A rischio il Montepulciano d’Abruzzo

Grave pericolo per il Montepulciano d’Abruzzo, minacciato da un Decreto Ministeriale l’uso esclusivo del termine. Tutto il mondo del vino abruzzese si schiera coeso contro il DM Etichettatura in discussione e chiede la revisione del testo al fine di salvaguardare uno dei pilastri dell’enologia regionale e nazionale.

La denominazione “Montepulciano d’Abruzzo” è divenuta nel corso degli anni un marchio di eccellenza, simbolo riconosciuto in tutto il mondo per i vini prodotti con questo vitigno in Abruzzo. La sua storia plurisecolare e il legame con il territorio hanno contribuito a costruire un vino dalla forte identità, che qui, anche grazie a un favorevole microclima, ha trovato le migliori condizioni per vegetare e esprimersi in grandi vini.

Tuttavia, l’approvazione dell’articolo 16 del DM etichettatura, nella sua formulazione attuale, potrebbe comportare una “liberalizzazione indiscriminata” dell’uso dei vitigni in etichetta, senza alcuna eccezione, causando danni inestimabili. Il presidente del Consorzio Tutela Vini Abruzzo, Alessandro Nicodemi afferma: “Si è deciso che tutto il mondo del vino abruzzese si opporrà in maniera compatta all’attuale stesura dell’articolo 16. Così formulato recherà a tutte le denominazioni-vitigno, che sono un patrimonio unico della nostra enologia nazionale, un danno incalcolabile sia sotto il profilo economico che di comunicazione, andando in palese conflitto con il prezioso e tutelato made in Italy, il cui valore è dettato proprio delle nostre ambite biodiversità enoiche.”

Questa situazione creerebbe confusione e potrebbe permettere a vini prodotti in altre regioni di utilizzare il termine “Montepulciano” in etichetta, disorientando i consumatori e compromettendo la comunicazione e la reputazione del vero Montepulciano d’Abruzzo, un vino da 100-120 milioni di bottiglie l’anno.

Per tale motivo, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e le organizzazioni sindacali del settore vinicolo si oppongono con fermezza a questa proposta e sostengono la necessità di mantenere l’utilizzo esclusivo del termine “Montepulciano” per preservare il lavoro e gli investimenti fatti nel corso degli ultimi cinquant’anni dagli operatori, e garantire il riconoscimento della sua autenticità e provenienza.

Durante la riunione tutti gli attori del settore vinicolo abruzzese, dal Consorzio alle associazioni – Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Lega Coop, Coldiretti, DAQ Vino, Assoenologi e CIA -, hanno sottoscritto all’unanimità un documento d’intenti che sarà portato avanti nei tavoli di concertazione, sia regionali che nazionali, in cui si chiede di reinserire il sinonimo “cordisco” per il vitigno “Montepulciano” nel Registro Nazionale delle Varietà delle Viti. Sinonimo, tra l’altro, già in uso nel 1988, ma andato perso nella digitalizzazione dei documenti. Questa soluzione permetterebbe di tutelare la denominazione di origine protetta “Montepulciano d’Abruzzo” e il nome del vitigno “Montepulciano” da usi impropri, in modo da rimanere patrimonio della regione che maggiormente ha investito e creduto nel vitigno. 

In tal senso si esprime il presidente Nicodemi: “L’utilizzo di un sinonimo garantirebbe sia la corretta informazione al consumatore – principio condiviso e da rispettare – sia il patrimonio storico delle denominazioni-vitigno. Dobbiamo difendere il lavoro di centinaia di operatori che per decenni hanno investito, e continuano a investire, importanti risorse sulla promozione e sull’affermazione nei mercati internazionali del vino a DO più prestigioso dell’enologia regionale, il Montepulciano d’Abruzzo, da sempre legato in maniera indissolubile a un vitigno (Montepulciano) e al nostro territorio che, se non adeguatamente tutelati, rischiano di essere “banalizzati” e utilizzati da altri operatori solo per meri fini commerciali, a danno del radicamento storico e territoriale da tutti unanimemente riconosciuto.”

Con l’inserimento del sinonimo CORDISCO, quindi, le denominazioni riconosciute in altre regioni, che contemplano la presenza del vitigno Montepulciano nella base ampelografica di riferimento delle relative DO, potrebbero colmare il proprio gap informativo verso il consumatore riportando in etichetta il sinonimo.

La protezione e la tutela della denominazione “Montepulciano d’Abruzzo” e del vitigno Montepulciano sono fondamentali per mantenere l’identità unica di questo vino e preservare il suo valore storico e territoriale, unanimemente riconosciuto.

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