Vinitaly 2016: il futuro del vino italiano

Un’edizione in grande stile per Vinitaly 2016, giunta al 50esimo anniversario. L’inaugurazione di domenica 10 aprile ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, accolto dal presidente di Veronafiere Maurizio Danese, ha lodato la manifestazione, l’impegno profuso in questi anni e la sua lunga storia: «Dal tempo in cui Verona decise di promuovere le prime Giornate del Vino italiano si è avviato un cambiamento profondo, che ha riguardato tanto le produzioni agroalimentari e vitivinicole, il loro mercato, l’organizzazione d’impresa, quanto la società circostante, il rapporto con la natura e il territorio, la cultura del cibo e, dunque, il legame tra i prodotti della terra e la nostra stessa civiltà. Proprio la capacità di guidare l’innovazione è stata il segno più incisivo di questo percorso compiuto dai produttori di vino italiano».

vinitaly 2016 sergio mattarella

Alla seconda giornata di Vinitaly 2016 ha preso invece parte il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha incontrato l’imprenditore cinese Jack Ma, fondatore di Alibaba, in un dibattito sul futuro del vino e la sfida del digitale, moderato dal direttore di Repubblica, Mario Calabresi. A organizzare l’evento è stato il Ministero delle Politiche agricole. «Con questo 50° Vinitaly abbiamo l’occasione per svoltare e vogliamo farlo», ha esordito il Ministro del Mipaaf, Maurizio Martina. «Con Alibaba abbiamo già sottoscritto un accordo per la tutela del Made in Italy agroalimentare, vogliamo ora lavorare insieme per la promozione».

vinitaly 2016 alibaba

Fra le novità annunciate nel corso dell’incontro, la nascita della giornata del vino da parte del colosso mondiale dell’e-commerce, che coinciderà con il 9 settembre: «Credo che riusciremo ad accorciare le distanze tra lo spazio di mercato del vino francese in Cina, che è al 55%, contro il 6% della quota italiana», ha affermato a Vinitaly 2016 l’imprenditore cinese, che ama profondamente l’Italia e i suoi prodotti. «Vogliamo portare l’export italiano di vino dal 6% fino al 66%, se ce la facciamo.Voglio essere l’ambasciatore dei prodotti italiani in Cina, Alibaba deve essere la porta di ingresso dei prodotti italiani in Cina e faremo in modo di proteggere anche i vostri diritti su proprietà intellettuale»

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