Venice Design Biennial

Dopo un anno di pausa forzata, torna la terza edizione in presenza di Venice Design Biennial, con un ricco programma di mostre ed eventi in scena dal 20 maggio al 27 giugno, in parallelo al primo mese di Biennale Architettura.

Una kermesse ideata per intessere la relazione tra i linguaggi del design contemporaneo e alcuni dei luoghi più suggestivi della città, il cui tema quest’anno è Design As Self Portrait, proposto dai curatori e fondatori del progetto Luca Berta e Francesca Giubilei.

L’idea è di indagare ciò che il design rappresenta per ciascuno di noi come individui, e come al contempo ci rappresentiamo attraverso di esso, attraverso oggetti, spazi, esperienze, con una grande attenzione all’evoluzione delle tecniche di autorappresentazione e di autoritratto.

Negli ultimi decenni, infatti, l’autoritratto ha smesso di essere una pratica riservata agli artisti, ma ciascuno è invitato ad autoritrarsi fin dai primi anni di scuola, e non mancano strumenti e spazi per farlo, specie on line. Ciascuno progetta la rappresentazione di sé in uno spazio di fluttuazione libera: l’identità stessa diventa un oggetto di design. Ecco allora che per elaborare la propria identità ognuno può ricorrere al design di ciò che sceglie di associare al proprio corpo e alla propria esperienza: oggetti, dispositivi, indumenti, spazi fisici, spazi virtuali.

La mostra collettiva Design As Self-Portrait presenta le opere di oltre 20 designer internazionali tra due sedi espositive: SPARC* – Spazio Arte Contemporanea, in Campo Santo Stefano, e SPUMA – Space for the Arts, un suggestivo spazio di archeologia industriale alla Giudecca.

Ad affiancare la mostra collettiva altri tre progetti espositivi che affrontano il tema curatoriale: “Past Forward. Designers from the Land of Venice” al Museo Archeologico di Venezia, in Piazza San Marco, con protagoniste le opere di 16 designer che vivono e lavorano a Venezia accostate ai capolavori dell’arte antica, in una sorta di doppio sguardo rivolto al passato e al futuro della scena artistica della suggestiva città lagunare; “Designer in mostra“, incentrata su grandi nomi e brand di design, come Matteo Cibic per Seeds, Omri Revesz per Riva 1920, Zanellato / Bortotto per De Castelli, o Matteo Zorzenoni per Nason Moretti; “Pretziada. A Self-Portrait in Design“, progetto espositivo a cura del duo Pretziada, ospitato nell’antico Oratorio dei Crociferi, dove il magnifico ciclo pittorico tardo rinascimentale di Palma il Giovane farà da cornice alla selezione di pezzi creati in collaborazione tra laboratori sardi e creativi internazionali.

«Il lavoro di Pretziada evoca un mondo apparentemente lontano nel tempo e nello spazio, un futuro/arcaico ancora vivissimo tanto nella cultura materiale sarda quanto in quella veneziana. Funzionalità e decoro, semplicità delle forme e ricchezza dei dettagli sono le caratteristiche di questa capsule collection, che include alcuni pezzi inediti prodotti nell’ultimo anno, vissuto tra distanziamento e concentrazione, dal particolare punto di vista insulare della terra di Sardegna».

Oltre alle mostre in presenza, un elemento essenziale di questa terza edizione della Venice Design Biennial sarà Hybrid Venice, un progetto editoriale fruibile anche virtualmente: un inedito viaggio visivo che combina la tradizionale iconografia veneziana con l’intelligenza artificiale applicata alla generazione delle immagini. Una Venezia ibrida farà da sfondo alla riflessione sul ruolo del design in questa epoca di fusione accelerata tra fisico e digitale in un viaggio visivo che poi alla forma fisica di un libro, un catalogo della manifestazione, ma anche un vero strumento di indagine sulle forme di autorappresentazione del design e della città di Venezia, la cui presentazione è in programma a settembre 2021.

venicedesignbiennial.org

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