Il segreto del Molise: un aiuto contro il cancro

Dopo anni di studi e ricerche, sono stati confermati gli effetti benefici del Prunus spinosa trigno, un arbusto largamente diffuso in Molise, nella lotta contro il cancro.

La ricercatrice Stefania Meschini, dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), ha illustrato la sua scoperta al IV Congresso internazionale di Medicina biointegrata.

 

Stefania Meschini
Stefania Meschini

Questo ceppo di prunus in particolare, che prende il nome dal paese di Bagnoli del Trigno, contiene un’alta percentuale di fenoli acidi, dal potere antitumorale. I test in vitro eseguiti su unità di tumori al colon, ai polmoni e alla cervice uterina, hanno dimostrato che l’estratto della pianta addizionato a una miscela di amminoacidi, minerali e vitamine – composto denominato Can – è stato in grado di distruggere il 70-78% di cellule tumorali, inibendone la proliferazione.

 

Prunus spinosa trigno

Il lavoro dell’ISS e della Biogroup, l’azienda molisana promotrice della ricerca, ha portato al brevetto di un integratore che sarà distribuito nelle farmacie da giugno e presentato all’Expo il 27 dello stesso mese.

Il presidente della Società italiana di medicina biointegrata, Franco Mastrodonato, ha spiegato come il prezzo, inizialmente più elevato, è stato poi stabilito sui 20 euro per renderlo più accessibile.

Al momento è solo un integratore per coadiuvare la chemioterapia, ma la ricerca continuerà il suo percorso scientifico. La prossima tappa saranno i test su animali, con l’obiettivo di arrivare, nell’arco di qualche anno, alla produzione di un farmaco antitumorale. Come ha dichiarato il dottor Mastrodonato,

abbiamo un’arma in più per medici e pazienti da aggiungere alle terapie oncologiche tradizionali.

Giulia Bottaro

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