Vendemmia 2016: le prospettive da nord a sud
La vendemmia 2016 si preannuncia di grande qualità, anche se con differenze quantitative tra nord e sud Italia. Nei territori del Franciacorta è iniziata lo scorso 12 agosto, a partire dai vigneti del versante sud del Monte Orfano: qui, infatti, la raccolta di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco è sempre anticipata rispetto alle zone più centrali.
«La situazione in Franciacorta è molto disomogenea quest’anno, per via delle numerose variabili che contraddistinguono le aree del nostro territorio», ha affermato il Vicepresidente del Consorzio Franciacorta Silvano Brescianini.
Il 2016 ha visto, infatti, un clima altalenante nel quale a consistenti precipitazioni si sono alternate giornate molto calde e umide. Durante le fasi della fioritura e dell’allegagione, le frequenti piogge e i bruschi abbassamenti della temperatura hanno rallentato il processo di maturazione, influenzando negativamente la formazione di grappoli e in alcuni casi favorito la peronospora, un patogeno fungino, che influisce sulla quantità prodotta.
Si prospetta quindi una vendemmia 2016 Franciacorta con delle rese ridotte rispetto al 2015 e una previsione di calo del 10-15 % dei volumi sul totale degli ettari: la grande qualità delle uve non è però intaccata, in quanto l’escursione termica ha permesso una buona maturazione e un buon bilanciamento tra zuccheri ed acidità.
Prosperosa invece la situazione al sud, in particolare per il Primitivo di Manduria. «Si preannuncia un’ottima vendemmia soprattutto grazie alla qualità delle uve, eccellenti rispetto allo scorso anno, con un miglioramento del 10-15%», ha affermato Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria.
Le uve dei vigneti appaiono infatti completamente sane, con buccia consistente, tali da far prevedere una produzione di vini ricchi in colore e struttura. Qui le condizioni climatiche e il vento di tramontana hanno infatti permesso alle uve di maturare con calma. «Qualitativamente la vendemmia 2016 si preannuncia quindi più elevata grazie anche alle misure Ocm che hanno permesso anche miglioramenti delle tecniche di gestione dei vigneti, in particolare l’introduzione di sistemi avanzati di produzione sostenibile».