Il re del dining: il tavolo da pranzo

Elemento di arredo elegante e scultoreo che coniuga convivialità e raffinatezza, il tavolo da pranzo è il re per eccellenza del dining. Ecco alcuni suggerimenti firmati dai migliori brand di design italiani e internazionali per arredare la sala da pranzo con classe.

Elemento Laurameroni

Disegnato da Paolo Nicolò Rusolen, Elemento di Laurameroni è un maestoso e sofisticato tavolo modulare rettangolare con piano in cristallo e marmo, supportato da basi in cristallo, che può crescere in lunghezza grazie alla possibilità di aggiungere dei moduli. Le origini del progetto risiedono nell’idea di creare un tavolo dall’aspetto estremamente leggero, basato sull’alternanza di materiali compositi in grado di creare un effetto di pieni e vuoti. Il piano del tavolo sembra così quasi fluttuare nello spazio mentre la sequenza delle doghe crea l’effetto di pietre sospese nell’aria. La minuta lavorazione nei punti di contatto tra i due materiali dà la sensazione di due materiali perfettamente fusi tra loro, abbellendo così la superficie del tavolo.

Half a Square Molteni & C

Design moderno e accattivante per Half a Square di Molteni & C, serie di tavoli rettangolari e quadrati, progettati dal designer Michael Anastassiades, cipriota di nascita ma che ha fatto di Londra la sua città d’adozione. Il progetto è fortemente minimalista nel disegno ma ricco nei materiali impiegati, come alluminio, marmo, vetro riflettente ed essenza di eucalipto. Il telaio strutturale, realizzato con estrusi di alluminio satinati e verniciati, è assemblato mediante le robuste gambe pressofuse. La giunzione tra le parti determina una geometria triangolare in finitura ottone che riassume la particolarità estetica, caratterizzandone l’eleganza e il design. I piani sono declinabili in marmo verde Alpi, Silver Dune, Sahara Noir e Calacatta Oro, oppure in vetro riflettente grafene o ancora in essenza di eucalipto e rovere grafite.

Mirage Giorgio Collection

Il tavolo da pranzo Mirage di Giorgio Collection, disegnato da Castello Lagravinese, cattura l’attenzione grazie al top dai bordi smussati rifiniti a mano in essenza Madagascar Mowingui, un legno proveniente dalle foreste pluviali africane contraddistinto da una fibratura ondulata e successivamente sbiancato e tinto, in questo caso, in grigio tortora, alla scenografica struttura in acciaio nichel satinato nero e al top in marmo Kenya Black, una pietra audace dal colore intenso e dalle venature affascinanti evocative delle cortecce degli alberi a grande fusto.

Penrose La Chance

Ispirazione matematica per Penrose di La Chance, tavolo a cinque gambe disegnato da Hayo Gebauer, il quale si è ispirato al triangolo impossibile di Penrose nel progettare il complemento, dall’aura scultorea e architettonica. La dualità ricorrente che caratterizza i pezzi d’arredo del marchio si riscontra nelle due versioni del tavolo: una sobria, classica e dall’eleganza senza tempo, l’altra più colorata e ardita. La versione originale si compone di tre colori contrastanti, blu, rosa e arancio, che dividono la sottostruttura del tavolo in tre parti separate. Il secondo esalta la grana del legno, declinato poi da una tonalità più chiara a una più scura. «Per dare a questa versione un accento vivace, abbiamo colorato la parte superiore con un rosa neon, che proietta delle affascinanti sfumature sulle gambe in legno», spiega il designer. «La scelta del vetro per il piano corrisponde al desiderio di vedere la base grafica attraverso la trasparenza scultorea», continua Jean-Baptiste Souletie, co-fondatore di La Chance.

Il re del dining: il tavolo da pranzo

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