Knoll celebra il passato e guarda al futuro del design

Per le collezioni 2024, Knoll ritorna alle proprie radici per presentare idee innovative per uno stile di vita contemporaneo. Il brand presenta una serie di prodotti residenziali, compresa una nuova collaborazione con il poliedrico designer Willo Perron e una rivisitazione in chiave contemporanea delle iconiche collezioni di epoca Bauhaus.

Tra le novità Perron Pillo Sofa di Willo Perron, la riedizione d’archivio della poltrona Tugendhat di Ludwig Mies van der Rohe, tre nuove finiture opache per la poltrona Wassily, i tavolini Laccio, le sedie e gli sgabelli Cesca di Marcel Breuer, le sedie e i tavolini MR di Ludwig Mies van der Rohe.

Perron Pillo Sofa Knoll design by Willo Perron

Guardando al futuro del design, Knoll presenta un divano creato in collaborazione con il poliedrico designer Willo Perron. Perron Pillo Sofa realizza la prospettiva chiara del designer in una forma inaspettata – apparentemente una pila di cuscini oversize – che offre un comfort indimenticabile.

Willo Perron ha spiegato il suo approccio: «Faccio tutto con un pizzico di umorismo. Volevo che il divano trasmettesse sorpresa ed emozione».

Perron Pillo Sofa evoca un comfort totalizzante che appare semplice e familiare. Con sedute profonde, progettate per accomodarsi al suo interno e non sopra, il divano rappresenta un rifugio, che invita a tuffarsi dentro, rannicchiarsi e rilassarsi.

I singoli moduli del divano Pillo possono essere combinati e riconfigurati in molti modi e la sua struttura essenziale accoglie una varietà di tessuti, un’autentica vetrina per la creatività del cliente.

Poltrona Tugendhat Knoll design by Ludwig Mies van der Rohe

Knoll presenta la riedizione della poltrona Tugendhat, capolavoro di Ludwig Mies van der Rohe originariamente progettata nel 1929. Questa sofisticata poltrona offre comodità e versatilità grazie alla base a sbalzo, allo schienale con cinghie in pelle e alla sua forma elegante. Una coppia di cuscini e di braccioli opzionali completano la struttura a sbalzo della poltrona e favoriscono un comfort ottimale.

La poltrona Tugendhat si rifà al patrimonio architettonico di Knoll. Conosciuta inizialmente come Feder-Sessel, fu esposta in cinque esemplari nella casa progettata da Mies e Lilly Reich per la famiglia Tugendhat a Brno, in Repubblica Ceca. Quando le foto di Villa Tugendhat furono pubblicate dalla stampa, la sedia fu rinominata.

Sebbene Knoll l’abbia realizzata per l’ultima volta negli anni ’60 e ’70, il fascino disinvolto e al tempo stesso sofisticato della poltrona Tugendhat si adatta perfettamente al modo di vivere e lavorare di oggi, testimonianza della sua intramontabilità. È disponibile in due finiture per la struttura e in una vasta gamma di rivestimenti.

«Sin dall’inizio, per il nostro team è stato essenziale riflettere sulla linea creativa originale del brand e cercare di dare nuova vita ad alcuni dei nostri pezzi più rinomati. – dichiara Jonathan Olivares, Senior Vice President of Design – Se realizzate con successo, queste reintroduzioni evidenziano lo standard elevato mantenuto da Knoll, a beneficio nostro e dei clienti più esigenti».

Nuovi colori rinnovano le collezioni del periodo Bauhaus

Knoll presenta tre nuove finiture per quattro collezioni del periodo Bauhaus. Il bianco, il nero e il rosso scuro d’archivio sono ora disponibili per la sedia e i tavolini MR di Ludwig Mies van der Rohe, nonché la poltrona Wassily, le sedie e gli sgabelli Cesca e i tavolini Laccio di Marcel Breuer. In questa nuova versione, le iconiche collezioni in tubo d’acciaio vengono introdotte nel mercato per la prima volta con finiture opache.

Le collezioni furono introdotte quando Mies e Breuer facevano parte della scuola Bauhaus, e i nuovi colori affondano le loro radici in questa storica istituzione. La finitura opaca rosso scuro trae ispirazione da un colore Bauhaus originariamente proposto per la sedia MR, mentre il bianco e il nero erano apprezzati dai designer Bauhaus per il modo in cui riflettevano e assorbivano la luce, esaltandone le forme geometriche e definendone i contorni.

Olivares commenta così: «Quando i prodotti sono stati realizzati per la prima volta in Germania, le strutture erano verniciate: questo ci ha fornito un modello di riferimento su cui basarci e la possibilità di procedere con la riverniciatura. Osservare le strutture tubolari in bianco, nero e rosso e il modo in cui i colori si combinano con le sedute e gli schienali, trasforma radicalmente la nostra percezione dell’opera e ci consente di ammirarla da una prospettiva completamente nuova».

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