Bio e salute in tavola con il Grano Senatore Cappelli

L’eccellenza del grano duro italiano coltivato nel completo rispetto della tradizione e del prodotto per riscoprire gli antichi sapori

Il profumo del pane caldo appena sfornato è uno di quegli aromi che ci portano indietro nel tempo. Oggi è possibile riassaporare il gusto naturale del grano duro portando la tradizione direttamente a casa nostra. Grazie al lavoro di recupero attuato faticosamente da aziende virtuose come la Bioland, che ha riscoperto il valore del grano della tradizione, il grano Senatore Cappelli. Si tratta di un frumento duro e aristato ovvero ricco di filamenti, ottenuto grazie al lavoro del genetista agrario Nazareno Strampelli che selezionò semi di diversa provenienza sperimentando le diverse colture nei terreni del senatore Raffaele Cappelli nell’area di Foggia. Nel 1915 venne selezionata una varietà autunnale che presentava ottime qualità di adattabilità, un grano ottenuto dall’unione dei grani duri del sud Italia e dalla varietà tunisina Jeanh Rhetifah. Nel 1923 Strampelli decise di battezzare questo grano con il nome del Senatore Cappelli, che oltre ad aver permesso la sperimentazione agraria, fu promotore della riforma che nei primi del novecento condusse alla distinzione tra grani duri e grani teneri.

Il grano antico raggiunge un’altezza di un metro e venti, un metro e cinquanta, in alcune varietà, come nel caso del Senatore Cappelli, arriva anche a un metro e ottanta. L’altezza toglie luce alle piante infestanti, come la zizzania (Lolium temulentum) anche detta “loglio cattivo”, impedendone la crescita e la prolificazione evitando così l’impiego di pesticidi.

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L’elevata altezza dei grani antichi portava, però, all’allettamento precoce, ovvero il fusto tendeva a ripiegarsi verso il terreno, per ovviare a tale problema e velocizzare i tempi di produzione il genoma delle piante ha subito una modifica artificiale portando il grano ad avere un’altezza ridotta a circa 40 centimetri. Secondo recenti studi svolti dal dottor Luciano Pecchiai l’ampia diffusione della celiachia nell’ultimo secolo potrebbe essere dovuta alla manipolazione genetica dei fusti di grano.

 Le concimazioni iperazotate, di cui necessita il grano moderno, rendono oggi questo cereale quasi una leguminosa, con un apporto maggiore di proteine e quindi di glutine. Questo eccesso di glutine crea delle frazioni tossiche, nocive per la nostra salute. Le varietà di grano antico ne contengono circa il 12% mentre le moderne approssimativamente il 18%.

Nel rispetto delle pratiche agronomiche, alla coltura del grano Cappelli si alterna la coltura di leguminose, soprattutto il favino, che ferma naturalmente il contenuto di azoto nel terreno, di cui beneficia la produzione successiva, non necessitando quindi di aggiunte di concimi chimici o di nitrati, né al momento della semina né durante la crescita.

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Prodotto esclusivamente da coltivazioni di agricoltura biologica, in una zona collinare incontaminata nell’entroterra lucano, il grano Senatore Cappelli contiene percentuali elevate di lipidi, amminoacidi, vitamine e minerali che lo rendono altamente digeribile e per questo è particolarmente adatto a soggetti intolleranti.

Utilizzato nella produzione di pasta, pane e pizza bio di alta qualità, dagli inizi del XX secolo, il Senatore Cappelli ha rappresentato il miglioramento genetico del frumento duro, per questo è tutt’oggi presente nel patrimonio genetico di quasi tutte le coltivazioni di grano in Italia e di numerose colture internazionali.

L’azienda Agricola Terrusi, attiva già a metà del 1800, si occupa della produzione e della tutela del grano Senatore Cappelli da generazioni. Oggi l’attività è affidata alla dottoressa Margherita Terrusi la quale, alcuni anni fa, ha deciso di convertire l’intera coltivazione dell’azienda all’agricoltura di tipo biologico per poter riscoprire le antiche tradizioni e poter condividere con i consumatori le fragranze tipiche dei sapori d’altri tempi. Sul sito ufficiale www.granocappelli.it non solo è possibile approfondire la storia dell’azienda, ma anche conoscere più da vicino i diversi prodotti realizzati acquistabili online.

 Un’occasione unica per poter riscoprire i sapori della tradizione con un grano naturale al 100%.

 Federica Palocci

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