Verona e dintorni: origini antiche e fascino moderno

Le sinuose sponde del fiume Adige incorniciano la stupenda città di Verona, patrimonio dell’UNESCO e meta prediletta di tutti gli innamorati del mondo.  Luogo che ha saputo svilupparsi lungo il corso della storia custodendo bellezze di ogni epoca, incastonandole nel tessuto urbano romano che la caratterizza.

Lungo le rive del fiume si può attraversare il ponte di Castel Vecchio, una fortezza scaligera del XIV secolo, che impressiona per l’imponente bellezza e per le numerose opere d’arte racchiuse al suo interno.  Il fascino delle mura da cui osservare lo scorrere placido dell’Adige, lascia il passo alle porte di epoca romana che si sviluppano fino a piazza Bra, dove maestoso si impone l’anfiteatro simbolo di Verona nel mondo: l’Arena. Nata per ospitare i gladiatori intorno al I secolo d.C., è oggi un centro lirico mondiale che, unendo la bellezza della struttura alla bravura degli scenografi, ammalia ogni anno migliaia di spettatori con le maestrali rappresentazioni dell’Aida di Verdi e di molte altre opere.

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Passeggiando lungo le scintillanti vetrine di via Mazzini, si arriva fino a via Cappello. Dove sorge la casa di Giulietta, meta imprescindibile per gli innamorati di ogni paese e gli amanti di Shakespeare che vedono nel famoso balcone il simbolo terreno del nobile sentimento. Milioni i turisti che ogni anno visitano la casa e affidano le loro promesse alla statua in ottone di Giulietta esposta nel cortile in attesa del suo Romeo.

Poco distante Piazza delle Erbe, vero e proprio foro Romano, costituisce il fulcro del centro storico e fin dall’epoca scaligera racchiude il mercato dei cosiddetti piassaroti  dove si possono acquistare prodotti tipici e souvenir.

Per concedersi un tradizionale pranzo si può scegliere di visitare Al pompiere (Vicolo Regina d’Ungheria 5, Verona, 045 8030537), elegante trattoria nata nella metà del ‘900 dove l’atmosfera accogliente delle foto in bianco e nero si unisce alla maestria nella scelta di salumi e formaggi e a un’ottima cucina.

Alternativa interessante il ristorante Du Sghei (Via Interrato dell’Acqua Morta 66, Verona, 04559 0367), letteralmente tradotto “due soldi, sito sulla sponda opposta del fiume unisce i piatti tipici della cucina veronese  alla cordialità del personale e a un cortile esterno graditissimo durante i caldi mesi estivi.

Ristorati si può riprendere la visita di questa ricchissima città dal Teatro Romano, costruito alla fine del I secolo a.C., che presenta ogni anno un ricco programma di spettacoli tra cui numerose opere di Shakespeare. Situato sotto il colle di San  Pietro, offre una stupenda vista panoramica del centro storico dalle sue antiche arcate. Molti dei ritrovamenti rinvenuti nel teatro e nel territorio di Verona sono custoditi nel vicino convento quattrocentesco di San Giorgio, oggi adibito a museo archeologico. Attraversando nuovamente il fiume si può rimirare la bellezza medievale del Duomo e della vicina Biblioteca Capitolina, che tra i suoi preziosi volumi ha ospitato autori illustri come Dante e Petrarca.

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Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori si trasformano in luoghi di ritrovo per l’aperitivo, tra un elegante Spritz all’Aquila Nera(Galleria Pelicciai 2, Verona, 045 801 0172) o un buon bicchiere di vino con affettati tipici all’Osteria del Bugiardo (Corso Porta Borsari 17/A, Verona, 045 591869) per poi dirigersi verso il capolavoro romanico di San Zeno reso unico dal suo chiostro rinascimentale e dalla famosa pala d’altare di Andrea Mantegna.

A conclusione di una giornata passata tra le eccellenze veronesi e le piacevoli scoperte storiche, la cena è opera della Casa Perbellini (Piazza S.Zeno 16, Verona, 045 878 0860) dove, l’omonimo chef, due stelle Michelin, propone piatti tradizionali rivisitati con sapiente maestria e rallegra la clientela con l’innovativa formula: Chi sceglie…prova! dove i commensali possono selezionare due ingredienti per comporre il piatto del proprio menù, ignari di come verranno cucinati.

Ma Verona non è solo città, alcuni tratti caratteristici del territorio circostante sono parte integrante del patrimonio culturale e culinario veronese.

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Nel comune di Isola della Scala si concentra la produzione del riso Vialone Nano, eccellenza veneta necessaria per eseguire piatti tipici come il risotto all’Amarone o all’Isolana. In questa terra troviamo uno dei più importanti produttori, la Riseria Ferron, che dal 1650 produce il riso vialone nano, titolare oggi del ristorante La Torre (Via Torre Scaligera 7, Isola della Scala VR, 045 663 2224) che vanta un menù ricco di proposte che vedono questo riso protagonista di molteplici piatti. Eccellenza nell’eccellenza la limitata quantità di riso lavorata nella Pila Vecia, considerata la più antica pila funzionante in Italia, risalente alla metà del XVII secolo.

La regione del Valpolicella, area particolarmente ricca dal punto di vista enogastronomico, trova la sua massima espressione nell’Amarone, considerato il più pregiato tra i vini veronesi e uno dei migliori vini italiani. Caratterizzato da una forte intensità e un colore rosso scuro granata. Vanta la sua origine da un’evoluzione del Recioto, con gusto più secco e una vena amara. Sul podio enologico l’azienda Bertani, leader nel settore, e l’amarone dell’azienda Masi che recentemente è divenuto il primo ad essere quotato in Borsa. Nella zona del Valpolicella la sosta alla Locanda 800 (Via Moron 46, Negrar VR, 045 600 0133) diventa un must, una location immersa nel verde con ottimi piatti accompagnati da vini di produzione propria.

riso e tortellini

Poco distante da Verona il Lago di Garda, ricco di pittoreschi paesi che vi si affacciano e incantevoli scorci medievali. Più a sud ovest il paese di Valeggio sul Mincio, oasi naturale che unisce l’armonia del fiume Mincio alle opere architettoniche medievali, celebra il Tortellino di Valeggio eseguito ancora seguendo l’antica ricetta risalente al Trecento, magistralmente proposto in carta nell’ Antica locanda Mincio (Via Buonarotti 12, Valeggio sul Mincio VR, 0457950059). Passeggiando tra i vicoli di quesiti luoghi valorizzati dalle bellezze di ogni epoca, dai romani agli Asburgo, ci si ritrova immersi in paesaggi senza tempo, ricchi di arte e storia, combinazione unica di patrimonio passato ed eccellenze moderne.

Arianna Pedicni

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