Frigo o freezer: i segreti della conservazione degli alimenti

Salatura, essiccazione e surgelamento sono solo alcuni dei metodi chimico-fisici per la conservazione degli alimenti, largamente utilizzati dall’industria alimentare. A questi si aggiungono anche l’affumicatura e l’utilizzo di conservanti naturali o artificiali.

L’obiettivo di ognuna di queste tecniche è preservare il più possibile la freschezza, l’integrità e la salubrità dei prodotti. Anche all’interno delle nostre case, è possibile ricorrere ad accorgimenti sani per la conservazione di alimenti, quali verdure, prodotti ittici e carne.

conservazione degli alimenti

A partire dal modo di riporre gli alimenti all’interno del frigorifero: non sempre si tiene conto di questo basilare dettaglio, ma all’interno del frigo ci sono varie temperature. Il punto più freddo si trova nella mensola inferiore: qui è bene riporre carne e pesce fresco, cosi da evitare che l’eventuale presenza di sangue sgoccioli su altri alimenti, contaminandoli.

Prodotti caseari, affettati, avanzi, torte e prodotti contrassegnati con la scritta “dopo l’apertura conservare in frigorifero” sono da posizionare sulle mensole centrali o su quella superiore. I cassetti che si trovano in basso sono invece destinati a frutta e verdura. Gli scompartimenti posti sulla porta sono i punti più caldi e sono ideali per bibite, senape e burro.

conservazione degli alimenti

Alcuni cibi, invece, non devono essere refrigerati, poiché questa pratica potrebbe danneggiarne la qualità: è il caso di fagiolini, pomodori, cetrioli, zucchine e frutta esotica. Altra considerazione riguarda le uova: per quanto ogni frigorifero sia dotato della vaschetta apposita, è consigliabile conservarle all’esterno, poiché se sul guscio ci fossero tracce di salmonella, le basse temperature provocherebbero una proliferazione e contaminazione al momento dell’utilizzo.

Altra parte importante del complesso refrigerante, per un’ottima conservazione degli alimenti, è il congelatore; mentre frutta e verdure possono essere surgelate tranquillamente, per la carne e il pesce il discorso è diverso.

conservazione degli alimenti

Sicuramente nel congelatore la carne mantiene la sua freschezza, ma i tempi di conservazione differiscono dai volatili (3 mesi) al bovino (12 mesi). Inoltre, una volta scongelata, la carne non può essere nuovamente congelata. Stesso discorso per il pesce: una volta acquistato bisogna consumarlo nel giro di due giorni, oppure è necessario eviscerarlo, lavarlo, togliere le pinne e conservarlo nel congelatore a -18°C con sacchetti che aderiscano bene con l’alimento, in modo da evitare ogni ingresso di aria.

conservazione degli alimenti

La modalità di conservazione del pesce varia a seconda della specie: un pesce grasso quale salmone, sgombro o tonno è consigliato non tenerlo oltre i tre mesi; pesci magri possono restare nel congelatore anche fino a sei mesi. Per non sbagliare, è sempre consigliabile apporre le etichette con la data sopra le confezioni.

Dr.ssa Laura Bartoli*

*Biologo Nutrizionista – email: labartoli85@gmail.com

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