Vino e Arte: Binomio di Magia

Il Moscato di Scanzo de “La Brugherata”

Dolcissima è la strada che ci conduce all’azienda della famiglia Bendinelli, in località Scanzorosciate, a est di Bergamo: qui il protagonista è il Moscato di Scanzo.
La Brugherata nasce alla fine degli anni 80 e, basandosi su 10 ettari vitati, punta su un bere estremamente piacevole e che richiami di continuo il territorio, l’area bergamasca, vero e proprio paradiso naturale, che vanta armoniose distese di oliveti, alberi da frutto e un graziosissimo laghetto artificiale. Tutto intorno si è avvolti dai magici profumi di fiori e di essenze mediterranee, tipici di questo angolo di mondo incantevole.
A Scanzorosciate sembra proprio che arte e viticoltura vivano in simbiosi: la filosofia aziendale de “La Brugherata” è incentrata, infatti, sulla straordinaria somiglianza tra un pittore, ad esempio, e un uomo di vigna e sulle qualità che essi hanno in comune, quali amore, volontà, pazienza e fantasia. Ed ecco, quindi, che Paolo Bendinelli crea nel bicchiere ciò che l’artista dipingerebbe sulla tela, interpretando egregiamente il suo Moscato di Scanzo Doge con un naso di violetta appassita e lavanda, confettura di more, fichi secchi e marron glacé. La gustativa di questo vino potrebbe essere descritta come una bilancia in perfetto equilibrio tra le sensazioni dolci, fresche e sapide.
L’assaggio si protrae a lungo e ci permette di sognare ancora, di immaginare di essere in quel viale circondato da rose, su quella collina da cui partono infinite prospettive di vigneti, dove facilmente ci si lascia coinvolgere da uno dei più grandi passiti italiani.

Serena Zerilli

Vino e Arte: Binomio di Magia

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