Casa Soleto

Una dimora pugliese del XVII secolo scandita da dettagli barocchi in un piccolo borgo nel cuore del Salento: lo studio Andrew Trotter e Marcelo Martínez progettano Casa Soleto.

Soleto è un luogo speciale, una suggestiva città situata a soli venti minuti dal centro storico di Lecce.

Come il set di un vecchio film, la città sembra sospesa nel tempo e si trova a metà strada tra due mari: le acque calme di Gallipoli e, a sud, quelle che chiamano le Maldive d’Italia, dove le scogliere dell’Adriatico ospitano calette appartate e la Grotta della Poesia.

Conservare con cura le caratteristiche storiche e allo stesso tempo ristrutturare un palazzo richiede tempo, dedizione e una serie di competenze mirate a dare vita ad un’autentica esperienza di vita in linea con le esigenze del ventunesimo secolo: un paradiso per rilassarsi, un lusso da vivere a piedi nudi firmato da Studio Andrew Trotter, Marcelo Martínez e grazie al lavoro degli artigiani locali che hanno contribuito a ridare vita a une delle più importanti dimore storiche della città.

Casa Soleto: prima della ristrutturazione

Alcune parti della struttura risalgono a più di 400 anni fa e prima degli interventi di ristrutturazione nessuna delle pareti era diritta, ma è questo il fascino delle vecchie case.

In passato, la stanza dietro la cucina era una cappella, quindi la famiglia che viveva all’interno del palazzo non ne aveva bisogno uscire di casa per pregare. L’intero spazio era un labirinto. Per accedere alle camere da letto bisognava attraversare il patio anteriore e salire lungo la scala esterna.

Casa Soleto: la ristrutturazione

Sono stati inclusi gli accessori per il bagno della vecchia scuola, le porte interne sono state restaurate ed esperti artigiani leccesi hanno provveduto a ricreare le porte esterne. La pavimentazione è stata salvata ove possibile, così come la cucina.

Le pareti sono state magnificamente intonacate, lisce al tatto, ma dalla texture ricca e corposa.

A donare un tocco di morbidezza ai pavimenti soffici tappeti di iuta, mentre gli artigiani locali hanno realizzato i rivestimenti in lino e tende.

A impreziosire l’ambiente anche alcuni antichi mobili, autentici pezzi unici come un tavolo da pranzo in noce del XVIII secolo recuperato da un monastero in Abruzzo, e un armadio rosso di fine Settecento/inizio Ottocento proveniente dalla Lombardia.

Casa Soleto

Per entrare a Casa Soleto occorre oltrepassare un cancello attraverso un cortile, concepito anche come il luogo perfetto per la colazione e la cena. Da qui si può accedere alla zona living principale e alla cucina completamente attrezzata.

Dietro la cucina, l’antica cappella è stata trasformata in sala multimediale e arredata con un grande divano, munita di bagno di servizio e doccia esterna, uno spazio che può essere trasformato in una stanza per gli ospiti, qualora fosse necessario.

Collegata al soggiorno, una maestosa sala da pranzo con bagno di servizio e, sul lato opposto, una garden room dove rilassarsi. Il giardino dispone inoltre di un piscina per rinfrescarsi durante le giornate calde.

La maggior parte dei soffitti del piano terra è alta circa cinque metri. Il piano superiore è ancora raggiungibile dalla scalinata nel cortile d’ingresso, un elemento dell’antica costruzione che è stato preservato.

Le spaziose camere da letto al primo piano sono tre: una guarda il giardino, una si affaccia sulla chiesa e l’altra è dotata di un salottino. Al piano terra c’è una green room pensata per il tè del pomeriggio, dalla quale si accede al portico e quindi al giardino accessoriato di piscina.

Tra le aziende di design coinvolte anche FRAMA che per Casa Soleto ha introdotto una selezione curata di sedute, tavoli, stoviglie, articoli per la casa, specchi, libreria a scaffale, articoli morbidi e l’intera collezione St. Pauls per il self care.

Casa Soleto

Casa Soleto

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