Dai rigogliosi vigneti del Braida Wine Resort, nasce Curej, la Barbera d’Asti Docg firmata Braida.
Un vino che rispecchia la bellezza e i profumi di un territorio, la collina dell’Asinara, nell’astigiano: dai vigneti del Braida Wine Resort nasce Curej, la Barbera d’Asti Docg di Braida.
«Vogliamo che questa terra dica: Barbera. – spiegano dall’azienda Braida – È ciò che pensiamo da sempre, da quelle prime vigne che nonno Giuseppe lasciò a papà Giacomo, in cui si coltivava l’uva per La Monella. Poi quelle tra Rocchetta e Belveglio, le vigne di Bricco dell’Uccellone, che mamma Anna portò in dote; e le vigne di Montebruna, che acquistammo e mettemmo insieme e ancora oggi guardiamo con grande orgoglio. È ciò che abbiamo pensato guardando, qualche anno fa, verso la collina dell’Asinara. Ci sarebbe piaciuto che, immersi in uno scenario naturale di vigneti, boschi e prati, i nostri visitatori potessero fare un’esperienza di degustazione unica e memorabile. Per questa ragione abbiamo acquistato e ristrutturato il cascinale di San Bernardo, che oggi ospita il Braida Wine Resort. L’analisi dei terreni ha confermato la bontà delle nostre intenzioni: l’altitudine e la ventilazione costante favoriscono sul crinale dell’Asinara la crescita di un’uva sana. Così abbiamo circondato il Resort di vigne di Barbera».
![Barbera d’Asti Docg Curej Braida](https://cucineditalia.com/wp-content/uploads/2022/01/Barbera-dAsti-Docg-Curej-Braida-1024x717.jpg)
Il rispetto per la terra ha condotto alla sua massima valorizzazione nella sua autenticità più piena e sincera: il vino che ne è nato – prima vendemmia 2019, 8.000 bottiglie; a marzo in uscita la vendemmia 2020 – porta in etichetta il nome “Curej”, ovvero il soprannome delle famiglie che da sempre abitano e curano una piccola località di Rocchetta Tanaro, dove già nel Settecento i monaci praticavano la viticoltura.
Il termine curej potrebbe derivare da cureja, la cintura dei pantaloni o la lunga cinghia che veniva utilizzata nelle macchine per battere il grano. Altri pensano che potrebbe derivare dai gurej, i gorreti, ovvero gli arbusti spontanei che nascono lungo il Tanaro usati per fabbricare le ceste.
Curej è dunque la Barbera d’Asti Docg di Braida: nel nome ha le sue origini e nei profumi e nel sorso ricorda il panorama di cui si gode dal Wine Resort: aperto, vasto, semplice, felice. Una barbera che nasce giovane e fresca, evolve con tre mesi di botte grande, alla quale l’affinamento in bottiglia dona bevibilità esaltando gli aromi primari.
Si affianca alle altre espressioni di Barbera Braida: La Monella, Barbera del Monferrato frizzante, le riserve Montebruna, Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta e Ai Suma. La Barbera è nel nostro Dna, ed è sicuramente il vitigno che maggiormente identifica Braida nel mondo.