La Dieta mediterranea dell’Impero Romano

Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei. In mostra al museo dell’Ara Pacis della capitale fino al 5 novembre un quadro sulle abitudini alimentari e l’organizzazione commerciale nell’Antico Impero.

Nessuno si attribuisca, a caso, l’arte dei pranzi prima di aver acquisito la sottile conoscenza dei sapori.

Queste parole, con cui Orazio (Satire, II, 4, 35-36) ammoniva i suoi contemporanei, riecheggiano lungo l’interessante percorso espositivo, caratterizzato da installazioni multimediali, rari reperti  archeologici (alcuni esposti per la prima volta,) testi, documenti e riproduzioni plastiche in scala. Uno spaccato sulle abitudini alimentari, attitudini commerciali e i costumi popolari dell’Impero Romano.

L’esposizione, con il coordinamento scientifico di Claudio Parisi Presicce e Orietta Rossini, si snoda seguendo tre filoni principali: le antiche rotte commerciali, la distribuzione e lo stoccaggio dei prodotti e i luoghi della convivialità dell’antica Roma con i suoi cibi.

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Rotte commerciali

Ogni provincia dell’impero era specializzata nella produzione di determinati prodotti o materie prime. Il garum, ad esempio, salsa a base di pesce molto in voga all’epoca, veniva prodotto in Baetica (al confine tra l’attuale Spagna e Portogallo), il grano veniva trasportato via mare dall’Africa o dall’Egitto, il vino proveniente dalle pendici del Vesuvio o dalla Gallia e l’olio d’oliva della regione dell’Andalusia. Tutti, ancora oggi, ingredienti principali della dieta mediterranea. Questi alimenti venivano conservati e trasportati in anfore di terracotta dalle forme più varie, in funzione della merce.

Questo sistema, caratterizzato dal decentramento della produzione dei beni più commercializzati, richiese una flotta mercantile in grado di supportare frequenti scambi. Lungo il percorso espositivo una mappa mostra le rotte fluviali e marittime delle navi romane e alcune riproduzioni in scala ne mostrano il funzionamento.

La distribuzione

“I primissimi scambi commerciali dell’Urbe venivano condotti grazie al porto fluviale costruito sulla sponda orientale del Tevere, nel cuore della città, mentre le imbarcazioni che solcavano il Mediterraneo salpavano tutte dal porto di Ostia” afferma Simon Keay, docente presso l’Università di Southampton che, insieme alla Soprintendenza di Ostia, ha condotto importanti scavi presso il porto di Traiano.

L’annona (insieme delle rendite annuali dello Stato) veniva in parte distribuita gratuitamente al popolo sotto forma di grano per permetterne la sopravvivenza.

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I luoghi della convivialità dell’antica Roma con i suoi cibi

La mostra offre un quadro esauriente delle tavole dell’Impero, sia dei prodotti alimentari quali: garum, olio, vino, grano e sale, unitamente ai vari tipi di carni o di pesce, che degli allestimenti: non si può non ricordare il Tesoro di Moregine, corredo da tavola in argento rinvenuto a Pompei. “Nutrire l’Impero” regala anche uno spaccato della vita della Roma tra il I e il IV secolo d.C. con rilievi rappresentanti botteghe e antiche osterie, luoghi nei quali i romani solevano comprare o consumare cibo. 

Quasi alla fine del percorso museale, una suggestiva mostra degli alimenti cattura l’attenzione per gli straordinari reperti del 79 d.C. pervenuti a noi quasi integri per l’azione svolta dalla lava fuoriuscita dall’eruzione del Vesuvio, che provocò la distruzione delle città di Ercolano, Pompei, Stabia e di numerose città a sud-est del Vesuvio, le cui rovine sono rimaste sepolte fino al XVIII secolo. Fichi secchi, piselli e perfino pagnotte di pane, imbandiscono tavole allestite con utensili fondamentali nella cucina: dalle padelle alle grattugie per i formaggi.

Grazie ai numerosi reperti provenienti da Roma, Pompei, Oplontis ed Ercolano, ma soprattutto attraverso  la documentazione fornita dall’Editto di Domiziano, si ha un’immagine chiara e dettagliata dell’economia dell’Impero, confrontando le paghe delle diverse occupazioni e i costi degli alimenti, dai più comuni ai più ricercati.

Approfondita e ben curata,  la mostra s’inserisce, come L’eleganza del cibo ai Mercati di Traiano, nel contributo romano a Expo Milano 2015, offrendo un punto di vista sulla vita quotidiana dell’Antica Roma, solitamente posto in secondo piano rispetto ai fasti imperiali, ma non per questo meno sorprendente.

Arianna Pedicini

La Dieta mediterranea dell’Impero Romano

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