Il dining secondo Tacchini

Partendo dal concetto di convivialità, Tacchini introduce una inedita filosofia abitativa esplorando l’ambiente cuore della casa: il dining.

Il dining è inteso da Tacchini come naturale svolgimento della zona living, animato da tavoli dalle forme organiche e texture materiche, consolle che ridisegnano gli angoli di una stanza, o la linearità di una parete, senza soluzione di continuità, quasi integrandosi geometricamente, e sedie iconiche che insegnano come la definizione di “classico” si accompagni a uno status di perenne “contemporaneità”.

Ancora, in un dialogo tra presente e passato, segno formale e competenza tecnica diventano i canoni estetici nell’attuale interpretazione del concetto di tavolo, come nel caso di T–Table, disegnato da Tobia Scarpa, progetto fondato sull’essenzialità della definizione del tavolo stesso: un piano con quattro gambe che si risolve proprio nell’asciuttezza del nodo tra questi componenti, e nella scoperta di poterlo smontare in ogni suo elemento, smaterializzando così la forma e valorizzando ancor di più il pensiero.

Dialogo Tacchini design by Tobia Scarpa

Un telaio rettangolare dai bordi arrotondati, magistrali incastri, tasselli e viti rigorosamente a vista rafforzano la tipica struttura a doppio cavalletto di Tobia Scarpa. Una sedia dal comfort avvolgente – curata fin nei minimi dettagli anche nel sedile, dove una piccola apertura permette di alzarla con facilità – in una perfetta sintesi di eleganza e razionalità. Dialogo celebra il suo 50° compleanno con questa riedizione firmata Tacchini: un tributo alle intramontabili linee che la definiscono e al grande maestro che le ha progettate.

Sempronia Tacchini design by Tobia Scarpa

Elementi circolari si incastrano in un doppio cerchio che evoca la firma del grande maestro che l’ha progettata. Gambe binate, create dall’intersezione di due cilindri, si prolungano fino allo schienale, a cui sono legate da un sottile bracciale metallico che fonde armonia e funzionalità. Il carattere deciso dell’estetica degli anni ’80 non rinuncia al comfort della morbida imbottitura e di una seduta completamente rimodulata per essere ancora più accogliente. Sempronia arricchisce le riedizioni Tacchini con la sua presenza determinata e versatile, in grado di adattarsi a ogni tavolo e situazione, oggi come ieri.

T–Table Tacchini design by Tobia Scarpa

Due semplici elementi si incastrano sapientemente l’uno nell’altro, un legame studiato nei minimi dettagli che connette piano e gambe per garantire la massima stabilità. T–Table conferma la solida intesa tra Tacchini e Tobia Scarpa, con una collaborazione che dà vita a un nuovo progetto che va oltre le riedizioni: dall’assoluta sobrietà dei progetti del passato alle specifiche esigenze del mondo contemporaneo nasce un tavolo da pranzo essenziale ed elegante, disponibile in diverse misure e finiture, che trova posto accanto a qualsiasi seduta.

Orpheus Tacchini design by Lorenzo Bini

Una forma indefinita, un gesto, un solo materiale. Per questo inedito tavolo da pranzo Lorenzo Bini si ispira dell’opera di Cy Twombly e la trasforma in un pezzo di design contemporaneo. Un piano in marmo − ottenuto ricalcando una porzione del celebre “Orpheus” dipinto nel 1979 − sostenuto da cinque gambe − ottenute accostando listelli dello stesso marmo leggermente sfalsati − diventa un invito a prendere posto per omaggiare l’opera da cui ha preso forma e l’artista che l’ha creata.

Parker Tacchini design by Lorenzo Bini

Come Orpheus, Parker riprende la forma indefinita di un dettaglio dell’opera di Cy Twombly, ma trova una propria identità nelle finiture. Qui il legno massello diventa protagonista, suggerisce le dimensioni e regala inedite venature a vista nelle cinque gambe ottenute da due liste leggermente sfalsate. Tre eleganti scanalature si nascondono sotto al bordo del piano, tre onde che si rivelano solo al tatto percorrendo con le mani l’intero profilo del tavolo.

Togrul Tacchini design by Gordon Guillaumier

Un totem dalla base scultorea, perfetta sintesi di slancio, solidità e maestria artigiana. Per Togrul, Gordon Guillaumier si spinge oltre i limiti della materia unendo inedite finiture in un tavolo adatto sia ad ambienti domestici sia a spazi contract. Le basi in poliuretano rigido, disponibili in dimensioni diverse, sono rivestite di materiale cementizio spatolato a mano per un’esperienza tattile e visiva. Il piano in legno, disponibile in versione rotonda e ovale, riprende il colore della gamba grazie alla verniciatura e al trattamento con lo stesso materiale cementizio per un naturale effetto monocromo.

Colombo e 1953 Tacchini design by Lorenzo Bini

In queste consolle firmate da Lorenzo Bini, opere moderne e contemporanee vengono catturate da una lastra di marmo in un piano dalla forma irregolare. Bastano pochi, scarni dettagli e i disegni già definiti nelle linee tracciate da Jean Arp e Gianni Colombo assumono nuova espressione. Tre gambe, realizzate attraverso la giustapposizione di quattro listelli leggermente sfalsati dello stesso marmo, sostengono i piani e un grande omaggio all’arte di questi artisti.

Torii Love Tacchini design by Studiopepe

Nella consolle firmata Studiopepe, i torii, i tradizionali portali giapponesi, si riscoprono attraverso nuove funzioni e significati. In un susseguirsi di visioni ed emozioni lontane, elementi essenziali si combinano in una fisicità imponente, data da un piano di notevole spessore che funge da architrave a due gambe che ricordano delle colonne portanti.

Roma Nuvola Tacchini design by Jonas Wagell

Parte della famiglia Roma – la collezione di divani ispirata al morbido segno di una curva a emiciclo firmata da Jonas Wagell – Roma Nuvola rende il “classico” ancora più confortevole. Le proporzioni generose e la chaise longue incorporata, che sembra quasi interrompere la linearità della seduta, sono pensate per l’assoluta comodità, così come il soffice cuscino arrotondato che invita ad abbandonarsi al relax. Altri cuscini di diverse dimensioni, da posizionare liberamente per un comfort sempre su misura, da creare giorno dopo giorno.

Sesann Tacchini design by Gianfranco Frattini

Assieme alla poltrona e al divano già protagonisti di una riedizione Tacchini nel 2015, il pouf Sesann continua la storia di una visione del vivere contemporaneo che invita ad apprezzare la bellezza e l’accoglienza del comfort più autentico. Una struttura a vista in tubolare metallico contiene, avvolge ed esalta l’imbottitura come in un grande abbraccio, morbido e continuo. Le forme sensuali e armoniose nate dalla progettualità geniale di Frattini diventano uniche in ogni pezzo grazie al rivestimento realizzato interamente a mano, disponibile in un’ampia scelta di colori e finiture.

Altar Tacchini design by Ewe Studio

Scultura e funzionalità si fondono per riscoprire il ricco patrimonio artigianale messicano attraverso mezzi e linguaggi innovativi. Una meticolosa lavorazione artigianale lascia segni e traiettorie nelle superfici piatte e incontaminate, mentre i sensi vengono attratti dal recupero di materiali naturali e dagli inediti contrasti sensoriali che ne derivano. Ispirati agli altari preispanici, i tavolini Altar siglano la prima collaborazione tra Tacchini e EWE Studio, un progetto in cui la tradizione si riflette nel design per forgiare idee che hanno sostanza e significato.

Trono Tacchini design by Umberto Bellardi Ricci

Esplorando il dialogo tra materiali diversi, Umberto Bellardi Ricci dà vita a un’inedita collezione che stimola l’interazione tra architettura e design. In Trono Pixel e Trono Pill due semplici geometrie, come il cubo e il cerchio, diventano il supporto – il trono − della persona che vi si accomoda. Le forme generose della seduta si contrappongono all’essenzialità della gamba in una struttura pulita che esalta il contrasto tra materie grezze e trame e tessuti raffinati. Un tavolo basso completa la famiglia: sostenuto dalla stessa gamba essenziale degli sgabelli, riprende il contrasto materico nell’elegante piano rotondo in marmo.

Torus Tacchini design by Umberto Bellardi Ricci

Nella fabbrica che produce i suoi prototipi, Umberto Bellardi Ricci vede per la prima volta i gomiti dei condotti di areazione, uniti in gruppi di quattro e avvolti da funi incrociate. Hanno una forma curiosa, simile a quella di una ciambella, e diventano per lui fonte di grande ispirazione. Li chiama torus e li reinterpreta come base di questi singolari pouf dai volumi sovrapposti, in cui materiali industriali trovano una nuova estetica e funzione accanto a finiture morbide e ricercate.

Equinox e Solstice Tacchini design by Studiopepe

Un chiarore denso, quasi misterioso, viene filtrato da materie morbide e avvolgenti. Luminosità e trasparenze fluttuano, creando ripetizioni di luci e ombre, pieni e vuoti. Ispirate all’Arte Oggettuale e in particolare alle opere di Enrico Castellani, queste eleganti sculture in vetroresina − applique Solstice – e cocoon – lampada a sospensione Equinox rafforzano la forte intesa tra Tacchini e Studiopepe.

Vertical Nest Tacchini design by Brian Thoreen

Morbide pieghe diventano sculture luminose che sembrano crescere naturalmente. La luce si diffonde con calma, offusca le percezioni e i contorni creando un’atmosfera di pace e seducente mistero. Sfidando qualsiasi definizione di spazio, queste creazioni in policarbonato bianco – lampada ad angolo e lampada da terra – nate dalla fantasia di Brian Thoreen, recuperano le suggestive linee Déco del passato in una forma resa possibile solo dalla manipolazione di materiali contemporanei.

Mano Light Tacchini design by Umberto Bellardi Ricci

Una lamiera metallica, delle pieghe semplici e precise, una luce. Ispirata al gesto della mano mentre protegge la fiamma di una candela, la collezione Mano Light è disegnata come bozzetti astratti le cui proporzioni possono essere adattate a scale diverse. Standing Mano è una delle protagoniste della serie, una scultura luminosa di due metri, dal design distintivo e progettuale, che emana una luce calda e avvolgente. Table Mano è una lampada da tavolo elegante e raffinata, di dimensioni contenute, che diffonde un bagliore discreto e delicato. Firmata da Umberto Bellardi Ricci, Mano Light è disponibile in due finiture, entrambe con base lucida in acciaio inox.

Fackel Light Tacchini design by Umberto Bellardi Ricci

Fackel è la parola tedesca per indicare le torce da parete medievali che sprigionavano fiamme nude sulle mura di castelli e conventi. Ispirato da queste antiche lampade, Umberto Bellardi Ricci piega una barra metallica in due punti e la lascia correre parallela alla parete, sulla quale proietta un bagliore caldo e suggestivo, simile alla luce del tramonto, grazie alla striscia led posizionata sul retro della barra.

Le Mura di Mario Bellini Tacchini

Dopo il lancio nel 2022 dell’iconico design di Mario Bellini, rieditato a quattro mani insieme al brand, Le Mura torna protagonista grazie alla collaborazione tra Tacchini, Formafantasma e Rubelli, azienda d’eccellenza nel settore dei tessuti, che conferma l’iconicità senza tempo del divano, con uno sguardo al contemporaneo.

Giocando sul concetto di modularità, i due designer hanno selezionato 9 colori articolati per 3 tonalità del tessuto Ombra, un velluto in puro cotone. Una palette raffinata che esalta perfettamente il design del prodotto, pensata per colorare in un unico tono l’intera composizione o costruire un dialogo stilistico tra i moduli vestiti con i diversi colori. La proposta celebra il divano modulare Le Mura e conferma l’attenzione ai rivestimenti che Tacchini porta avanti da tempo.

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