La longevità del Pinot Bianco

Da anni ormai il Pinot Bianco è diventato un grande protagonista nel panorama vinicolo, grazie alla sua versatilità e alle caratteristiche uniche che lo rendono un compagno perfetto per qualsiasi piatto. L’Alto Adige è uno dei migliori ambasciatori di questa varietà e tra questi spicca il nome di Cantina Terlano che, tra i tanti prodotti eccellenti proposti, annovera il Vorberg Riserva.

Sin dall’inizio, infatti, Cantina Terlano ha intuito il potenziale di invecchiamento del Pinot Bianco, grazie a un archivio storico che risale fino agli anni ’20 e che nel corso degli anni ha permesso di studiare e perfezionare l’affinamento di questa varietà. Il Vorberg Riserva, attualmente in commercio con l’annata 2018, è la perfetta dimostrazione della longevità del Pinot Bianco. Il merito va soprattutto al leggendario Sebastian Stocker, il quale sin dall’inizio aveva compreso le straordinarie caratteristiche di questo vitigno e intuito come il terroir di Terlano delinei uno straordinario potenziale e una grande capacità di evoluzione.

Per lungo tempo le uve provenienti dal vigneto Vorberg a Terlano sono state coltivate ed imbottigliate separatamente fino a quando, con l’annata 1993, si è deciso di vinificare i nettari di questo appezzamento in un unico vino: il Vorberg. Da allora, il nettare ha sempre seguito un affinamento lungo due anni, una maturazione all’epoca particolarmente rivoluzionaria.

«È stata un’impresa audace introdurre sul mercato un Pinot Bianco con un affinamento così lungo. – spiega Klaus Gasser, Responsabile Vendite di Cantina Terlano – Inizialmente le vendite erano molto difficoltose. Per più di vent’anni è stato necessario costruire una profonda consapevolezza per fondare una nuova cultura del vino intorno a questa tipologia di Pinot Bianco complesso e multi-sfaccettato».

Nel lungo termine, l’intraprendenza di Cantina Terlano ha dato i suoi frutti e oggi il Vorberg Riserva è considerato a livello mondiale come un Pinot Bianco di classe.

«Le uve impiegate per la vinificazione di questo vino provengono dall’omonimo appezzamento situato a Terlano. Qui i vigneti crescono su pendii scoscesi e ben esposti ad un’altitudine compresa tra i 450 e i 600 m s.l.m. I terreni sono ricchi di porfido quarzifero, una pietra vulcanica che conferisce ai vini grande mineralità e struttura. – afferma l’enologo Rudi Kofler – Per la qualità, sono fondamentali le basse rese e le vigne molto vecchie. Il Vorberg Riserva 2018 è un vino elegante e complesso capace di sorprendere per la sua mineralità e la sua notevole capacità di sviluppo. È il perfetto ambasciatore del potenziale di questa varietà che, grazie al suo carattere equilibrato, si sposa perfettamente a numerosi piatti».

www.cantina-terlano.com

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