L’anno d’oro del Primitivo di Manduria

L’anno d’oro del Primitivo di Manduria

Una vendemmia assolutamente positiva per il Primitivo di Manduria: il 2016 ha portato nelle cantine pugliesi ben 20 milioni di litri di questo vino, due milioni in più rispetto al 2015. Questo significa che 25 milioni di bottiglie sono pronte ad arrivare sul mercato italiano e internazionale, con un export che si attesta su alte percentuali, pari al 60-70 per cento della produzione vendibile. I principali mercati di sbocco sono Usa, Germania, Svizzera, Giappone, Nord Europa e  Cina.

Primitivo di Manduria

Il volume d’affari relativo ai consumi del Primitivo di Manduria si attesta sugli 80 milioni di euro, con un consumo interno di 30mila. Un risultato, quello della vendemmia 2016, che entusiasma i produttori di questo pregiato vino, incoraggiato nella sua espansione da eventi di rilievo a cui il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha aderito nel corso dell’anno: tra questi, gli eventi Collisioni (Barolo), Barcolana (Trieste), Merano WineFestival. In totale sono stati degustate da un pubblico eterogeneo, costituito da enoappassionati ma non solo, 900 bottiglie  di Primitivo di Manduria.

Primitivo di Manduria

E, per il 2017, il Consorzio continuerà la sua opera promotrice del Made in Italy attraverso la partecipazione a fiere ed eventi in Italia e all’estero, in sinergia con i protagonisti del sistema agroalimentare pugliese. Non solo promozione: il gruppo presieduto da Roberto Erario continuerà a vigilare tutti i mercati mondiali per avversare ogni attività di usurpazione e contraffazione del marchio, effetto collaterale legato al crescente successo del Primitivo di Manduria nel mondo.

L’anno d’oro del Primitivo di Manduria

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