Guida Michelin 2023: l’Italia porta a casa un nuovo record

Con un numero eccezionale di 385 stelle la Guida Michelin 2023 mostra un nuovo record di qualità per la gastronomia in Italia, uno dei campi in cui il Bel Paese eccelle senza indugi.

Quest’anno più che mai, ancora tanti giovani chef premiati con le stelle, 20 sotto i 35 anni, e in totale un numero eccezionale di nuove stelle, 40, anche in piccole località di provincia.

La Guida Michelin 2023 assegna la terza stella a Villa Crespi

Il ristorante Villa Crespi conquista la terza stella diventando il 12° ristorante italiano con il massimo riconoscimento. Il concept dello chef patron Antonino Cannavacciuolo ha convinto il team della guida Michelin per la capacità di creare una esperienza, di viaggio, in Italia, con il commensale che troverà i gusti della sua amata Campania, del Mediterraneo, dell’Italia intera per proiettare l’ospite in una dimensione di cucina totale, completa, di rispetto dell’ingrediente e del gusto. Una cucina che senza fronzoli vuole arrivare al cuore, al palato, e restare nei ricordi. Anche Orta San Giulio è ora una località che vale il viaggio.

Da Nord a Sud: l’Italia è un paradiso per i buongustai

Come ogni anno ci sono regioni più “virtuose” nelle scelte degli ispettori della Guida Michelin rispetto ad altre.

Ecco, dunque, che la maggior parte di novità saranno in Lombardia con 7 novità stellate, tra cui spicca il rientro in guida di Andrea Aprea a Milano e la città di Pavia, con il ristorante Lino, novità dal carattere internazionale che risveglia il capoluogo di provincia dopo svariati anni.

La Toscana, con ben 5 novità stellate in cui spiccano il Chic Nonna di Vito Mollica, praticamente un museo, e la stella del Cannavacciuolo Vineyard, splendido resort in una tenuta vitivinicola della campagna toscana guidato dal noto chef campano ed un giovane talento.

In Sicilia 5 news, con l’assegnazione di 2 stelle al St. George di Heinz Beck, dove un giovane chef, Iuliano, alla guida della cucina dall’estate 2022, esegue ricette di grande gusto, grande semplicità e notevole precisione, con tutta la leggerezza nota del suo mentore. Da annoverare anche il ritorno di chef Mantarro presso il Principe Cerami di Taormina e una nuova stella vegetariana, il Tenerumi, nella bellissima isola di Vulcano, che detiene anche la stella verde per il suo impegno nei confronti della sostenibilità.

4 novità in Liguria, dove al confine della Francia, ritorna una cucina gourmet di mare al Balzi Rossi, già uno dei migliori ristoranti d’Italia in passato, e Casa Buono: un piccolo atelier di passione guidato da una giovane coppia.

Il Lazio primeggia grazie alle novità su Roma, con due ristoranti che festeggiano l’arrivo delle due stelle: Enoteca La Torre con lo chef Domenico Stile e Acquolina con il giovane Daniele Lippi, due cucine di grande qualità e precisione dove il pesce è l’elemento primario e il gusto è sempre al primo posto.

Se la stella è inoltre assegnata, annualmente, ai ristoranti migliori della penisola, ecco che in alcuni casi il cambio dello chef conferma la qualità di imprenditori e nuovi talenti in cucina. È il caso del San Giorgio e del Nove in Liguria, dei ristoranti veneziani Oro Restaurant, Local, e Wistèria, il Castello di Fighine in Toscana (sempre sotto l’ala di Heinz Beck), Il Refettorio e Il Faro di Capo d’Orso Andrea Aprea in Campania, Gusto by Claudio Sadler in Sardegna, infine, a Torino, Carignano e Spazio 7.

In tutti questi casi i nuovi arrivati hanno mostrato esperienza, tecnica e conoscenza delle materie prime allo stesso livello dei predecessori.

Guida Michelin

Guida Michelin 2023: l’Italia porta a casa un nuovo record

Cucine d'Italia consiglia