Tavoli in legno e marmo, sedie diverse l’una dall’altra, lampadari recuperati da vecchie cancellate in ferro battuto, stoviglie in ceramica dall’aspetto retrò e, soprattutto, il profumo di buona cucina, come quello di casa della nonna la domenica a pranzo: è questo che si trova varcando la soglia di D’AMBLÈ – Bistronomia Irriverente, il nuovo bistrot-gastronomia di Torino, situato nel cuore di San Salvario, il quartiere più cosmopolita della città.
D’AMBLÈ – guidato da due giovani professionisti del settore: Alberto Gremo in cucina e Greta Stella, responsabile di sala e sommelier – è una Bistronomia perché i suoi piatti sono quelli tipici di un bistrot ma disponibili anche in formati monoporzione, da portar via proprio come in una gastronomia di quartiere – Irriverente perché a ogni pietanza della tradizione viene data una rivisitazione personale, un tocco più sbarazzino, curioso e, appunto, irriverente.
La cucina di D’AMBLÈ, fatto di materie prime stagionali selezionate con cura da fornitori locali, sceglie di essere volutamente semplice, senza troppi fronzoli, con chiari richiami a piatti casalinghi e ricette della tradizione. Una vena dolce e nostalgica che si riflette anche nell’arredamento raffinato e accogliente, con piante (rigorosamente vere!) che pendono dal lampadario e un lungo tavolone di legno all’ingresso ricavato da un vecchio piano di lavoro di un artigiano, dedicato ai clienti più socievoli che hanno voglia di condividere gli spazi con altri avventori.
I protagonisti del menù sono i D’amblerini: piatti studiati per essere consumati al tavolo durante tutto l’arco dell’orario di apertura o da portare a casa con l’asporto. Immancabile il vitello tonnato, ruvido e gustoso, a cui si aggiungono pain brioche burro e acciughe, tatin con patate porri e salsiccia, flan di verdure di stagione e fonduta d’alpeggio, polpette di baccalà mantecato, insalatina di mare, burger di melanzane e ratatuille.
Ai D’amblerini, allettanti e sfiziosi, perfetti per essere consumati come antipasti o durante l’aperitivo, si aggiungono altri tre piatti studiati apposta per essere condivisi: il Sautissé (selezione di salumi e formaggi con miele e composte), il Maslé (vitello tonnato della tradizione, salsiccia di tipo Bra e tartare di Fassona con robiola d’Alba) e il Campagnin (tomino fresco ai due bagnetti, insalata russa e giardiniera).
A completare il menù di D’AMBLÈ una selezione alla carta di piatti più sostanziosi – primi, secondi e dolci – che garantiscono una scelta mista per tutte le portate con piatti vegetariani, di carne (principalmente della tradizione piemontese) e di pesce.
Anche la scelta dei vini è coerente: le etichette della cantina di D’AMBLÈ sono di produttori indipendenti che preferiscono vinificare le proprie uve con metodi rurali, biologici e naturali.
Sulla credenza all’ingresso una selezione di vasetti e burnìe con gustose specialità di piccoli produttori piemontesi da acquistare, regalare o da portare alle cene per fare bella figura.
Colorata, accogliente e familiare, D’AMBLÈ è la bottega sotto casa, la gastronomia che coccola, il salottino bistrot per aperitivi, pranzi e cene con gli amici, il luogo dove stare bene sempre, come a casa.