Nel cuore di Brera, Casa Baglioni, il nuovo boutique hotel di Baglioni Hotels & Resorts, è un tributo alle avanguardie artistiche e al design sofisticato del quartiere più vivace di Milano.
A firmare il progetto è Spagnulo & Partners, studio di architettura e interior design specializzato nella progettazione di alberghi di alta gamma.
Casa Baglioni racconta l’arte e il design della Milano anni ’60
Situata all’interno di un palazzo liberty del 1913 nel vivace quartiere di Brera, cuore dell’arte e del design milanese, Casa Baglioni propone un’autentica esperienza di ospitalità, intima, discreta ma al contempo calorosa, all’interno di ambientazioni ricercate che prendono ispirazione dal fermento artistico e culturale della Milano anni ’60, periodo storico caratterizzato da movimenti, avanguardie, artisti, architetti e designer che fecero delle arti integrate il terreno principale della loro ricerca.
«Il distretto di Brera è stato un’incredibile fonte di ispirazione per il progetto di Casa Baglioni che mira a diventare un nuovo landmark della città: un luogo di ospitalità e di accoglienza per i turisti e i residenti, uno spazio eclettico che rende omaggio all’arte, al design, alla cultura e all’eccellenza culinaria milanese. Ogni dettaglio è stato studiato per offrire un’esperienza autentica di altissimo livello, a partire dalla selezione di opere d’arte di grande pregio che possono essere ammirate nei diversi spazi pubblici o privati dell’hotel», afferma Federico Spagnulo, Founder e Senior Partner di Spagnulo & Partners.
Proprio come il suo nome vuole suggerire, Casa Baglioni abbraccia un nuovo concetto di ospitalità dove gli ambienti, grazie alla sapiente combinazione di colori, materiali e texture, ricordano quelli di una elegante casa signorile del quartiere di Brera, sofisticata, accogliente e preziosa allo stesso tempo.
Il salotto della lobby, le 30 spaziose e luminose camere e suite disposte su sei piani, così come la sala da pranzo e la wine room del ristorante dello chef stellato Claudio Sadler, sono finemente arredate con mobili su misura, tutti disegnati da Spagnulo & Partners.
L’ispirazione anni ’60 ha guidato tutta la progettazione, dalle forme arrotondate di letti e scrittoi, alla scelta di materiali tipici dell’epoca, come il legno di noce accostato a ottone e marmo, ai tessuti degli imbottiti dai disegni geometrici, fino alle boiserie e carte da parati e ai pavimenti in parquet a spina all’italiana nelle camere e seminato nel ristorante. Le poltroncine Clara e le sedie Claretta interamente rivestite in tessuto, disegnate da Spagnulo & Partners per l’hotel, sono ora disponibili nella collezione Rubelli Casa.
Il richiamo all’arte e al design delle avanguardie è presente in ogni dettaglio: i tappeti richiamano le opere d’arte di Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, i soffitti a losanghe delle camere e i pavimenti del ristorante si ispirano ai disegni geometrici e ai colori anni ’60 usati da Giò Ponti, le lampade nelle camere e nelle sale da bagno richiamano le sculture di Fausto Melotti, mentre il grande lampadario di Panzieri all’ingresso è una composizione studiata dagli architetti che strizza l’occhio alla struttura al neon di Lucio Fontana esposta al Museo del ‘900 in Piazza Duomo.
In collaborazione con la Stefano Cecchi Trust Collection – Fondo per l’Arte sono state selezionate le opere d’arte che impreziosiscono i diversi spazi dell’hotel. È così possibile ammirare i lavori di grandi artisti italiani e internazionali, quali Enrico Castellani (Superficie bianca, 2003), Agostino Bonalumi (Bianco, 1973 e Bianco, 1974), Carla Accardi (Assedio Rosso, 1955), Hans Hartung (T1963-U2, 1963 e T1963-K28, 1963), Christo (Running Fence, 1974), oltre a oggetti della collezione “cromie domestiche” della designer Gala Rotelli: vetri colorati e trasparenti si affiancano a metallo e ceramiche artigianali decorate a mano, un’ode a forme archetipe, semplici e lineari, a cui vengono accostati colori primari e secondari intensi.