Disegnare spazi architettonici versatili e dinamici

Una casa sempre più flessibile e multitasking quella firmata da Giorgetti: le collezioni 2022 per il living e il dining esprimono la capacità del brand di farsi interprete della trasformazione della casa in un luogo sempre più fluido, teatro di nuovi stili di vita.

SoHo Sofa design Carlo Colombo – Giorgetti

SoHo Sofa, disegnato da Carlo Colombo, si contraddistingue per la purezza e morbidezza delle forme, per i volumi rigorosi e la contemporaneità delle sue linee.

Un divano dal comfort straordinario caratterizzato da un tratto essenziale, leggero, aereo, sospeso sui piedini in alluminio, la cui forza risiede nella cura estrema dei particolari: il dettaglio disegnato dal bracciolo, che continua anche nella parte posteriore dello schienale, dando vita a un capitonné moderno, la fettuccia che disegna il profilo di ogni elemento, o ancora i terminali dei piedini a vista realizzati dal recupero di scarti di produzione di Pau ferro massello.

Flessibilità e personalizzazione sono al centro del progetto: un vero e proprio sistema che, grazie ai numerosi elementi a disposizione e una doppia profondità di seduta, offre infinite possibilità progettuali e compositive.

Come un’isola multitasking, SoHo può essere integrato con tavolini in legno intarsiato Anthology o frassino, o come postazione rilassata per l’homeworking. I singoli elementi sono inoltre utilizzabili anche freestanding.

«SoHo è un prodotto molto moderno. – dichiara Carlo Colombo – È un divano leggero, aereo, sospeso su piedini in alluminio. SoHo è un prodotto trasversale, che parla a un pubblico estremamente ampio. Lo immagino in una casa borghese milanese o parigina o in una casa ipermoderna di Miami o Los Angeles».

Mobile Shibusa design Mauro Lipparini – Giorgetti

Mauro Lipparini debutta nella collezione Giorgetti con la sua interpretazione del mobile contenitore Shibusa, un progetto poliedrico, un compagno distinto ed elegante che guarda verso il futuro dell’abitare, richiamando la sempre più presente realtà dell’home office, il rituale che accompagna la preparazione di un cocktail, ma anche l’intimità di una camera da letto.

«Shibusa si ispira ai gesti, ai movimenti, alle armonie, cogliendo la raffinatezza delle combinazioni grafiche degli ideogrammi orientali. Microstrutture, ricche di significato, che racchiudono al loro interno vere e proprie storie immaginifiche. Si rifà al loro mistero con grazia e potenza evocativa. Definibile come un piccolo palcoscenico,ricco di attenzioni e dettagli, Shibusa racconta di passioni personali», afferma Mauro Lipparini.

Pieni e vuoti, luci e ombre, volumi trasparenti per mostrare e chiusi per proteggere, sono il lessico alla base del progetto che crea un dialogo tra estremo Oriente e Occidente fatto di echi geometrici, confluenze di gesti dal design sobrio e da una raffinata costruzione che combina sapienza ebanista e qualità tecnica dando vita a un contenitore timeless, elegante,contemporaneo.

Un mobile ricco nei dettagli frutto di una complessa ricerca costruttiva soprattutto per quanto riguarda la realizzazione degli elementi laterali: dalla definizione del raggio di curvatura del profilo di alluminio che compone l’anta, successivamente lavorato, piegato, verniciato e rivestito in pelle, alle ante in vetro curvato di spessore molto ridotto inserite nella struttura, allo studio delle tolleranze per combinare tutti i diversi materiali.

Shibusa è disponibile in tre versioni e, a seconda dei dettagli e accessori, può declinarsi in secretaire home office, in mobile bar o in vetrinetta multifunzionale. Tutte le versioni disponibili presentano il medesimo cassetto centrale e si distinguono nell’attrezzatura della parte inferiore e superiore.

La versione home office di Giorgetti è caratterizzata da un piano estraibile in pelle che trasforma la madia in uno scrittoio, con mensole nella parte superiore e vani a giorno nella parte inferiore.

Nel living la madia ha mensole e antine, con maniglie in sofisticato motivo cracklé ispirato alla porcellana. Per gli spazi più intimi e riservati, la madia, nella sua terza variante, può avere dei contenitori porta-oggetti nella parte inferiore.

Le attitudini scenografiche di Shibusa si compiono attraverso la luce: lo schienale, realizzato in vetro rigato grigio nella combinazione dei materiali tipica delle collezioni Giorgetti, presenta quattro profili LED verticali per esaltare le silhouette delle bottiglie o altri oggetti preziosi riposti al suo interno. Anche gli elementi laterali sono dotati di luce LED. Gli interni e i ripiani con bordi stondati sono in frassino, mentre il basamento in metallo verniciato finitura pewter.

Ray e Gimlet design Roberto Lazzeroni Giorgetti

Si uniscono alla collezione 2022 i due tavolini Ray e Gimlet, firmati da Roberto Lazzeroni per Giorgetti. Stesso designer, ma forme e combinazioni materiche diverse che danno vita a due prodotti unici.

Con le sue forme organiche e linee sinuose, il tavolino tondo Ray disegna gli spazi con una piacevole morbidezza.

Materiali diversi si incontrano in questo progetto in un gioco di proporzioni e simmetrie che crea un effetto ottico inaspettato. Con un’estetica che si rifà al design, ma anche alla pubblicità e ai Caroselli, degli anni ’70, Ray è caratterizzato da una struttura contenitiva centrale, completamente rivestita in pelle, che sostiene un piano circolare a sbalzo composto da un bordo in massello di frassino e fughe in metallo verniciato che, come dei raggi, dividono il piano in quattro spicchi personalizzabili a scelta in frassino, vetro retro-verniciato color peltrox o pelle.

Attenzione al dettaglio, grande maestria nella lavorazione dei più diversi materiali e funzionalità si combinano in questo prodotto al servizio del living. L’elemento centrale amplia la funzionalità del tavolino diventando ideale per contenere glacette, bottiglie, libri, riviste ma anche oggetti personali di vario tipo.

« Ray è un ufo atterrato nel living. Un oggetto che serve e contiene. Una scultura che sfida le leggi della fisica, con un piano troppo grande per una base troppo piccola. Una sorta di cerchio magico, un oggetto di arredo che trova una sua centralità e importanza nello spazio domestico», dichiara Roberto Lazzeroni.

Il tavolino Gimlet nasce per accompagnare il sistema di sedute Vesper, per essere sovrapposto al divano e fungere da pratico piano d’appoggio per posare un bicchiere, un libro, un oggetto. Funzionale, molto versatile, dalle linee fluide e contemporanee, può essere naturalmente inserito indifferenti ambienti con altri elementi d’arredo.

La sua struttura in metallo dal tratto semplice si unisce a un piano superiore, disponibile in più varianti come pelle frassino o vetro,con un bordo in massello di frassino nelle diverse finiture.

Montgomery design Dainelli Studio – Giorgetti

Per il 2022 Giorgetti consolida la collaborazione con Dainelli Studio presentando la seduta Montgomery, disponibile nelle varianti poltrona e poltroncina. Il progetto prende ispirazione dalle forme classiche sperimentando un tratto più aggressivo, dinamico, contemporaneo.

Il frassino nelle sue varie colorazioni è protagonista: le forme sono plasmate nella materia prima perché risultino fluide,leggere e morbide alle estremità. La struttura è caratterizzata da curve e complessi incastri, con estrema attenzione al comfort di seduta e alla resistenza per impieghi duraturi, in spazi privati e pubblici.

Un prodotto dall’apparente semplicità ma che cela una profonda complessità costruttiva, frutto della sapienza ebanistica che l’azienda ha saputo coltivare e sviluppare in 124 anni di storia.

Un prezioso dettaglio sul retro del cuscino dello schienale si aggancia alla struttura in frassino della seduta (da cui prende il nome il prodotto), per garantirne la massima stabilità, mentre i braccioli sono rivestiti in morbida pelle nella parte centrale.

«Montgomery è un progetto nato da un dettaglio. L’alamaro, l’allacciatura che caratterizza i Montgomery degli anni ’80-90, è stato il cardine e il fulcro del progetto. Le linee della sedia e della poltroncina, che richiamano le collezioni degli anni ’70 di alcuni designer storici, sono un frame che ruota intorno a questo dettaglio. Tendiamo tutti a fare sedie belle se viste frontalmente, ma in realtà in casa la sedia la si vede sempre di spalle perché è appoggiata al tavolo. Abbiamo voluto dare importanza, carattere, personalità alla seduta anche quando non viene utilizzata e si fa semplicemente guardare», afferma Dainelli Studio.

Griffe design Giancarlo Bosio & Giorgetti R&D

Griffe introduce nella collezione 2022 un segno dalla forte personalità: i tavolini progettati dall’Art Director Giancarlo Bosio con Giorgetti R&D sono elementi preziosi, oggetti-gioiello che prendono forma nel dialogo fra materiali ricercati.

I tavolini sono caratterizzati da un raffinato gioco di incastri, di sovrapposizioni, di finiture lucide e opache. Protagonista del progetto è l’asimmetria: la base in finitura noce canaletto assume la forma di una “x” irregolare dalle linee fluide, leggere e sfuggenti alle estremità, accentuate dalla venatura del legno posta orizzontalmente.

Le quattro estremità delle gambe sono arricchite da un dettaglio in pau ferro massello: quattro griffe che toccano il piano, in corrispondenza delle quattro gambe, e lo sostengono come fosse una pietra preziosa.

Coerente con la sua passione per l’accostamento dei materiali, Bosio sceglie per questo prodotto tre diverse combinazioni materiche che danno vita a un effetto ottico inaspettato. Il piano è infatti disponibile in frassino, caratterizzato da un intarsio determinato dal cambio di direzione della venatura, in pelle, con cuciture che seguono l’andamento e l’incrocio delle gambe che lo sostengono, o, per una delle tre varianti dimensionali, in marmo.

Due nuove tipologie di pietre per Giorgetti impreziosiscono il progetto: il Palissandro tigrato, marmo molto raro e pregiato delle nostri Alpi Orobiche, dalla struttura nuvolata, e il granito Labradorite Lemurian del Madagascar, dalle magnifiche sfumature cangianti, blu e verdi, tradizionalmente utilizzato nell’ambito della gioielleria.

«Griffe è una piccola famiglia di tre tavolini, con tagli e altezze diversi, accomunata da un raffinato gioco di incastri e sovrapposizioni. Tavolini oggetti-gioiello lavorati con dettagli e materiali importanti – legno, pelle e marmo – progettati con una semplicità visiva e costruttiva assoluta, nel modo più naturale che ha un artigiano di mettere insieme due assi di legno. Il gioco degli incastri crea angoli acuti e ottusi che danno l’effetto di un’installazione inusuale e apparentemente casuale», spiega Giancarlo Bosio.

G-Code Desk design Dante O. Benini e Luca Gonzo

Con la collezione 2022, Giorgetti avvia la nuova prestigiosa collaborazione con Dante O. Benini e Luca Gonzo con cui presenta G-Code Desk. La scrivania direzionale è il primo elemento di un’intera collezione G-CODE, firmata dai due architetti.

Il progetto mette al centro il benessere dell’individuo come fruitore unendo forma e funzione, estetica e tecnica in un’unica sinfonia.

G-Code Desk nasce da un approccio architettonico: «Il concept parte da un viaggio negli Stati Uniti, dove nella pochette che ti danno c’era una spazzola, di quelle che si chiudono, e ho fatto un giro mentale e ho immaginato che diventasse la struttura su cui poggia un piano. L’idea era quella di un’architettura, con questa spazzola che diventa la trave portante di un piano di grandi dimensioni», spiega Dante O. Benini.

«È come un modellino di architettura: c’è una doppia altezza, ci sono i terrazzi, c’è un tetto che vola con degli sbalzi, ci sono delle trasparenze e dei volumi che si aprono. Ha una forza visuale, ma al contempo elegante e sobria, proprio perché ha delle prospettive e delle linee, ha dei vuoti e ha anche la luce», aggiunge Luca Gonzo.

La scrivania è caratterizzata da una struttura in noce e da un gioco di pieni e vuoti, grazie alla parte centrale composta da 158 tondini di metallo verniciati a mano in tre colorazioni diverse, pewter, bronzo e champagne spazzolato, che sorreggono il piano e ne alleggeriscono e ingentiliscono il disegno, così come il piano con i bordi scarpiani.

Disponibile in legno o in marmo,il top scultoreo presenta al centro un sottomano rivestito in pelle accessoriato con due asole. Caratterizzate da una particolare sezione conica, accompagnano l’uscita del cavo e si raccordano con il passacavi collegato con un’area ispezionabile nascosta al centro della struttura per racchiudere il cablaggio, che si illumina quando viene aperta.

G-Code Desk è un progetto in cui nulla è lasciato al caso e si contraddistingue per la ricchezza di dettagli. La maniglia dei cassetti è una piattina di alluminio, scavata per ottenere una forma simile a una serratura, verniciata e rivestita in pelle. Il cassetto a sinistra è composto da un piano superiore in pelle e da un vano, uno spazio inferiore illuminato ed elettrificato con presa elettriche e di rete per accogliere ad esempio una piccola stampante, ma anche libri e raccoglitori. Il cassetto superiore a destra, invece, è suddiviso per contenere dei piccoli accessori da scrivania.

Una proposta di grande eleganza che mette al centro la funzionalità per rispondere a tutte le necessità di una postazione di lavoro confortevole e multitasking. Un oggetto senza tempo pensato per un grande ufficio direzionale così come una prestigiosa dimora con un ampio spazio dedicato all’home working.

Flamingo e Annette design Giorgetti R&D

Giorgetti sperimenta oltre i confini della progettazione tradizionale e combina design e gioco in una divertente e briosa esperienza dell’abitare e del tempo libero creando irresistibili oggetti che incuriosiscono e incantano.

Con la collezione 2022, il brand traduce in modo unico e attraente un oggetto senza tempo che porta nella vita contemporanea un incredibile fascino: il tavolo da gioco.

Flamingo è un progetto decisamente evocativo, un oggetto del desiderio che richiama le atmosfere dei casinò, il rituale del gioco, ma anche l’immagine borghese delle più affascinati capitali mondiali.

Flamingo è un tavolo da gioco dalle forme scultoree e armoniose, perfetto per l’utilizzo in ambito domestico in abbinamento con altri elementi d’arredo.

Caratterizzato da una base rivestita in pelle in 5 varianti colore dal light grey, al mandorla, al dark grey, fino all’ottanio, e un top in vetro fumé con un bordo in massello di frassino ergonomico, con un raggio ampio studiato per rendere confortevole l’appoggio delle braccia durante il gioco.

Quattro cassetti, uno per postazione di gioco, sono destinati a contenere l’occorrente per giocare: pedine, carte o fiches. Inoltre, ogni cassetto è dotato di un piccolo vassoio per appoggiare un calice di vino, un cocktail o piccoli oggetti in modo tale da lasciare libero il tavolo da gioco.

I bordi, leggermente più alti rispetto al piano, lasciano spazio a un tappeto da gioco double face in pelle da un lato, e satin di lana dall’altro. In abbinamento alla base del tavolo da gioco, il tappetino è disponibile in cinque varianti cromatiche.

Progettata per accompagnare il tavolo, la sedia Annette rende omaggio alla famosa giocatrice di poker Annette Obrestad. Elegante ed ergonomica, grazie alla sua leggerezza e semplicità diventa un vero e proprio passe-partout, per vivere anche all’interno di altri ambienti.

Le sue forme morbide e caratterizzate da un volume pieno sono studiate in ogni dettaglio per garantire il massimo comfort: dallo schienale che abbraccia la struttura e con la sua curvatura accompagna e sostiene il corpo, alla particolare trapuntatura del cuscino, emblema di relax.

Numerose le possibilità di personalizzazione del rivestimento che dettano un look sempre differente. Annette è infatti disponibile completamente rivestita in tessuto o pelle oppure con schienale esterno in pelle e schienale interno e seduta in tessuto o nella stessa lana del tappetino da gioco. Annette è disponibile inoltre nello stesso rivestimento della base del tavolo. La cucitura sul retro dello schienale in pelle crea un segno grafico che riprende il disegno della sezione delle gambe del tavolo.

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Disegnare spazi architettonici versatili e dinamici

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