Antolini e Da Vittorio: alchimia perfetta tra cucina e design

Creatività, passione, cultura del bello, ingredienti e materie prime, sono tutti elementi che, sapientemente utilizzati, creano meravigliose alchimie in scenari diversi ma connessi: la cucina e il design. Questi due mondi, quando si incontrano, possono dare vita a esperienze e a progetti densi di ispirazione.

Ne è esempio la virtuosa collaborazione tra il celebre brand di pietre naturali Antolini e il ristorante tristellato Da Vittorio.

Nella cucina di Brusaporto, il Pass – il tavolo utilizzato per rifinire i piatti prima di servirli in tavola – è diventato anche lo spazio “dietro le quinte”, dove personalità celebri del mondo dello spettacolo, dello sport e della politica amano farsi immortalare insieme alla famiglia Cerea e alla loro brigata, a conclusione di cene memorabili.

È qui che fa il suo ingresso la pietra naturale esclusiva di Antolini, che con la famiglia Cerea condivide i valori di un’impresa famigliare che fonda il suo operato e successo su creatività, autenticità, qualità ed eccellenza Made in Italy.

Inevitabile il coinvolgimento da parte di Antolini della sensibilità creativa ed estetica di Alessandro La Spada che – come i fratelli Cerea – possiede una profonda conoscenza della materia prima, in questo caso il meraviglioso universo delle pietre naturali esclusive Antolini.

Il risultato è un progetto nato da affinità elettive espresse attraverso un tavolo che assolve alla sua funzione principe di piano di lavoro e vero e proprio altare celebrativo della preparazione del cibo, capace con la sua presenza di comunicare la professionalità e qualità proprie di un ristorante stellato, pur in un ambiente che ha conservato il calore e lo spirito di accoglienza di un ambiente famigliare.

«Mi sono ispirato al tradizionale batticarne, un ceppo di forma piuttosto quadrata dove le cinture di metallo con bulloni a vista servono a tenere insieme gli elementi di legno massello. Per osmosi ho preso questi elementi e li ho traslati nell’oggetto-tavolo: il legno è sostituito dalla pietra, le fasce di metallo galvanizzato oro elette a castone il supporto della pietra Antolini», spiega Alessandro La Spada.

«Nel nostro ristorante il Pass è vissuto come uno spazio multifunzionale: è l’ultima tappa del percorso di realizzazione dei piatti prima che vengano portati al tavolo e anche il luogo dove avvengono i briefing della brigata prima dell’inizio di un servizio. Lo spazio dove ci confrontiamo per creare nuove ricette e dove ci piace accogliere i nostri ospiti più illustri per condividere insieme uno scatto che suggella il piacere della convivialità. Grazie ad Antolini e ad Alessandro La Spada, viene conferita ancora più centralità a questo elemento, fondamentale per la nostra cucina, attraverso un oggetto di design che celebra il nostro comune sentire, ovvero quello di cercare e trattare sempre le migliori materie prime», dichiara la Famiglia Cerea.

In questo flusso d’ispirazione entra con la sua intensità e forza estetica la pietra Patagonia Original “Extra”, retroilluminata, arricchita da inserti in metallo galvanizzato oro che la avvolgono, proprio come i batticarne di una volta, immancabili supporti, veraci e forti, di tutte le cucine.

Patagonia Original “Extra” è inoltre un eloquente narratore di viaggi intorno al globo, esattamente come il significato acquisito spontaneamente dal Pass dei fratelli Cerea, che accoglie conversazioni, assaggi e racconti di famigliari e amici, perché le grandi macchie di colore che questa pietra naturale regala all’occhio esprimono un esprit libero e leggendario, e il suo colore caldo e ambrato, attraversato da generose tinte brune, altresì enfatizzate dalla retroilluminazione, asseconda quell’atmosfera intima e rilassata che contraddistingue la frenetica attività degli Chef Cerea nel loro ristorante.

Un oggetto funzionale ed emozionale, un arredo esclusivo e unico, uno strumento di comunicazione fuori dall’ordinario, dove il particolare inedito che fa da fil rouge tra passato, presente e futuro della tradizione culinaria di Da Vittorio, è rappresentato da un’accetta dorata, inaspettatamente inserita sul top del tavolo.

Quest’accetta diventa l’elemento fortemente simbolico che sottolinea in maniera puntuale il significato della gestualità legata alla preparazione del cibo, dell’esclusività del fatto a mano, nonché elemento della sapienza e della cultura della manualità conservata nel tempo. Un’accetta che assurge a opera d’arte e gesto d’amore, attivatore totalizzante di ogni senso: vista, olfatto, tatto, gusto e anche udito.

Grazie ad Antolini e Da Vittorio, la preparazione del cibo quale gesto artistico unico, sempre irripetibile, fondato sulla passione, la preparazione, la meticolosità, e l’estro, possiede nel cuore pulsante del ristorante di Brusaporto una sua ara quotidiana, un proscenio visibile dalla sala attraverso due grandi vetrate per continuare ad accogliere gli amici più stretti, i famigliari e le celebrità provenienti da tutto il mondo per offrire loro un viaggio sensoriale intenso e suggestivo.

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