Bacchantes: la reinterpretazione del pranzo di Natale

Bacchantes: la reinterpretazione del pranzo di Natale

Food e design si fondono insieme in un raffinato connubio dando vita a una serie di installazioni artistiche mirate alla reinterpretazione in chiave contemporanea del pranzo di Natale: We R Food e Giulia Soldati hanno presentato il progetto Bacchantes.

Nato dalla collaborazione tra la piattaforma creativa ideata da Fabio Calandri, mirata a creare concept per food experience innovative e coinvolgenti, e la giovane food designer, Bacchantes è ispirato alle figure delle baccanti, le donne che componevano il corteo di Dyionisis rappresentate su ceramiche e sculture dell’antichità, solitamente raffigurate in pose dalla gestualità non convenzionale, dominate da uno stato d’animo focoso e scatenato.

Bacchantes We R Food Giulia Soldati

Bacchantes We R Food Giulia Soldati

Proprio la gestualità e l’emotività dirompente delle baccanti è ripresa nelle tre installazioni culinarie progettate da Giulia Soldati, con le azioni dei commensali protagoniste assolute del progetto, in bilico tra performance e teatro, mirate a dimostrare «come il design possa inserirsi in un contesto apparentemente già delineato come quello della tavola, proponendo nuovi codici di fruizione del cibo. – spiegano i creatori di Bacchantes – Il progetto offre un nuovo punto di vista che rompe con la mise en place classica proponendo gestualità definite da nuove interazioni attorno alla tavola».

Bacchantes We R Food Giulia Soldati

Bacchantes We R Food Giulia SoldatiIl concept ridefinisce infatti i canoni classici del pranzo di Natale, occasione conviviale tradizionale per eccellenza, colorando l’atmosfera natalizia di emozioni primordiali e istintive, con le pietanze servite in modo del tutto anticonvenzionale, sospese a un filo e assaporate non solo con il gusto, ma coinvolgendo tutti i sensi, inebriati dal profumo delle portate, toccando il cibo con le mani, a ritmo di musica e risate, alla luce tenue delle candele.

Bacchantes We R Food Giulia Soldati

La prima portata diventa allora una installazione fluttuante, formata da tortellini sospesi sopra la tavola in attesa di essere tuffati in monoporzioni di brodo.

Bacchantes We R Food Giulia Soldati

Bacchantes We R Food Giulia Soldati

La seconda portata, il branzino in crosta di sale, scultoreo e geometrico, diventa un momento conviviale di pura gioia, con le posate trasformate in piccoli martelletti con cui rompere il blocco di sale, un gesto deciso, di rottura degli schemi e della tradizione.

Bacchantes We R Food Giulia Soldati

L’ultima portata, il pandoro, è accompagnato da un oggetto solitamente impiegato lontano dalla tavola, in sede di preparazione, il setaccio di legno, scosso dai commensali per rilasciare lo zucchero a velo sul classico dolce natalizio: una gestualità che rimanda a quella già esistente dello scuotere il pandoro nel sacchetto prima di servirlo, ma riportandola al centro della tavola, stimolando convivialità e condivisione.

Bacchantes We R Food Giulia Soldati

«Le tre portate della tradizione reinventano il tipico pranzo di Natale – continuano i creatori – e suggeriscono gestualità che ridefiniscono quindi il convenzionale comportamento a tavola in un giorno dell’anno in cui che cosa mangiare, come servirlo, ma soprattutto come mangiarlo, è dettato da tradizioni consolidate.»

Bacchantes: la reinterpretazione del pranzo di Natale

Cucine d'Italia consiglia