I benefici poco conosciuti del miele. Italia leader mondiale

Dalle proprietà antibatteriche, antinfiammatorie, antiossidanti, cicatrizzanti e anche afrodisiache, il miele si rivela un potente alleato per la salute. L’Italia gioca un ruolo primario.

ITALIA LEADER MONDIALE. L’Italia è il 6° produttore di miele all’interno dell’Unione Europea con oltre 72.000 apicoltori e circa 1,8 milioni di alveari siti perlopiù in Piemonte, Lombardia e Sicilia. Con una biodiversità unica, l’Italia è leader mondiale per varietà di miele prodotto, 60 su 300 totali.

CONSUMI. Il settore sta vivendo una stagione non proprio florida a causa dell’aumento esponenziale dei costi di gestione, nonché delle anomale condizioni climatiche. Confermato anche dal consumo pro-capite annuo degli italiani di appena 500 gr. a fronte della media europea di 600 grammi e in netto distacco dal primato europeo della Germania con 1,5 Kg.

UNIONE ITALIANA FOOD. Dati imputabili anche alla limitata conoscenza del prodotto, che, invero, non si limita al classico latte caldo con il miele dei primi malesseri di stagione, ma, per le sue benefiche proprietà, sostenute da un’ampia letteratura scientifica, trova largo impiego oltre che nel settore alimentare anche in quello farmaceutico e cosmetico. Il Gruppo Miele e altri Prodotti dell’Alveare di Unione Italiana Food evidenziano aspetti ancora poco noti del miele, dalla salute alla salubrità, dai controlli sulla sicurezza ai metodi di verifica dell’autenticità.

I BENEFICI DEL MIELE

ANTIBATTERICO. Il basso contenuto di umidità, il perossido di idrogeno e l’acidità (pH medio di 3,9) sono attivi contro i microrganismi e forniscono al miele proprietà antibatteriche. In questo, gioca un ruolo fondamentale il glucosio che si attiva in particolari condizioni di diluizione producendo acqua ossigenata.

ANTINFIAMMATORIO. Si ritiene che le proprietà antinfiammatorie dipendano da sostanze antiossidanti, quali composti fenolici e flavonoidi, anche se le quantità presenti variano a seconda della composizione e dell’origine del miele. 

ANTIMICROBICO. Il miele risulta utile , anche, nel trattamento della tosse e dei disturbi intestinali e digestivi. Studi condotti nel Dipartimento di Genetica dell’Università di Pisa hanno dimostrato, infatti, le sue proprietà antimicrobiche. In particolare, i mieli più scuri e la “melata” sono particolarmente attivi contro alcuni batteri patogeni dell’uomo, come l’helicobacter pylori, che colonizza la mucosa dello stomaco provocando gastrite e ulcere, e lo stafilococco, responsabile di molte malattie della pelle come l’acne.

CURA LE MALATTIE DEGLI OCCHI. Efficace anche nel contrastare blefariti e congiuntiviti, mentre alcuni tipi di miele e melate sono attivi nei confronti di talune specie batteriche resistenti ai normali antibiotici.

AFRODISIACO. Studi scientifici hanno evidenziato il potere afrodisiaco, infatti, stimola la secrezione di testosterone aumentando il desiderio maschile, grazie a nutrienti e sali minerali quale il boro, minerale regolatore dei livelli ormonali, e l’ossido nitrico, rilasciato nel sangue. 

L’IDENTIKIT NUTRIZIONALE DEL MIELE

COMPOSIZIONE. Stagionalità, provenienza, varietà e tecniche di produzione possono variare la composizione del miele. Tuttavia, i principali nutrienti presenti sono gli zuccheri semplici, principalmente fruttosio e glucosio (dall’85% al 95%), insieme a piccole quantità di proteine, vitamine, minerali, enzimi e polifenoli, tra cui i flavonoidi.

CARBURANTE PER I MUSCOLI. Cibo altamente energetico, un vero e proprio “carburante” per i muscoli, motivo per cui è consigliato agli atleti prima di iniziare un’attività fisica. Il suo apporto di vitamine e sali minerali permette, inoltre, di reintegrare ciò che viene eliminato con la sudorazione.

QUANTITA’ CONSIGLIATA. La dose giornaliera consigliata – per una persona sana, senza alcun problema di peso e con una dieta equilibrata – è di 20 gr, con un apporto calorico di 61 Kcal.

Nello specifico contiene acqua (3,6 grammi), proteine (0,1 grammi), carboidrati e zuccheri solubili (16,1 grammi). Oltre a sali minerali come sodio (2 mg), potassio (10 mg), calcio (1 mg), magnesio (1 mg), fosforo (1 mg), ferro (0,1 mg) e vitamine come riboflavina (0,01 mg), niacina (0,6 mg), vitamina c (0,2 mg).

300 VARIETA’ DI MIELE

L’Italia è il paese con la più vasta varietà di miele al mondo, con oltre 60 tipi differenti, su un totale di 300 esistenti, espressione della ricca biodiversità della Penisola. I mieli, monoflora e poliflora, presentano caratteristiche organolettiche uniche differendo per colore, aroma e sapore a seconda della fonte vegetale. Gli zuccheri determinano le proprietà fisiche quali viscosità, igroscopicità, stato fisico (liquido o cristallizzato). Glucosio e fruttosio costituiscono circa il 90% degli zuccheri totali e hanno una duplice origine: in parte derivano dal nettare e in parte dalla digestione del nettare operata dalle api.

CONSERVAZIONE E CRISTALLIZZAZIONE

COME CONSERVARLO? Il miele può essere consumato anche oltre la data di scadenza riportata sulla confezione, se conservato correttamente in contenitori ermetici, in un luogo asciutto a temperatura ambiente e al riparo dalla luce. Il miele non ha una vera e propria scadenza grazie alla sua struttura chimica, povera di acqua e ricca zuccheri semplici, che lo rendono resistente agli attacchi di lieviti, muffe e batteri. La data di scadenza, generalmente due anni, si riferisce al termine minimo entro cui è garantita la conservazione delle proprietà del miele. Tuttavia, il miele può invecchiare a causa di un cattivo stoccaggio, ma ciò non lo rende nocivo o tossico, semplicemente perde le sue caratteristiche organolettiche.

COSA È LA CRISTALIZZAZIONE E PERCHE’ AVVIENE? La cristallizzazione del miele è un processo del tutto naturale e non indica la presenza di impurità, anzi ne garantisce la genuinità e l’alta qualità. E’ determinata dalla composizione di zuccheri presenti, se predomina il glucosio (come nel miele di coriandolo, tarassaco, eucalipto, agrumi, girasole, sulla, tiglio, erica, colza, millefiori) il prodotto si solidificherà rapidamente, se, invece, predomina il fruttosio (come nel miele di castagno, acacia, timo e melata) tenderà a rimanere liquido o a cristallizzarsi molto lentamente.

QUALITÀ, SALUBRITÀ E SICUREZZA DEL PRODOTTO

Un rigoroso sistema di controlli su tutta la filiera, dall’apicoltore al fornitore, fino alla fase di confezionamento con esami comprovanti l’origine, la tracciabilità e la sicurezza igienico-sanitaria, rendono il miele uno dei prodotti alimentari più controllati e sicuri. Monitorato sia dalle aziende private che da organi di controllo pubblici per assicurarne la salubrità, l’autenticità, nonché la sicurezza alimentare.

Come sottolinea Giancarlo Quaglia, Chairman del Gruppo di lavoro tecnico della Federazione europea dei confezionatori e distributori di miele, “sono tanti, infatti, i parametri che le aziende devono rispettare perché un prodotto possa definirsi ‘miele’ e scongiurare il rischio dell’adulterazione. Sempre più importanti, poi, sono i controlli a cui viene sottoposto il miele per assicurare l’assenza di sostanze estranee alla sua composizione. Perché il miele possa essere definito tale, infatti, non si può aggiungere altra sostanza o ingrediente”.

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