I vini di Marche e Campania protagonisti a Io Vino, Selezione da Vitigno Autoctono

La manifestazione Io Vino, Selezione da Vitigno Autoctono torna nella Capitale puntuale come sempre con la sua nuova edizione per presentare e far conoscere una selezione di vitigni autoctoni tra Marche e Campania.

L’appuntamento per questa settima edizione è domenica 17 marzo dalle 11 alle 19.30 a Roma, presso il TH Carpegna Palace.

Sarà come di consueto un’unica giornata per conoscere e degustare i vini di due regioni speciali insieme ai produttori e accendere l’attenzione con due masterclass di approfondimento su due vitigni tipici ma poco noti. Un format che si conferma solido con degustazioni e seminari organizzati dall’Associazione Io Vino che pone l’attenzione su una serie di produzioni vitivinicole e aziende di Marche e Campania.

Talent o meglio Wine Scout della situazione è Manilo Frattari, grande appassionato di vino e ideatore di IoVino insieme alla moglie Romina Lombardi, che in ogni edizione riesce a proporre novità, accendere l’attenzione su produttori e prodotti e regalare approfondimenti su vitigni poco noti tipici di queste due regioni. E proprio nell’amore per queste due regioni che si realizza l’originalità e l’unicità di questo evento, che sa distinguersi dai tanti eventi enologici proprio per il suo focus preciso.

Come Manilo Frattari conferma: «Marche e Campania hanno come territorio una certa somiglianza, tra le altezze e le colline che degradano verso il mare, danno vita a dei vini di grande espressione. Per la mia personale esperienza i migliori vini italiani sono il Fiano e il Verdicchio. Intorno a loro tanti altri vitigni autoctoni importanti, più o meno conosciuti, dal Pecorino al Montepulciano, dalla Lacrima di Morro d’Alba al Bianchello del Metauro per le Marche, oppure Greco, Falanghina, Aglianico e Piedirosso per la Campania e tanti altri ancora da scoprire.

Ovviamente è una mia personale opinione, ma Marche e Campania racchiudono secondo me nella loro produzione enologica una moltitudine di sfaccettature che ridanno indietro un territorio che mi ha sempre affascinato. Ogni area e zona riesce a tirare fuori prodotti mai banali e la grande scoperta sono proprio i cosiddetti vitigni minori. E devo dire che tutto è nato per caso quando anni fa da una serata di degustazione alla cieca ho assaggiato un Verdicchio e un Fiano che mi colpirono profondamente».

Le Masterclass di Io Vino

Come in ogni edizione di Io Vino non mancano le Masterclass, che anche quest’anno puntano i riflettori su due vitigni autoctoni: Camaiola per Campania e Vernaccia nera per le Marche.

Un primo seminario dal titolo “La Vernaccia nera di Serrapetrona… quando si ferma!”, a cura di Francesco Quercetti, redattore, critico enogastronomico e curatore per la guida Slow Wine Marche, farà un excursus sulla storia del vitigno e del vino, le loro caratteristiche, per arrivare alla versione “ferma” della doc Serrapetrona, un vino dalla forte personalità, in decisa ascesa qualitativa.

A seguire “Sulle tracce della Camaiola, codice 938”, a cura di Alessandro Marra, Sommelier e ricercatore instancabile di vini da piccoli vignaioli, nonché responsabile per la Campania e la Basilicata della guida Slow Wine. In questa masterclass sotto i riflettori la camaiola, terza uva a bacca rossa in ordine di importanza nel contesto produttivo del Sannio, iscritta nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite proprio con il codice 938. Un vino che si può definire un rosso antico, ma al tempo stesso moderno.

«Novità di quest’anno in assoluto sarà la masterclass dell’olio extravergine d’oliva tenuta da Piero Palanti che ha accettato il mio invito. Così per la prima volta Io Vino non è solo vino, ma anche l’olio diventa protagonista. Con Piero Palanti stiamo selezionando una serie di oli tra i produttori presenti a Io Vino, così da averli anche ai banchi d’assaggio», sottolinea Manilo Frattari.

La presenza degli oli extravergine di oliva sarà infatti esaltata dalla masterclass “Oli di Marche e Campania”, un viaggio attraverso una serie di assaggi alla scoperta delle tipiche cultivar di queste due regioni e delle loro caratteristiche organolettiche, dei loro profumi e sentori, per poi studiarne gli abbinamenti possibili. Con qualche utile consiglio anche su come riconoscere e scegliere un olio extravergine d’oliva di qualità. A guidare i partecipanti ci sarà un assaggiatore professionista come Piero Palanti, curatore di guide e ideatore della piattaforma EXTRAVOGLIO.

E conclude Frattari: «Oltre alle degustazioni al calice all’interno di IoVino anche uno spazio food per i visitatori. Tornano anche quest’anno i grandi formaggi de La Formaggeria di Francesco Loreti, che dal suo mercato di Piazza Epiro arriva con una selezione di prodotti di qualità per veri intenditori. Insieme a lui la pasta del maestro Mauro Secondi. E promettono goloso sorprese».

Io Vino

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