Utensili da cucina in rame tra tradizione e innovazione.

Le Alpi centrali, soprattutto l’attuale Tirolo (Austria) e il Trentino sono ricchi di giacimenti di rame. Già alla fine del Neolitico questo metallo veniva estratto dalla roccia, frantumato, macinato e arrostito, e quindi fatto fondere in forni a oltre 1000°C. L’alta temperatura necessaria a questo trattamento veniva raggiunta bruciando carbone di legna e immettendo aria con dei mantici. Dopo numerosi processi di fusione si ottenevano panelle e barre di rame fuso tondeggianti che portate nei villaggi come materiale di scambio venivano commerciate o fuse nuovamente in crogioli. Il rame liquefatto, infine, era versato in stampi di pietra o di argilla per ricavarne armi, ornamenti e utensili di uso quotidiano.

Probabilmente il rame è il metallo che l’umanità usa da più tempo, tanto che sono stati ritrovati oggetti datati 8.700 avanti Cristo. Questo metallo di colore rossastro facilmente lavorabile, utilizzato fin dagli albori della storia per la costruzione di utensili da cucina, è ancora oggigiorno largamente impiegato nelle cucine dei grandi chef e soprattutto nelle case dei trentini. Fra gli utensili migliori ci sono senza ombra di dubbio le pentole in rame.

La “calgèra”, il tradizionale paiolo in rame per la preparazione dei formaggi in Trentino.

Quali sono i pregi di questo materiale?

Il rame trasmette calore meglio di qualsiasi altro materiale : pesate che la sua conduttività è 392 W/m°K mentre quella dell’acciaio inox ad esempio è solo 16 W/m°K; questa caratteristica consente al calore di propagarsi in modo uniforme su tutto il recipiente evitando  quelle fastidiose bruciature, dannose per la salute.

Il rame consente di cuocere anche a fiamma bassa, così da ottenere una cottura omogenea che conserva le proprietà nutritive e il sapore originale dei cibi e nello stesso tempo permette un notevole risparmio energetico se si pensa ai tempi di cotture degli arrosti, dei risotti o delle zuppe!
I recipienti in rame sono praticamente eterni, durano nel tempo e mantengono intatte le proprie caratteristiche anche se è necessario provvedere a stagnarlo nuovamente quando sono consumate.

Il segreto delle tradizionali pentole in rame, così come la tradizione trentina vuole, è che esse sono ricoperte all’interno con una sostanza inerte, chiamata stagno. Lo stagno viene usato in primo luogo perché è un metallo igienico e senza problemi per la salute, in secondo luogo perché è un buon conduttore di calore proprio come il rame.

Interno dello storico museo del rame Navarini, a Ravina (TN)

Purtroppo negli ultimi tempi alcune aziende hanno introdotto pentole di rame con acciaio interno invece dello stagno che delle originali conservano solo l’aspetto estetico; infatti lo strato in acciaio produce una notevole perdita di conducibilità del calore. Oltre a questo problema lo strato in acciaio è molto sottile e una volta rovinato non è più possibile sostituirlo, poiché i metalli sono stati laminati insieme ancora durante la laminazione del metallo.

A Ravina, comune di Trento vi è un’azienda chiamata NAVARINI che oltre ad essere nata da una storica bottega artigiana, da sempre specializzata nella produzione di oggettistica in rame e ottone, con particolare focalizzazione produttiva su complementi per il comparto enogastronomico, che ospita il più grande museo del rame d’Europa: una raccolta unica e straordinaria di circa tremila manufatti in rame, dal millecinquecento al secondo dopoguerra. Vi consigliamo, se siete da quelle parti di dedicare una visita e di munirvi anche voi di questi antichi utensili che non passeranno mai di moda.

Mariangela Martellotta

photocredit : immagine in evidenza www.pentole.tavolaregalo.it / immagini museo Navarini www.navarinirame.com

Utensili da cucina in rame tra tradizione e innovazione.

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