Un successo lungo trent’anni per un mobile che rappresenta molto più di un semplice arredo, ma una autentica architettura domestica: Piroscafo, un progetto firmato nel 1991 da Luca Meda e Aldo Rossi per Molteni & C.
Proprio in quello stesso anno, a Perugia, durante un freddo pomeriggio, i due amici Luca Meda e Aldo Rossi passeggiavano per il Centro Fontivegge, sede della Regione Umbria. I due conversano animatamente, ma di colpo si interrompono guardando la grande facciata vetrata verde a fianco della ciminiera della ex Perugina, vero reperto di archeologia industriale. È il momento dell’intuizione: riprendere la facciata dell’edificio e trasformarlo in un mobile vetrato. In pochi mesi l’intuizione diventa realtà e l’arredo viene presentato al Salone del Mobile 1991, declinato in 4 grandi composizioni: due con facciata bianca e due verde Prussia.
Nel 1993, inoltre, da un’idea di Luca Meda, sempre al Salone del Mobile un gigantesco Piroscafo, lungo 13 metri e completo di fumaioli rossi e neri, riproduce un vero bastimento, accogliendo i visitatori
«Piroscafo è un mobile in legno, ferro e vetro, ha una grande facciata continua e pensa agli edifici di Perugia. I ripiani orizzontali sono continui, senza l’ingombro di sostegni intermedi; ha vani a giorno e nitide ante vetrate; ha una luce interna per illuminare ripiani ed oggetti; ha una sagoma tanto precisa che essa trova una propria ragione in ambienti del tutto diversi. Sottrae le figure degli edifici ai loro paesaggi e le trasporta in un mondo di stanze e di interni». Così scriveva Daniele Vitale, nel 1992 sul catalogo di presentazione del mobile Piroscafo prodotto da Molteni&C.
Dalla sua creazione, Piroscafo ha impreziosito case e luoghi pubblici di tutto il mondo, impiegato non solo come libreria o vetrina per esporre piccoli oggetti preziosi, ma anche in cucina, come grande madia dove riporre piatti bicchieri, servizi di portata e posate o dispensa per alimenti, grazie anche alla sua grande profondità. Tutto a vista, facilmente usufruibile, ma protetto da ante a prova di polvere grazie alle sue guarnizioni perimetrali in gomma.
Un mobile di così semplice razionalità da svincolarsi da ogni destinazione specifica torna a 30 anni di distanza in una nuova versione, caratterizzata da una inedita facciata laccata in un caldo colore Spice con interni in eucalipto che ripropongono un classico in una versione contemporanea senza tradire le sue origini di arredo rigoroso ma funzionale.