Lard d’Arnad

Dalla Val d’Aosta, l’unico lardo europeo DOP. 

E’ nei doils, recipienti di castagno o rovere che si consuma la magia del Lardo d’Arnad.

Piccolo paese della bassa Val d’Aosta, Arnadprosegue la tradizione dei salumi fin dal XVI secolo. Qui, la spalla del maiale, nutrito solamente con alimenti naturali, viene sgrassata e squadrata ed inserita nei doils alternata ad una miscela di sale, acqua, spezie, aromi naturali ed erbe aromatiche di montagna.  Ha una consistenza morbida ma compatta, si presenta bianco al taglio, con possibili venature rosate. Sprigiona un profumo ricco di aromi e al consumo il prodotto tende a sciogliersi in bocca, sprigionando un sapore gradevolmente dolce e speziato.

 

 

Considerato fino a qualche anno fa solamente un condimento, il lardo ora è protagonista, sia da solo che in prelibati accostamenti, delle nostre tavole. Squisito antipasto, da servire su fette di pane o polenta calde oppure in preparazioni più elaborate, come i fusilli con salsa di porri, castagne e lardo d’Arnad serviti con fonduta come suggerisce lo chef Alfio Fascendini, o gli spaghetti di scorzonera, lardo d’Arnad e tartufo bianco, come li serve lo chef Emmanuel Renaut.

 

 

Silvia Macedonio

Photo Credits: La Cucina del Corriere della Sera, Bennati gusto, Il cucchiaio d’argento, De Cecco duepuntozero, Identità golose.

Lard d’Arnad

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