Esperimenti di stile: le collezioni Bonaldo

Esperimenti di stile: le collezioni Bonaldo

Le nuove collezioni Bonaldo si presentano al Salone del Mobile 2018, tra suggestioni e ispirazioni sempre più cosmopolite.

Collezioni Bonaldo

Una serie di veri e propri esperimenti di stile, frutto di un’accurata ricerca stilistica, dove colori, forme e mix di materiali rappresentano elementi distintivi. In particolare, quest’anno l’azienda introduce tre nuove intriganti tonalità, verde oliva, senape e mattone, per combinazioni cromatiche sorprendenti.

Novità anche sul fronte dei materiali: a quelli classici, come legno, vetro, marmo e metallo, Bonaldo integra inedite combinazioni in un affascinante gioco di incastri capaci di generare differenti linguaggi espressivi. Come l’Onice oro che impreziosiscono alcuni elementi della collezione come fossero gioielli, o come il ‘Terrazzo Veneziano’, in omaggio alla pavimentazione tipica dell’area triveneta, composta da granulati di marmo e pietre di varie dimensioni.

Ambientate in un elegante e dinamico spazio espositivo, firmato dall’Architetto Mauro Lipparini, il “total living” di Bonaldo esprime la sua più autentica essenza, rivelando nuove collaborazioni e inedite sperimentazioni.

Collezioni Bonaldo

Il nutrito parterre di talenti creativi del brand, infatti, si arricchisce di nuove personalità, presentando due nuovi sodalizi: alle collaborazioni più consolidate, come quella con Alain Gilles, Alessandro Busana, Bartoli Design, Giuseppe Viganò, Mauro Lipparini, Roberto Paoli, Ryosuke Fukusada e altri ancora, si aggiungono Fabrice Berrux, Professore presso l’École Bleue – Scuola di Design di Parigi, e designer affermato a livello internazionale, e Paolo Grasselli, esperto di design e progettazione d’interni dall’animo più tecnico, due stili differenti che danno vita a complementi innovativi, ognuno chiamato a narrare una storia diversa, suggerendo inedite prospettive.

Collezioni Bonaldo

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Tavoli Art e Tangle

La raffinata linea di tavoli Bonaldo si impreziosisce di due nuovi modelli, Art e Tangle.

Collezioni Bonaldo

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Il tavolo Art, disegnato da Gino Carollo, incarna alla perfezione un’intuizione progettuale lucida e razionale come la geometria, principale ispirazione del designer. Un trapezio in metallo si sviluppa diagonalmente rispetto al piano, ottimizzando l’ingombro a favore di uno maggior spazio. A garantire la stabilità, due gambe collegate al trapezio, da personalizzare con inserti nella stessa finitura del piano. La base in metallo si abbina al piano rettangolare, fisso o allungabile, declinato in legno, cristallo e ceramica.

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Tavolo Tangle

Dondoli e Pocci firmano il tavolo Tangle, il cui tema dominante è la natura: all’origine del disegno della base c’è infatti un’immagine naturale, un groviglio di tronchi e rami trasportati dalla corrente, che si incagliano lungo la sponda del fiume. Progettato come se sembrasse una creazione casuale pennellata dalla forza della natura, Tangle rivela al contempo un’accurata lavorazione degli elementi tubolari abbinati tra loro. La complessità della base contrasta con la semplicità del piano, rettangolare con angoli smussati, disponibile in legno, cristallo, ceramica o marmo.

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Sedia Stone

La natura ispira anche la nuova sedia Stone disegnata da Fabrice Berrux. «Ho sempre tratto ispirazione dalle sedute improvvisate in natura che scoprivo durante le mie lunghe passeggiate. – racconta Berrux – Una volta era un tronco d’albero, un’altra una roccia. Ed è in questo spirito che ho abbracciato il progetto della poltroncina Stone».

Collezioni Bonaldo

Un’unica scocca forma schienale, seduta e braccioli, solida e accogliente, morbidamente rivestita in pelle o ecopelle. Una soluzione proposta con tre diverse basi, tanto diverse l’una dall’altra da poter trasformare Stone nel suo look di insieme: tondino di metallo e frassino, nelle varianti fissa o girevole.

Collezioni Bonaldo

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Sedia Pil

In Pil, la nuova sedia disegnata da Alessandro Busana, l’aspetto principe è la morbidezza: la seduta è infatti ispirata alle forme del cuscino, solitamente vissuto come un accessorio, che in Pil diventa assoluto protagonista, plasmato e adattato per dare forma a una sedia espressione di comfort e relax. «Quando penso ad un cuscino – spiega Alessandro Busana – visualizzo immediatamente una scena domestica calda e accogliente. E’ qualcosa di soffice su cui ci si può abbandonare e che evoca sensazioni e ricordi positivi. Per questo ho voluto creare un oggetto capace di unire la percezione di confort che si prova seduti su un divano e la versatilità della sedia, considerando idealmente il cuscino come elemento di sintesi fra le parti». Gli elementi principali di Pil sono il cuscino-schienale e il cuscino-sedile. Quest’ultimo presenta una piegatura nel mezzo, creata per generare un effetto avvolgente. La base è composta da gambe in metallo con una particolare disposizione dei traversini, a creare un originale intreccio grafico.

Dondoli e Pocci

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Poltroncina Benedetta

Linee sinuose e forma avvolgente per la poltroncina imbottita Benedetta, disegnata da Dondoli e Pocci. La spessa bordatura nello schienale è ispirata ai sedili chic delle berline d’antan e può essere realizzata, a scelta, nella stessa tonalità. Benedetta dà un tocco di classica eleganza alle zone living residenziali, rivelandosi perfetta anche per spazi contract. Realizzata con struttura in acciaio, presenta un’imbottitura in poliuretano espanso ed è completamente sfoderabile.

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Sedia Miss Why Not

Come un bocciolo nell’atto di schiudersi, ecco la sedie Miss Why Not, design by Sergio Bicego: braccioli e schienale si aprono infatti in una leggera inclinazione, evocando l’immagine di un fiore che sboccia. Intima e accogliente, Miss Why Not è disponibile nella versione con rivestimento liscio o trapuntato e senza braccioli.

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Cabinet de Curiosité

Uno sguardo nostalgico all’infanzia dà vita al Cabinet de Curiosité di Fabrice Berrux, che riporta al passato del designer e all’amato secretaire del nonno, custode di preziosi segreti.

Collezioni Bonaldo

«Questa libreria è un omaggio al mio nonno parigino – racconta il designer – Nel suo appartamento, una stanza mi affascinava più di qualsiasi altra. Era quella che lui occupava la sera fino a notte fonda: il suo studio, o meglio la sua camera delle meraviglie, il suo cabinet de curiosité. Un luogo per la riflessione, la creazione e i ricordi, dove si mescolavano libri, quadri, maschere, sculture e mille altri oggetti ‘indispensabili’.»

Collezioni Bonaldo

Quindici anni dopo, antiche memorie si trasformano in una libreria concepita come architettura componibile: sei moduli differenti, liberamente accostabili per ottenere la configurazione desiderata, ognuno dei quali costituito da una facciata e da un numero variabile di finestre e nicchie destinate ad accogliere, organizzare e far risaltare libri, ricordi e oggetti di ogni genere.

Esperimenti di stile: le collezioni Bonaldo

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