Dopo “Connessi con la natura” e “Time is up”, ecco “L’Alba del Futuro”: è questo il tema per la 93ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in scena dal 7 ottobre al 3 dicembre.
«L’Alba del Futuro è il payoff della 93ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in un periodo storico in cui si dibatte molto di giovani, prospettive future, nuove tecnologie e sostenibilità. Se il futuro ci riserva molte incertezze, la terra sarà una delle poche certezze: è questo il tema della 93ª edizione. – afferma la presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena – Tartufo che nella terra nasce e cresce, nella stessa terra che ci dà grandi vini e grandi prodotti figli della cultura materiale e immateriale che ha reso il territorio di Langhe Monferrato e Roero Patrimonio dell’Umanità Unesco e una delle mete del turismo enogastronomico più importanti al mondo. Queste sono le riflessioni che vogliamo condividere e sviluppare nel corso dell’evento, rivolgendoci in particolare alle nuove generazioni, a cui ci si vuole approcciare con il loro linguaggio e i loro strumenti».
Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: l’Alba del Futuro
Alba, come il nome della Città che al Tartufo Bianco ha dato il nome, capofila di un territorio sempre più vocato al turismo internazionale, ma Alba intesa anche come nuovo inizio: come il sole che sorge nel mattino di una nuova umanità, in cui sono i giovani a essere protagonisti, l’aurora di un futuro che vede un ritorno alle origini, a quella terra di cui il Tuber magnatum Pico è preziosa sentinella.
Il futuro diventa così tema centrale di questa edizione, in cui cambiamento climatico, sostenibilità ambientale e sociale, distribuzione della ricchezza ed equità sociale sono alcune delle tematiche che hanno stimolato il dibattito globale tra la generazione Z e la generazione Boomer, con i Millennial nel mezzo, alla ricerca di senso e di risposte.
E guardando all’avvenire, un ruolo centrale avrà l’Intelligenza Artificiale, nuovo tassello di un progresso tecnologico che divide la stessa comunità scientifica, sollevando dubbi e rischi da parte dei soggetti che hanno dedicato la loro vita per svilupparla. In questo contesto globale, l’essere umano, in particolare quello che sta vivendo i contrasti della società occidentale, si sta interrogando sempre di più sul proprio futuro e sta affrontando una pressione sempre crescente da parte delle nuove generazioni che non vogliono più assistere passivamente al destino consegnato dagli adulti.
Il bisogno di trascendenza è insito nell’essere umano e la necessità di credere per sentirsi rassicurati altrettanto. C’è un nuovo bisogno di umanità e di territorialità, e in questo humus affonda le sue radici la riscoperta della natura e dell’importanza della terra per ciò che può dare e per le opportunità che offre.
Nell’era tecnologica che pone di fronte a esperienze tra finzione e realtà, a cambiamenti epocali in tempi brevissimi sradicando abitudini e convinzioni, l’essere umano torna ad avvicinarsi ai riferimenti atavici: la terra, dove le radici affondano e da cui nasce la vita.
Quale sarà, dunque, “L’Alba del Futuro”? La Fiera si interrogherà su questo tema, cercando di innalzare il dibattito a livello globale con un continuo rimbalzo tra terra e territorio e nuove frontiere tecnologiche.
In quest’ottica si rafforza la collaborazione con Microsoft Italia, che offrirà ai visitatori della Fiera un’esperienza unica, nella quale presente e futuro si affiancano per fornire esperienze innovative. Alba diventerà infatti un laboratorio nel quale i visitatori potranno sperimentare le applicazioni legate all’Intelligenza Artificiale di nuova generazione, per esplorarne le potenzialità.
Ci si domanderà, infine, se Langhe, Monferrato e Roero potranno essere un modello per il futuro e sulle azioni da compiere per preservare la “Madre Terra”, per conservane la “sacralità” come punto di riferimento per le nuove generazioni.
Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: sostenibilità incrociate
Pensando quindi al tema della sostenibilità, declinata sui tre assi ambientale, sociale ed economico, venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 novembre tornerà il ciclo di incontri “Sostenibilità incrociate”.
Si comincia il 3 novembre con la giornata “E così vorresti fare lo chef?”, interamente curata dal narratore gastronomico Paolo Vizzari, e dedicata ai giovani degli istituti alberghieri del territorio e nazionali. Protagonista di questa prima edizione sarà lo chef Matias Perdomo, del ristorante una Stella Michelin “Contraste” di Milano. Sempre parlando ai giovani, gli studenti degli istituti alberghieri piemontesi verranno coinvolti nel progetto “Eccellenza nelle scuole”, realizzato in collaborazione con l’assessorato al Turismo della Regione Piemonte, la DMO regionale Visit Piemonte e le ATL piemontesi.
A seguire, nella due giorni albese co-prodotta da Class Editori, calcheranno il palco del Teatro Sociale “G. Busca” di Alba, dialogando tra loro, personaggi del mondo dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design e della cultura e, ovviamente, della cucina d’autore.
Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: Dawn to Earth
Anche quest’anno Alba troverà poi il suo collegamento con il resto del Pianeta attraverso Dawn to Earth, il progetto che prevede l’utilizzo del Tartufo Bianco d’Alba come ambasciatore e la sua fiera annuale come casa condivisa da mettere a disposizione per dare risalto ai più validi progetti a sfondo etico nel panorama mondiale dell’alimentazione, della biodiversità, dell’alta finanza e dell’ICT. Dopo lo chef Norbert Niederkofler e gli chef Chiara Pavan e Francesco Brutto, quest’anno sarà la volta di un grande chef dal profilo internazionale.
Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: la cucina al centro
Cuore della Fiera rimarrà il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, unitamente alla rassegna Albaqualità, all’interno del Cortile della Maddalena, visitabili tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’apertura straordinaria di mercoledì 1° novembre.
Sarà il luogo in cui poter acquistare magnifici esemplari di Tuber magnatum Pico, accuratamente selezionati dai giudici di Analisi Sensoriale del Tartufo, formati dal Centro Nazionale Studi Tartufo, a garanzia dell’altissima qualità dei prodotti proposti con un sistema di certificazione a norma ISO per gli esemplari di peso superiore ai 50 grammi, per i quali da quest’anno sarà possibile una doppia verifica attraverso la garanzia fornita dalla blockchain.
A impreziosire il tutto, i Cooking Show (all’interno della Sala Beppe Fenoglio, accompagnati dalle “Alte Bollicine Piemontesi” del Consorzio Alta Langa e dall’entrée di benvenuto del Consorzio di Promozione e Tutela del Prosciutto Crudo di Cuneo DOP), pronti ad accogliere, nel consueto clima di raffinata famigliarità – anche grazie alla collaborazione dei giovani studenti di Alba Accademia Alberghiera – le creazioni gourmet nate dall’estro sapiente di grandi firme della cucina nazionale e internazionale.
Spazio poi ai seminari di Analisi Sensoriale del Tartufo – esperienza immersiva che consente di conoscere in modo semplice, ma profondo, le caratteristiche del tartufo – e alle Wine Tasting Experience dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero.
Confermati i format vincenti delle Cene insolite, che vedranno riproporsi il riuscito connubio tra scenari di pregio e chef stellati (oltre al Teatro Sociale di Alba, il calendario prevede tappe presso l’Hotellerie de Mascognaz, villaggio di origine Walser ai piedi del Monte Rosa) e dei Laboratori del Gusto allestiti presso la Sala Beppe Fenoglio, con tantissime proposte tra le quali spiccano gli Atelier della Pasta Fresca, la degustazione delle eccellenze artigiane di Confartigianato, l’appuntamento con la Birra Menabrea in abbinamento ai migliori formaggi Botalla, la degustazione delle fontine e dei vini della Valle d’Aosta, la degustazione proposta dal progetto 8Pari, il vino sociale prodotto dalla cooperativa Emmaus, e il workshop dedicato alla Nocciola Piemonte IGP.
Nel segno dell’inclusione e dell’aggregazione sociale, farà il suo debutto in Fiera il progetto lanciato in collaborazione con la cooperativa Emmaus presso l’Osteria Sociale Montebellina.
Valicando i confini delle colline di Langhe, Roero e Monferrato, il Tartufo Bianco d’Alba farà tappa a Milano (negli appuntamenti pensati in occasione de La Vendemmia, in collaborazione con MonteNapoleone District), in Svizzera (a Verbier e a Martigny in occasione della Foire du Valais, un momento di confronto, incontro, promozione turistica e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio), arrivando fino agli Stati Uniti e al Brasile, a Fortaleza, nell’ambito della settimana di eventi organizzati dall’Accademia della Cucina Italiana.
Novità di quest’anno, il rapporto di partnership tra la Fiera ed Ein Prosit, manifestazione enogastronomica d’eccellenza (alla sua XXIV edizione) che nel corso degli anni ha avuto il privilegio di ospitare alcuni fra i più grandi cuochi italiani e internazionali, chiamati a proporre all’interno della manifestazione i piatti della loro cucina abbinati ai vini del Friuli Venezia Giulia.
Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: Patrimonio dell’Umanità Unesco
Dall’inserimento dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato nel 2014 al riconoscimento della “Cerca e Cavatura del tartufo in Italia” nel 2021, passando per il titolo di Creative City per la Gastronomia nel 2017, negli anni è divenuto sempre più forte il legame tra l’UNESCO e queste terre, con la loro cultura enogastronomica che nel Tartufo Bianco d’Alba ha il suo principale alfiere.
Ecco perché, anche in virtù della svolta intrapresa dalla Fiera anni or sono, con lo spostamento del focus dal prodotto al suo utilizzo nell’alta gastronomia, la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba quest’anno supporta e sosterrà con diverse iniziative la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio immateriale dell’Umanità UNESCO.
Per l’intera durata della Fiera, Alba accoglierà degli eventi speciali, organizzati con i promotori dell’iniziativa, coordinati da Maddalena Fossati.
E guardando alle Creative Cities UNESCO italiane per la gastronomia – Alba, Bergamo e Parma – si rafforzerà quest’anno il sodalizio nato nel 2021, con la costituzione del Distretto delle Città Creative UNESCO, il cui intento è quello di avviare un percorso di politiche comuni di valorizzazione e di promozione dei territori.
Lo scorso anno le Ascom Confcommercio delle rispettive Città hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato a intensificare le relazioni, sviluppare sinergie economiche e commerciali, promuovere le unicità agroalimentari, valorizzare l’ingegno umano e affermare la crescita del Distretto come entità socioeconomica e turistica unitaria.
Il piano si è sviluppato sulla base di una programmazione triennale che prevede iniziative specifiche realizzate nelle tre Città. Valore aggiunto della promozione congiunta è la realizzazione di un tour, proposto ai mercati turistici di riferimento delle singole realtà, tra le eccellenze culinarie e vinicole delle tre Città Creative Unesco per la Gastronomia, realizzato dalle agenzie di incoming delle Ascom di Bergamo, Alba e Parma. Dopo Bergamo, nel 2022, e in attesa di Parma il prossimo anno, il 2023 vedrà protagonista Alba, nel weekend di sabato 4 e domenica 5 novembre: nella centrale piazza Risorgimento saranno presentate al pubblico nazionale e internazionale le eccellenze gastronomiche che caratterizzano i rispettivi territori e sarà promosso il pacchetto turistico congiunto in abbinamento ad approfondimenti tematici e degustazioni.
Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: Truffle and Wine
Al di là della consolidata alleanza con il Consorzio Alta Langa e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, si rinnova la collaborazione con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa e la partnership con i grandi vini internazionali: dopo lo Champagne del 2021 e la Borgogna del 2022, quest’anno faranno il loro debutto in Fiera i vini della California e Napa Valley, con un weekend – quello del 25 e 26 novembre – all’insegna di eventi e cene che valorizzeranno il connubio tra i grandi rossi californiani e il prezioso bianco albese.
A proposito di grandi rossi, venerdì 27 ottobre si replica, presso il Castello di Grinzane Cavour, con collegamenti internazionali, l’Asta “Barolo en primeur”, appuntamento all’insegna della solidarietà in cui saranno battute le barrique prodotte dalla Vigna “Cascina Gustava”, oltre ai prestigiosi vini di più di 95 cantine raccolti entro i lotti comunali.
Novità di questa edizione è la settimana di Barolo en primeur Exclusive Tasting (dal 20 al 27 ottobre) in cui le cantine aderenti all’iniziativa apriranno le porte per degustazioni esclusive en primeur di Barolo e Barbaresco 2022, battuti all’asta il 27 ottobre.
Rinnovando un appuntamento di successo, sull’asse Milano-Roddi, ecco La Vendemmia, uno degli eventi più attesi dell’autunno milanese, ideato e promosso da Montenapoleone District, con l’obiettivo di unire i grandi marchi del lusso internazionale e le più prestigiose cantine nazionali e internazionali, con la partecipazione dei migliori ristoranti e degli hotel 5 stelle lusso della città.
Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: Truffle Hub
Il Truffle Hub di Roddi si riconferma centrale anche in questa 93ª edizione, ospitando cene, eventi e corsi di cucina. All’interno del Castello, in una delle più belle scuole di cucina italiane, attraverso corsi teorico-pratici di cucina, verranno proposte, in abbinamento al Tartufo Bianco d’Alba, le ricette dei grandi piatti icona di importanti chef, che guideranno le lezioni.
Ogni lunedì mattina (con l’aggiunta del 1° novembre), nelle pertinenze dell’antico maniero, 7 modernissime postazioni in acciaio, complete di tutti gli attrezzi da cucina, vedranno protagonisti i partecipanti, sempre coinvolti in prima persona, che avranno la possibilità di degustare ciò che si prepara, accompagnato da un calice di vino, ricevendo in omaggio il materiale didattico con la ricetta e il grembiule.
Il maniero sarà, inoltre, la destinazione ultima delle Passeggiate Gourmet organizzate da Confartigianato Cuneo, con uovo, tartufo e vino ad accogliere i partecipanti alle camminate.
Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: cultura, manifestazioni ed eventi
Tradizione ormai consolidata è quella della celebrazione del Tuber Primae Noctis, il Capodanno del Tartufo, che sarà l’occasione per brindare alla prima notte dell’anno in cui si dà l’avvio alla cerca per i trifulau. Nella notte tra il 20 e il 21 settembre, allo scoccare della mezzanotte il Castello di Monticello d’Alba sarà teatro di un evento di rilevanza mondiale in cui verrà raccontata al mondo intero l’apertura della cerca, regolamentata dal calendario regionale che prevede – dopo il periodo di fermo biologico – la raccolta dal 21 settembre al 31 gennaio.
Domenica 12 novembre, in collegamento con il Castello di Grinzane Cavour – sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour –, Francoforte, Hong Kong, Singapore, Seoul e Vienna si contenderanno, rilancio dopo rilancio, i lotti più prestigiosi di selezionati esemplari di Tuber magnatum Pico, nel corso della XXIV Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. È nell’ambito di questa manifestazione che si riuniscono alla perfezione la promozione delle eccellenze del territorio e l’esercizio della solidarietà a favore di importanti cause benefiche, con oltre 6 milioni e 300mila euro raccolti dal 1999 a oggi.
A scandire il calendario della Fiera, anche il “Tartufo Reale”, il riconoscimento che Reale Mutua – storico sponsor della Fiera – consegna ogni anno al miglior tartufo cavato dalle colline di Langhe, Roero e Monferrato: il tradizionale appuntamento vedrà concorrere i più prestigiosi esemplari di Tuber mangnatum Pico, nella cornice del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba.