Il Brunello di Montalcino è il vino più conosciuto dagli italiani

Con una notorietà pari al 67% è il Brunello di Montalcino il vino più conosciuto tra i consumatori italiani, davanti a corazzate come il Prosecco, il Chianti e il Chianti classico e il Montepulciano d’Abruzzo.

È questo il verdetto espresso, in occasione dell’edizione 2021 di Benvenuto Brunello, dal report annuale di Wine Intelligence realizzato su un campione rappresentativo di consumatori del Belpaese.

«L’indagine – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – restituisce un risultato per nulla scontato, se si considera che il nostro vino rappresenta meno dello 0,2% della produzione annuale nazionale ed è la denominazione che esprime meno volumi tra le top 20 in classifica. Il risultato è un riconoscimento della qualità e della forza di un marchio collettivo che sino a oggi credevamo più forte all’estero che in Italia».

Secondo l’analisi di Wine Intelligence, il consumatore tipo di Brunello è principalmente donna, del Centro Italia, di età compresa tra i 35 e i 54 anni, con un reddito medio che supera i 50mila euro, con una buona propensione all’acquisto online e appassionato di vino. Relativamente al grado di notorietà (67%), il Brunello vince sui competitor sia tra gli uomini (68%) che tra le donne (66%) e risulta in testa già tra i consumatori da 35-54 anni (65%), mentre domina dai 55 anni in su (73%). La geografia della conoscenza premia il Centro Italia (70%) e il Nord (69%), dove però è superato dal Prosecco (71%).

Nell’ambito di Benvenuto Brunello sono stati poi premiati i 7 Leccio d’Oro, il premio del Consorzio del vino Brunello di Montalcino assegnato a ristoranti, locali storici ed enoteche, nazionali e internazionali, con una wine list particolarmente rappresentativa dei vini espressione del borgo toscano, a partire proprio dal Brunello.

Ad aggiudicarsi il Leccio d’Oro nella categoria ristorante estero è il Casa Matta di Oslo: il locale, nonostante abbia aperto solo lo scorso anno, ha già all’attivo circa 40 referenze di Brunello. Sale invece sul podio della ristorazione tricolore, La Trattoria Enrico Bartolini, situata all’interno dell’Andana Resort a Castiglion della Pescaia (GR). Il ristorante stellato “declinato – secondo la guida Michelin – in salsa maremmana” offre nella sua carta vini circa 150 referenze di Brunello, una library di annate dagli anni ‘90 e una stanza tutta dedicata al re dei vini di Montalcino.

Dalla Toscana al Veneto, con l’esordio del Leccio d’Oro nella città di Giulietta e Romeo grazie allo storico Caffè Dante Bistrot, che conquista il riconoscimento nella sezione ‘Osterie’. Sono circa 90 le etichette di Brunello presenti nella carta vini del locale di Piazza dei Signori a Verona.

Per le enoteche entra nel palmares internazionale del Leccio d’Oro, Vini e Capricci by Abraham’s nella città di Xeuchia a Malta, un vero e proprio luogo cult e punto di riferimento nell’isola per gli appassionati di gourmet food, wine & spirit. Mentre la sezione tricolore va all’Antico Vinaio di Cernusco sul Naviglio, la “casa del vino” alle porte di Milano guidata da Cristiano Navalesi, originario toscano trasferito al Nord per “seguire il cuore”.

Per quanto riguarda i premi speciali del Leccio d’Oro 2021, la storica Salumeria Roscioli, famosa in tutto il mondo per la sua carbonara da podio a ridosso di Campo dei Fiori a Roma, si aggiudica la sezione “Rosso di Montalcino”, mentre il riconoscimento “Brunello Lovers” va al Calandrino (Rubano, Padova), il locale eclettico e informale del pluristellato Massimiliano Alajmo, che propone oltre 50 etichette di Brunello in carta.

Da segnalare poi la presentazione della mattonella icona della vendemmia 2021 del Brunello di Montalcino firmata dallo chef Carlo Cracco.

Un uovo, simbolo della vita, e come sfondo la Galleria Vittorio Emanuele, il salotto di Milano dove ha sede il ristorante stellato di Carlo Cracco: la mattonella è un inno alla cucina italiana.

«Carlo Cracco – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – è simbolo di un’italianità in cucina da sempre testimonial del nostro Brunello in Italia e nel mondo. Per la trentesima piastrella dedicata a una vendemmia senz’altro molto interessante, abbiamo fortemente voluto ribadire il sodalizio speciale con la ristorazione, nostro canale storico e naturale che solo lo scorso anno a causa dell’emergenza ha perso in Italia quasi il 40% del proprio fatturato, per un equivalente di circa 38 miliardi di euro. Tra le novità legate al nuovo posizionamento di Benvenuto Brunello c’è senz’altro l’analisi sulla nuova annata, da quest’anno senza l’indicazione di merito data dalle stelle. Il giudizio sulla nuova annata è per la prima volta anticipato a novembre: da qui l’impossibilità di valutare un prodotto che ancora non c’è. Le stelle sulla 2021 saranno perciò assegnate dopo un anno di affinamento, in occasione dell’anteprima 2022».

Per l’autore della storica mattonella, regista anche della cena di gala, Carlo Cracco: «L’uovo è da sempre un ingrediente a cui sono molto legato. All’apparenza così semplice, in realtà racchiude in sé tantissimi significati: dal senso della vita, della nascita fino all’immagine della perfezione della prospettiva. Negli anni, ho lavorato tanto in cucina cercando di creare valore intorno a questo ingrediente speciale che non è solo una piccola parte di tante preparazioni ma può essere grande protagonista in tavola».

Tra le iniziative più interessanti, infine, la creazione del nuovo calice perfetto per il Brunello di Montalcino: dopo un anno di studi, ricerche e oltre 300 degustazioni, infatti, è stato realizzato da Italesse il calice ufficiale del Consorzio.

Un’impresa che ha coinvolto enologi e produttori impegnati, con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino e il primo Master of the Wine italiano, Gabriele Gorelli, a individuare forma e materiale di questo speciale glass. Il risultato è un calice performante con coppa a fondo piatto e il corpo affusolato, in vetro cristallino soffiato in automatico in assenza di piombo che esalta le caratteristiche organolettiche del Brunello.

www.consorziobrunellodimontalcino.it

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