascuna formella che compone le vetrate è contraddistinta da un decoro unico e non replicabile, realizzato integrando nel vetro diversi materiali: dal cotisso, alla paglietta di metallo, dai frammenti di legno, ai ritagli di lavorazioni della giornata. Ogni vetrata sarà perciò una proposta unica, nelle dimensioni e nei decori, e sviluppata su progetto.

Venini Peter Marino Collection

Accanto al racconto delle collaborazioni storiche, continua la collaborazione con creativi contemporanei come il noto Architetto Peter Marino, la cui visione artistica sopra gli schemi lo ha portato a creare negli anni una serie di opere uniche dal forte impatto visivo.

La collezione Cilindro si presenta con due nuove varianti cromatiche. La prima presenta fasce trasparenti nel colore Tè, con decori smaltati in oro, mentre la seconda fasce trasparenti Verde Mela-Lattimo, creando un elegante contrasto con il vetro color cristallo. Realizzato mediante la tecnica della “Fasce”, dove il maestro vetraio cola a caldo dei nastri colorati amalgamandoli, il decoro avvolge i volumi geometrici dei vasi creando dei vortici che catturano l’attenzione. Una nuova collezione in edizione limitata pensata per diventare un elemento centrale in ogni spazio.

I nuovi bicchieri Black Belt disegnati da Peter Marino sono caratterizzati da un inaspettato e perfetto connubio di grinta ed eleganza. Ogni bicchiere è un’opera d’arte unica, caratterizzata da fasce nere applicate a caldo con maestria artigianale che si intrecciano in quattro design distinti sul vetro soffiato a mano. Il risultato è una collezione dallo stile accattivante e vibrante, perfetta per ogni mise en place che trasmette tutta la sapienza artigianale della fornace Venini e la capacità progettuale di Marino.

Capsule Collection Pesca Venini

Amplia la collezione Art Glass la nuova capsule collection Pesca che veste gli iconici vasi Fazzoletto, Deco, Monofiore Balloton, Balloton Fiori, Opalino e i vasi d’autore Ritagli, Battuto a Nido d’Ape, Acco, Idalion e Sidone di riflessi rosati e arancio. Una tonalità avvolgente che infonde sensazioni di calma serenità, dolcezza ed armonia e che racconta la capacità del brand di interpretare in modo progettuale ed emozionale le tendenze dell’interior design.

Poetica e romantica, la collezione pesca di Venini mixa un’elegante aria vintage, con un tocco contemporaneo.

I vasi, dalle linee fluide e trasparenti, evocano così la bellezza dei colori del cielo all’alba e al tramonto, che tingono i paesaggi di sfumature cangianti e luminose. Un viaggio tra mete incantate, dalla “Città Rosa” di Jaipur in India fino alla pianura di argilla situata nel Parco Nazionale Namib-Naukluft in Namibia: un caleidoscopio di sfumature rosate e arancio, un’ode alla meraviglia.

I prodotti, che sembrano catturare la luce, rivelano, attraverso il fascino materico della trasparenza, la vera magia del vetro e la sua anima evocativa, inserendosi con naturalezza in ogni ambiente. La loro leggerezza incanta.
 
Frutto di un’attenta lavorazione artigianale, ogni creazione è curata con meticolosità nei minimi dettagli dai maestri vetrai che hanno sapientemente trasformato il vetro in opere d’arte uniche, che seducono con la loro bellezza.

Lampade da tavolo 2024 Venini

Dal connubio tra artigianalità, ricerca cromatica e creatività audace nascono le nuove proposte di illuminazione Venini: i giocosi Fantasmini e le raffinate lampade Balloton Luce e Deco Luce, che riprendono il design di iconici vasi Venini, vengono proposti nelle nuove dimensioni extralarge pensate per ampliare la gamma e completare con armonia i vari ambienti della casa rispondendo ad ogni tipo di necessità.

Gran Balloton Luce, Gran Deco Luce e Fantasmino XL presentano una tecnologia a led dimmerabile, tramite tocco o da cellulare con app dedicata, con tre livelli di intensità per creare l’atmosfera perfetta per ogni occasione.

Nuove proposte all’insegna della versatilità grazie all’alimentazione a batteria ricaricabile e all’anello metallico, nella parte superiore, che permette di spostare agilmente le lampade. Disponibili nelle colorazioni Rosso, Acquamare, Lattimo, Pesca, con montatura dorata.

Caratterizzate da un particolare effetto a rilievo incrociato, le lampade della collezione Gran Balloton prendono nome dalla tecnica utilizzata per realizzarle. In fase di lavorazione a caldo il maestro soffia il vetro in uno stampo di metallo, il cui interno è costellato di punte dalla forma piramidale: la materia, riempiendo il vuoto, si plasma con questa particolare texture.

Quando accesa, la lampada crea un incantevole effetto caleidoscopico diffondendo la luce in modo magico. L’ambiente circostante si trasforma così in una danza di colori e riflessi.

L’affascinante lampada Gran Deco Luce trasforma un prodotto storico Venini in una fonte luminosa unica: disegnato nel 1930 da Napoleone Martinuzzi, l’iconico vaso DECO diventa una lampada a batteria ricaricabile, unendo l’eleganza del passato con la comodità del presente.

Con un design senza tempo, caratterizzato da linee fluide e concentriche, Gran Deco Luce incanta per la sua bellezza intrinseca e per il perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità. Ogni dettaglio racconta una storia di epoche passate.

Dalla sapiente lavorazione del vetro che restituisce a questo oggetto una percezione di leggero movimento, come se fosse sospeso nello spazio, nasce la collezione di lampade Fantasmino XL. La loro sagoma rimanda all’iconico vaso Fazzoletto di Venini, disegnato nel 1948, ma si anima di un piglio contemporaneo grazie alla sua destinazione d’uso portatile. Un prodotto che porta un tocco giocoso negli ambienti dell’abitare rielaborando in modo suggestivo la secolare tecnica del vetro opalino.

Lampadario Poliedri Venini design Carlo Scarpa

Dal forte impatto visivo è la riproduzione del monumentale lampadario a cascata “Poliedri”, progettato da Carlo Scarpa per l’Esposizione Internazionale “Italia ‘61” del 1961. Un’architettura di luce composta da diversi elementi modulari di vetro soffiato che permettono di creare apparati d’illuminazione di forme e misure sempre diverse, mostrando la capacità dell’azienda di proporre soluzioni custom-made per l’ambito domestico e contract.

Venini x Gucci Design Ancora

In occasione della Milano Design Week 2024, Venini è stata scelta da Gucci per prendere parte al progetto “Design Ancora”, un’edizione speciale di icone del passato che simboleggiano il design milanese e italiano, esposte in una mostra immersiva progettata dall’architetto spagnolo Guillermo Santomà e allestita presso il flagship store della Maison di Via Montenapoleone.

Il progetto, ideato dal Direttore Creativo Sabato De Sarno e co-curato da Michela Pelizzari, fondatrice dell’agenzia creativa milanese P:S, è un tributo alla creatività del design italiano che ha contribuito a diffondere in tutto il mondo la maestria artigianale del Made in Italy.

Il vaso Opachi disegnato da Tobia Scarpa per Venini nel 1960 è stato reinterpretato per l’occasione con il colore Gucci “Rosso Ancora” insieme ad altri quattro icone del design: Le Mura di Mario Bellini per Tacchini (1972-edizione 2022), il tappeto Clessidra, Portaluppi Pattern Project di cc-tapis (2024), lo Storet di Nanda Vigo per Acerbis (1994-edizione 2020), e la Parola di Gae Aulenti e Piero Castiglioni per FontanaArte (1980).

Con una silhouette arrotondata e forme minimali ed eleganti, il vaso Opachi trae ispirazione dai manufatti disegnati dall’architetto e designer Carlo Scarpa, padre di Tobia Scarpa, che si rifacevano alle tradizioni d’Oriente. Da questo concept è nata una collezione di vasi monocromi in vetro opalino soffiato le cui forme si ispirano alle porcellane orientali, tra le icone Venini più apprezzate ancora oggi.

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The Heart Beats: le collezioni Venini

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